Therion (Christofer Johnnson, vocals & guitars)

Info

Gruppo:Therion

Dopo l'uscita del doppio " Live in Midgar" non ci siamo lasciati sfuggire l'opportunità di fare quattro chiacchere con il disponibilissimo Christofer Johnnson, cantante e chitarrista della band svedese.

Chris, cominciamo parlando del vostro ultimo "live in midgar": Come mai questa scelta? Le vostre canzoni sono piuttosto difficili da riproporre dal vivo;si è trattato di una tappa obbligata o di un passaggio naturale?
Beh, vedi, ormai abbiamo parecchi anni di carriera dietro le spalle e parecchi dischi fatti e venduti, penso che sia una cosa naturale: ogni band che vende bene prima o poi realizza un live, e abbiamo voluto provarci anche noi. Questo tour inoltre era particolarmente indicato per fare qualcosa del genere, visto che abbiamo suonato molti concerti in più del solito e a volte avevamo una scaletta di più di tre ore per ogni concerto! Certo, i nostri pezzi sono difficili da riproporre dal vivo, con tutti i cori e le varie orchestrazioni, ma è stata una bella sfida, anche in fase di post produzione. Il risultato penso sia molto molto buono,è esattamente il sound che puoi sentire venendo a un concerto dei Therion; questo anche grazie ai buoni mezzi che ci sono stati messi a disposizione dalla Nuclear Blast.

I cori e le orchestrazioni sono davvero ben fatti: è tutto "live" oppure c'è qualcosa di aggiunto in studio?
Mi piacerebbe molto farlo, ma non possiamo portarci l'orchestra in tour! Cori e parti orchestrali sono state quindi registrate prima dell'inizio della tournee e poi fatte suonare da appositi lettori digitali durante le serate. Il lavoro in studio per mixare tutto questo ammasso di tracce è stato davvero infernale! Ti assicuro che a volte gli occhi ci schizzavano fuori dalle orbite a furia di guardare il monitor del computer!

L'anno scorso avete suonato a Wacken, come mai non avete scelto di utilizzare quel concerto per il live, vista la grandiosa cornice di pubblico?

Beh, già registrare un concerto dei Therion non è facile durante il tour dei Therion, quando possiamo avere ogni cosa per noi...durante un festival come Wacken è una cosa impossibile: i tempi per il cambio palco sono rigidissimi e non esiste un vero soundcheck. Non so come abbiano fatto i Grave Digger!

Hai ascoltato il live dei Grave Digger?
Si, e mi è piaciuto un sacco! Sono grandi!

24 canzoni sono molte per un live; come avete scelto i pezzi che sono finiti sul disco?
Beh; molto semplicemente è la scaletta che suonavamo durante il tour; è ovvio che con la vasta discografia che abbiamo alle spalle sia difficile fare una scelta, ma come ti ho detto prima i nostri concerti a volte sono durati anche tre ore; per cui bene o male abbiamo potuto inserire molti pezzi, compresi alcuni che mancavano da un po' di tempo nei nostri live-shows.

Certo che tre ore sono tante per un concerto; quanto è difficile per un cantante reggere una scaletta tanto lunga nell'ambito di un tour?
E' molto difficile...cantare per così tanto non è certo una cosa semplice, e anche se magari puoi arrivare alla fine del concerto devi ricordarti che la sera dopo ce ne sarà un altro, devi imparare a "dosarti",e devi fare una vita sana, cosa che in tour non sempre è facilissima!

I vostri pezzi sono difficili da riproporre fedelmente dal vivo, eppure continuate a girare i palchi di mezzo mondo, quanto è importante per tè l'attività live?
Vedi, fare un disco è spesso gratificante e divertente, ma si fa per ragioni egoistiche! (ride) il concerto è diverso: tu ci metti il 50%, l'altro 50% è il pubblico! Suonare dal vivo è una delle cose più belle che si possano fare, quando poi ti pagano per farlo, non ti dico come ci si sente! Inoltre il contatto diretto con la gente è fantastico.

Dimmi qualcosa della vita "on the road": quali sono gli aspetti positivi e quelli negativi dell'essere in tour ogni giorno?
Beh; gli aspetti positivi sono sotto gli occhi di tutti: la vita del musicista è bella: sei sempre in giro, sei sempre con i tuoi amici, vedi ogni giorno un posto nuovo, ti ubriachi quando vuoi, conosci un sacco di ragazze, il problema è che magari poi devi fare 10 ore di viaggio tutti i giorni, stare mesi lontano da casa, insomma, bisogna considerare entrambi gli aspetti.

Avete suonato molto in Sud America, com'è stata l'accoglienza dei fans rispetto a quelli europei?
Vedi, i fans sudamericani sono gente latina, quindi molto simili agli spagnoli, e anche a voi italiani. Rispetto ai fans tipici dell'Europa settentrionale sono sicuramente molto più caldi, molto più casinisti e più scherzosi. Non voglio però dire che i ragazzi dell'Europa del Nord siano cattivi fans.

Puoi farci qualche anticipazione sul vostro nuovo album?
Beh; non dovrei ma posso dirti che abbiamo già la bellezza di 55 (!!!) canzoni già scritte, ora si tratterà di fare una cernita e poi di andare in studio. Ancora non so dirti con certezza quando potrete trovarlo nei negozi, ma stiamo già iniziando a lavorare.

Beh, Chris, è tutto per questa intervista grazie e alla prossima!

Ciao Marco, grazie a te. Un grazie anche a tutti i lettori di EUTK. See ya soon

Intervista a cura di Marco 'Magò' Colombo

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?