RUNNING WILD: Rolf Kasparek (guitar and vocals)

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Ho tenuto un po' più del solito "nel cassetto" questa intervista, siccome avevo in programma di inserire un commento sulla versione DVD di "The Brotherhood Live". Speranza non vana: un Babbo Natale in Chains and Leather ed in vena di grazia mi ha lasciato sotto l'alberello un lettore DVD ed una copia di "The Brotherhood Live". Diciamo subito che anche in questa veste il concerto mi soddisfa appieno, belle e varie le riprese e potente il sound. Inoltre i musicisti che accompagnano Rolf sono bravi, dotati di personalità e sopratutto ben inseriti, come hanno dimostrato qualche mese dopo sul palco del Gods of Metal. Da sottolineare la prova di Bernd Aufermann, ma sopratutto quella del drummer Matthias Liebetruth che riesce a dare ai brani suonati su disco da ehm... Angelo Sasso... quella potenza e quel dinamismo di cui erano davvero poveri. Passando però alla parte speciale del DVD, quella che accompagna il concerto vero e proprio, devo dirvi che si poteva sicuramente fare di più. Troviamo infatti solo tre brevi filmati presi nei backstage, di cui uno che riprende la preparazione del palco per il concerto tenutosi appunto ad Osnabrück. Indubbiamente più interessante la bonus track, con Rolf che sale sul palco come guest (è strano però vederlo senza chitarra!!) dei Donots, alle prese con la cover di "Bad to the Bones". Magari sotto questo aspetto ci sarà di più sul prossimo album in uscita, un doppio cd antologico che oltre a rarità assortite avrà anche una sezione DVD con parecchie chicche, come ci anticipa il leader storico del gruppo: Rock'n Rolf.


Ciao Rolf, ci si sente di nuovo, ma questa volta tocca finalmente a quel doppio Live album di cui mi avevi accennato non troppo tempo fa.
E' un po' che volevo realizzare questo album, ed in tempi più recenti ero intenzionato a farlo anche nella versione DVD. C'erano però sempre stati problemi, sopratutto legati al fatto che molti dei brani dei Running Wild sono usciti a suo tempo per la Noise, la nostra passata etichetta, adesso divenuta Sanctuary. Beh, poco prima di partire per il tour in Germania le cose si sono sistemate ed abbiamo avuto il via per registrare il concerto. Abbiamo scelto l'ultima data di questo tour, quella che si è svolta ad Osnabrück. Per la registrazione abbiamo utilizzato cinque telecamere e c'è stato molto da lavorare, anche dopo per mettere tutto assieme. Di "The Brotherhood Live" sono poi uscite tre versioni. Un doppio CD, la versione DVD ed infine il DVD Plus... inoltre sul DVD ci sono varie immagini dal backstage ed anche un live video di "Bad to the Bone" che ho cantato assieme ai Donots.

Uhmm, i Donots... non li ho mai sentiti, ma da quello che ho letto dovrebbero essere una Punk Band, cosa hanno in comune con i Running Wild?
E' vero i Donots sono un gruppo Punkrock, ma hanno da poco realizzato un MCD con delle cover di alcuni brani Heavy Metal. Il loro cantante è un grande fan dei Running Wild... ha tutti i nostri dischi e fa anche parte del Fans Club. Per questo oltre a prendere parte alla registrazione della cover di "Bad to the Bone", quest'estate al Ringfest festival mi sono divertito a salire sul palco con loro proprio per quella versione di "Bad to the Bone" che è poi finita come bonus sul DVD. E' stato divertente.. anche per i fans presenti che hanno potuto vedere due cantanti così diversi cantare assieme.

Però avete fatto un brutto scherzo ai vostri di fans...
E come?

Li hai messi in difficoltà... il doppio CD o il DVD, cosa scegliere? Per me poi la cosa peggiore perché temo che dovrò acquistare un lettore DVD!!
Ahaha... si ma c'e' anche la versione DVD Plus che propone 13 brani (sui 19 presenti nella track list completa. N.d.S.) sia in versione audio che video. Credo possa essere un buon compromesso... per quello che riguarda te, è sicuramente un grande problema hehe. Purtroppo è vero, i lettori DVD, ma anche gli stessi DVD, hanno prezzi sicuramente eccessivi e questo non è d'aiuto ai fans, specialmente quelli più giovani.

Ma d'altra parte i Running Wild non si sono mai fatti additare come una di quelle band che inflazionano il mercato con un'uscita dietro l'altra.
E' vero, sono passati 15 anni dall'uscita del precedente live album "Ready For Boarding" e 13 da "Death Or Glory Tour Video". Ci sono un sacco di gruppi, come ad esempio i Motorhead, che sono molto più presenti. Questa non è una cosa che mi attira... preferisco far si che un live dei Running Wild sia una cosa speciale, non solo un nuovo album da far uscire.

Hai citato "Ready For Boarding", ed ho notato che oltre a brani classici, e credo irrinunciabili, come "Under Jolly Roger" e "Prisoner of our Time", hai rispolverato "Purgatory"...
E' stata una cosa casuale e divertente, perché abbiamo parlato per parecchio tempo con l'etichetta di realizzare il live album, ma non essendo stato pianificato nulla non avevamo nemmeno pensato ad una scaletta particolare. Tre mesi prima dell'inizio del tour, assieme ai nuovi musicisti entrati da poco nel gruppo, abbiamo iniziato a prepararci sui brani che avremmo poi suonato dal vivo. Solo dopo, quando mancavano poche settimane alla partenza del tour mi hanno dato la conferma che avremmo finalmente registrato l'album... a questo punto mica potevo dire ai ragazzi, beh... avete imparato dei brani, ora ve li dimenticate e ne prepariamo degli altri! Riguardo a "Purgatory" avevo deciso di riprenderla perché erano ormai 15 anni che non la suonavo dal vivo e volevo fosse una sorpresa per i fans... abbiamo inserito anche altri brani che mancavano da tempo dal set, come "Lead or Gold". Poi ci sono parecchie canzoni dall'ultimo album... pensavo solo ad una scaletta che potesse interessare i fans e non a pianificare il secondo live album dei Running Wild!

