Calling .... with Andreas Stoltz

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Gruppo:Hollow

Andreas Stoltz ha riportato in vita gli Hollow, con un nuovo album dopo quasi quasi vent'anni di silenzio, e nell'intervista che segue scopriremo come e perchè... ma anche qualche altra curiosità.

La prima domanda non può che essere questa: quali sono le motivazioni che ti hanno spinto a tornare sulla scena Metal con un nuovo album degli Hollow dopo tanto tempo?
Adoro la musica. E mi piace tutta l’attività che comporta lo scrivere musica. Mia moglie a volte mi dice che devo iniziare a lavorare su del nuovo materiale, perché sostiene che quando non lo faccio divento irrequieto. Credo che abbia ragione. A parte questo, mi piace raccontare storie di cose che mi interessano. Con i Binary Creed ho scritto della crisi in Siria e ora con gli Hollow affronto una storia di perdita e di tragedia. Questo materiale è più nelle corde dei vecchi Hollow che in quelle dei Binary Creed, quindi mi è sembrata una cosa naturale incidere queste canzoni sotto il nome della mia vecchia band.
Quando hai iniziato a lavorare sulle nuove canzoni per l'album?
Non appena ho finito di lavorare su un progetto ne avvio un altro. C'è stata una pausa nel songwriting per i Binary Creed dopo “A Battle One”, quindi tutte le canzoni di “Between Eternities of Darkness” sono state composte tra l’inverno del 2016 e la primavera del '17.
Quindi su "Between Eternities of Darkness" non ci sono vecchie canzoni che non erano mai apparse negli album precedenti?
No. Inizialmente avevo pensato di riregistrare e riorganizzare materiale vecchio, dai demo e così via, ma poi mi è venuta l'idea dei testi per l'album. Ho pensato che per rendere giustizia alla storia, dovevo comporre del nuovo materiale. Ma penso ancora di poter recuperare alcune vecchie tracce. Ci sono alcune canzoni inedite che mi piacerebbe pubblicare in seguito.
Riguardo ai brani del nuovo album, a me piacciono molto "Fate of the Jester", "Pull of the Undertow" e "Death of Her Dream", tu di quali canzoni ti senti particolarmente fiero?
Grazie mille! Tra quelle che hai citato, la mia preferita è probabilmente "Death of Her Dream". C'è così tanto all’interno di questo pezzo, e in più rappresenta il punto di svolta della storia. E’ stato molto emozionante quando ne ho scritto i testi, e questa canzone è decisamente heavy anche sotto l’aspetto lirico.
Quali argomenti hai trattato nei testi? Puoi raccontarci qualcosa su ciascuna delle singole canzoni?
In questo album si parla principalmente di relazioni. Il non essere in grado di connettersi l'uno con l'altro. Volevo anche dare un segnale a tutti, al di là della storia principale, del bambino e del genitore. Un sacco di persone avrebbero potuto fare la differenza per evitare il tragico risultato. Forse la scuola, i parenti, i vicini?
Tutto inizia con "Travel Far", che consiste nel sognare un nuovo inizio. Una fuga verso un futuro migliore, si spera. Poi arriva "Fate of the Jester", nel quale la storia si ripete, perché anche se ci muoviamo verso un nuovo mondo, restiamo sempre gli stessi. Comportamenti e mancanze si susseguono. "Down" ci parla di dover trovare un posto nella nuova scuola, con i nuovi cosiddetti amici, ma non è un buon posto. Racconto la storia da diversi punti di vista. A volte è la madre che parla, a volte il bambino. "Pull of the Undertow" tratta il fatto di essere trascinato in cose che sai essere sbagliate, ma lo fai ancora. In "Shadow World" la madre inizia a rendersi conto che spostarsi non ha realmente risolto alcun problema. In "Hidden" and "Calling" la distanza tra di loro cresce sempre più. "The Road I'm On" parla del ragazzo che capisce che nulla di buono ne deriverà da ciò che affronterà nelle sue notti. Ho già accennato a "Death of Her Dream", il sogno è la vita che voleva nella traccia di apertura di "Between Eternities of Darkness". Infine, "Say Farewell" è la triste constatazione che non si può tornare indietro da ciò che è diventata la vita. Spero che, come dice il ragazzo in "The Road I'm On", possa rimanere forte e trovare un significato in tutto questo.