A dirti la verità però pensavo che avreste suonato "Pirate Song", sai con quel coro...
Già, non l'abbiamo suonata dal vivo... e molti ce la chiedevano. Eppure se chiedi ad ogni fan quali canzoni avremmo dovuto suonare... beh, ci sarebbe toccato di stare sul palco per almeno 3 giorni! Quando ho selezionato i vari pezzi volevo da un parte inserire i nostri brani più classici, ma dall'altra anche pezzi che fossero una sorpresa, che non avevamo mai suonato o fatto raramente. E non è una cosa semplice creare un buon mix tra loro... sopratutto poi volevo proporre un intero concerto, dall'intro sino all'ultimo encore!

Per il Live, avete registrato più di una data tedesche e scelto poi la migliore?
No... avevamo una sola possibilità! Abbiamo scelto Osnabrück perché in questa hall c'era la possibilità di ottenere ottime riprese video, addirittura una cinepresa che potesse passare sulle teste dei fans. Era l'ultima data del tour che si è tenuto in Germania, e prima del concerto abbiamo avuto un day off che ci ha permesso di prepararci al meglio... il soundcheck è stato minuzioso, pensa che avevamo pure sei microfoni tra il pubblico.

Sapere che avevate una solo possibilità per registrare il concerto vi ha reso nervosi?
Yeah, certamente! Anche mentre provavamo prima del concerto era evidente che non era la stessa cosa... sai con tutte quelle telecamere che giravano. Volevamo che tutto fosse perfetto... dopo tanti anni d'attesa. In studio sono stati fatti davvero pochi ritocchi... è stato corretto solo qualche piccolo errore. Il non dover partecipare a festival estivi ci ha dato la possibilità di lavorarci poi sopra bene e con calma, soprattutto alla parte video per riuscire a mettere insieme le riprese delle diverse cineprese.

Ma ti ricordi ancora la tua prima esperienza da spettatore ad un concerto?
Come fan... certo! Il primo concerto a cui ho assistito era uno show del chitarrista Rory Gallagher... credo fosse nel 1974.

Ed invece la prima volta che sei stato tu a salire sul palco... magari con i Granite Heart!
No, no... prima ancora. Accadde nel 1978, al termine dell'anno scolastico e fortunatamente non c'erano telecamere allora eheh! Era stato divertente, anzi grande! Avevamo fatto uno spettacolo molto loud con pezzi di Kiss e AC/DC ed era andato molto bene... avevamo stupito anche i nostri insegnanti.

Qual'è stato invece il momento più imbarazzante che hai provato sul palco... quello che ancora adesso popola i tuoi incubi?
Ok! Si, mi è successo ad Amburgo durante l'ultima data del Rivalry Tour... ero sul bordo del palco, proprio di fronte al pubblico che stavo incitando a cantare, e non mi sono accorto che alle mie spalle c'era il mio roadie che sistemava alcuni cavi. Così mentre correvo all'indietro verso il microfono sono inciampato su di lui, volando letteralmente sopra la batteria, che ho colpito violentemente con la schiena. Il problema a quel punto era stato se portare a termine il concerto oppure finirlo così... anche perché la schiena mi faceva pure male... per fortuna era l'ultimo concerto della tournee, ma non avevo davvero bisogno di un tale volo ehehe.

Qualcosa di simile a quanto accaduto ad Eric Adams al Gods of Metal.
Sai che non me ne ero accorto...

Cosa ricordi invece del Gods...
Grande! Innanzitutto che siamo stati molto fortunati perché non ha piovuto. Sai ero già li il giorno prima ed aveva piovuto parecchio, mentre il secondo è stato sicuramente migliore. Anche per la partecipazione del pubblico... ed hai ragione non c'erano le zanzare che ci avevano tormentato a Vigevano, quello era stato davvero terribile ahah!!

Hai trovato il tempo per tirare giù nuove canzoni?
Si, ho già raccolto un po' di idee, ma al momento sono preso da un nuovo progetto, un doppio CD antologico che racconti la storia dei Running Wild, curata dalla nostra precedente label, la Sanctuary, che raccoglierà oltre ai greatest hits anche canzoni mai incise sinora e canzoni riregistrate per l'occasione. Uno dei due Cd sarà un DVD Plus che nella sezione DVD raccoglierà tutti i videoclip che abbiamo realizzato nel passato ed anche riprese d'epoca. Credo che in questo modo i fans avranno l'occasione di vedere del materiale che non avevano mia visto prima! Questo lavoro dovrebbe vedere la luce poco prima della prossima estate. Nel frattempo, come vedi, ho prima dovuto lavorare sul live album ora su questa nuova iniziativa, quindi ci andrà ancora un poco prima che io possa dedicarmi completamente al prossimo studio album, anche se qualche idea l'ho già messa da parte... ad ogni modo spero di venire in Italia per il prossimo tour di supporto al nuovo album in studio nel 2004!

Intervista a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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