La registrazione suona molto organica e viva, qual è stato il processo con cui hai usato per ottenere questo tipo di sound? Dato che hai suonato tu quasi tutti gli strumenti, non dovrebbe essere stato semplice, o no?
Sono contento che tu la pensi così! Volevo dare un sound old school all'album, e molto di ciò è stato ottenuto durante il missaggio. Ho provato a fare una registrazione nel modo più semplice possibile. Ho usato attrezzature poco costose e ho giusto messo un microfono davanti al mio amplificatore Blackstar e ho poi registrato. Per minimizzare i riverberi della stanza sono stati utilizzati i cuscini presi da un divano. È stato realizzato completamente nel mio home studio e sono davvero grato che oggi viviamo in un'epoca in cui queste soluzioni sono così facilmente disponibili per i musicisti.
Un certo Stalder Zantos dovrebbe aver suonato la batteria nell'album, ma questo nome mi sembra molto familiare, qualcosa come Sandroz Stealt o (anche meglio) Andreas Stoltz, ho ragione o torto?
Mi hai beccato. È un anagramma. C'è però una persona reale dietro il nome, con il quale ho una proficua collaborazione, e non solo riguardo alla batteria. In realtà abbiamo iniziato a lavorare su del nuovo materiale che probabilmente sarà un po’ più tosto e veloce.
Ci sono anche alcuni ospiti sull'album?
Sì. Sono molto felice per i contributi data da David (mio cognato), mia figlia Edvina e la sua amica Ida, che ha cantato in "Say Farewell".
Tu canti e suoni la chitarra anche nei Binary Creed, pensi che queste due formazioni abbiano in comune altri aspetti? E poiché il cantante è un po’ "marchio di fabbrica" di una band, questa situazione non potrebbe creare un po' di confusione?
Un aspetto, a parte il fatto che ci canti io, è forse l’aspetto lirico. Con i Binary Creed cerco anche di avere qualcosa da dire nei miei testi. Mi rendo conto che non tutti prestano molta attenzione ai messaggi o alle storie nelle liriche, ma penso che siano importanti. Se a qualcuno piacciono i Binary Creed credo che possano trovare qualcosa di simile negli Hollow. E viceversa. Il sound è diverso, quindi non credo che le band si possano confondere.
Un sacco di persone credono che oggi le band in campo Hard & Heavy non facciano altro che copiare le idee e riciclare le formule dei gruppi storici, poiché non hanno nulla da offrire. Cosa gli diresti... o meglio quale canzone di "Between Eternities of Darkness" gli faresti ascoltare?
Tante band suonano in maniera simile, almeno per un orecchio inesperto. A volte penso che le band possano imitare, come per esempio i Judas Priest di “Painkiller” (che ha MOLTI copioni), ma forse è una sorta di tributo. Anche un sacco di cantanti cercano di sembrare qualcun altro. Ma io cerco di evitarlo. Quando mi scopro scrivere o cantare cose troppo simili a qualcosa che è già stato fatto, devo ricominciare da capo.
Non so quale la canzone sia la più originale su "Between Eternities of Darkness". Forse "Calling" o "Death of Her Dream"?
Ci sarà una speciale edizione del CD, così per attirare l'attenzione di coloro che sono soliti scaricare o copiare gli album? In ogni caso, qual è la tua opinione sul download?
No, non al momento. Penso che tutti quelli che scaricano o copiano la musica dovrebbero pensarci bene, le persone che hanno messo tanto impegno e determinazione nel loro lavoro. Non possiamo certo aspettarci che un artista faccia questo gratuitamente.
Questo vale anche per film, arte e ogni altra forma copiabile di creazione artistica. Non faccio tutto questo per vivere, è quindi non lo dico davvero per i soldi. Rubare è rubare a prescindere se si tratta di portafoglio di qualcuno o la sua musica.
Gli Hollow (e pure i Binary Creed) hanno firmato un accordo con la Rockshots Records, un'etichetta che sembra funzionare molto bene, ne sei soddisfatto?
La Rockshots è stata molto attiva nel diffondere la musica degli Hollow. Sono molto contento di questo!
Fai parte nel mondo della musica da molti anni, quale è il tuo bilancio?
Non sono sicuro di avere colto perfettamente la domanda, ma nel complesso trovo ancora così tanto piacere nell'ascoltare la musica. Cerco di tenere il passo seguendo le nuove band e negli ultimi quindici anni ho fatto parte di gruppi più pesanti. Ho ascoltato molto Nevermore, Opeth e più recentemente Bleed from Within, Leprous e Evergrey. Se invece stiamo parlando di soldi, si tratta di perdere denaro. Ho speso molto di più sulla musica di quanto non mi sia tornato indietro. E poi siamo solo parlando di soldi spese. Se inizi a contare le ore di lavoro, il bilancio peggiora astronomicamente! :-)
In gioventù, cosa o chi è stato ti ha spinto fino a essere coinvolto con la musica?
La mia famiglia era “musicale”. Mio padre suona la chitarra e abbiamo cantato molto durante la mia crescita. C'era un sacco di musica in casa nostra e quando un vicino mi presentò i Judas Priest avevo circa dieci anni, ero in trappola. :-)
Quando hai iniziato con la tua prima band, quale era il suo nome e che tipo di musica facevi? Quali erano a quei tempi le tue principali influenze? E in seguito?
Gli Hollow sono stati la mia prima band. Ho iniziato a suonare la chitarra nella mia adolescenza e non ho collaborato con altri ragazzi se non dopo diversi anni di allenamento. Le influenze allora erano i Queensryche, Judas Priest, Agent Steel, Metallica, Megadeth, anche gli Iron Maiden, Mercyful Fate, King Diamond e Crimson Glory, giusto per citarne alcune. Più tardi ho scoperto altri generi oltre al Metal, ma alcune band Metal che apprezzo sono Lamb of God, Symphony X, Nevermore, Opeth, God Forbid, Leprous and Mastodon.
Per concludere questa intervista, hai qualcosa che vorresti dire ai tuoi fan italiani?
Grazie per apprezzare la musica. Metal fans are gold! Live long and prosper and take care of each other!
Intervista a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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