Esce “Lost in Time” ed ecco i Sailing to Nowhere


In occasione dell’uscita del nuovo album Lost in Time, abbiamo intervistato i Sailing to Nowhere, band capitolina che in breve tempo è riuscita a farsi notare, guadagnandosi la partecipazione a vari festival nazionali ed internazionali.
Per i Sailing to Nowhere il futuro è già iniziato, e siamo certi che sarà un futuro ricco di soddisfazioni!


Ciao prima di tutto grazie per questa intervista, potete raccontare ai lettori di Metal.it che sono i Sailing to Nowhere?
Fondamentalmente siamo una vera ciurma di marinai! Il Veliero è il nostro simbolo e musicalmente parlando ci identifichiamo in un Power Metal / Hard Rock senza troppi limiti o restrizioni!
L'attuale formazione è composta da
- Marco Palazzi , voce
- Helena Pieraccini , voce
- Clara Trucchi - Voce
- Andrea Lanzillo - Chitarra
- Emiliano Tessitore - Chitarra
- Alessio Contorni - Tastiere
- Carlo Cruciani , Basso
- Giovanni Noè - Batteria
Come è nato il nome della band?
Diciamo che nasce dalla metafora del Galeone appunto, come simbolo del viaggio, del piacere dell'avventura e dell'ignoto che caratterizzano la nostra vita personale e da musicisti!
In poco tempo i Sailing to Nowhere sono diventati un nome ben noto nella scena romana e non solo. Vi ritenete soddisfatti del lavoro svolto sino ad ora?
Assolutamente! La risposta sia italiana che estera è eclatante e questo non può che farci più felici. I sacrifici e il duro lavoro vengono sempre ripagati.
Cosa ha portato al cambio di line-up rispetto al primo album?
Fondamentalmente I cambi di formazione derivano quasi sempre dall'incessante attività Live della band e dell'impegno di vita che rappresenta! Capisco che non è sempre una cosa facile starci dietro ahahah (Giovanni)
Essendo in 7, come fate a mettervi d’accordo sugli aspetti musicali? Avete delle difficoltà? E in quel caso, come vi comportate?
In otto! Eh eh siamo tanti lo so, devo dire che è stato molto raro avere difficoltà, in ogni caso l'obiettivo comune è sempre uno ed uno solo: Portare avanti al massimo questo progetto, quindi è molto facile per noi "metterci d'accordo" come dici
Da più parti si legge che siete “etichettati” come una band che prende spunto da un certo tipo di Power Metal, per lo più “made in Germany”, ma esiste una band a cui “realmente” vi ispirate?
Guarda, ci piace tanto spaziare e non rimanere mai ingabbiati in definizioni che poi ci vanno strette. Ogni membro ha influenze diversissime che infatti alla fine portano ad una amalgama interessante!
Diciamo che ammiriamo tanto gli Avantasia, Stratovarius, Blind Guardian e Sonata Arctica
In questo nuovo album ho notato una svolta verso un sound più “trionfale” e soprattutto una maturazione (come è ovvio che sia) dal punto di vista dei testi…potete raccontare ai lettori come nasce “Lost in Time"?
Lost in Time nasce da una profonda maturazione di band, sia a livello compositivo che tecnico. L'intero album parla di un mondo distrutto e consumato dall'avidità/stupidità umana.... ma lascia anche un messaggio importante di rinascita e speranza!
“Fight for your Dreams” è probabilmente il pezzo più “diretto” dell’intero album, poi invece ci sono pezzi più “complessi” come “New Life” o “Scream of the World” in che direzione dobbiamo immaginare che andranno i Sailing to Nowhere?
Eheh verso l'ignoto di sicuro ahahahhahah
Abbiamo tante sorprese per il futuro

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Differenze (secondo voi) fra il debut e “Lost in Time”?
Tanta esperienza, maturità, tecnica e una produzione curata nei minimi dettagli!
Oltre a tutto il tempo investito a scrivere ininterrottamente tra un tour e l'altro!
Gli artwork dei due album sono entrambi splendidi, in “Lost in Time” il veliero ha smesso di navigare per ritrovarsi in una scena “apocalittica”, qual’è il messaggio che volevate dare?

Grazie mille! Felicissimi di questo!
Il Galeone è in continuo viaggio guidato dal fato e dal piacere della scoperta.... quindi lo vedrete sempre alle prese con un epoca o situazione diversa ogni album come avrete visto dai Videoclip ufficiali!
In “Lost in Time” avete coinvolto personaggi davvero importanti come special guest, come nasce questa collaborazione? vi hanno dato suggerimenti (se si chi) o si sono limitati al ruolo di “ospiti”?
I guests sono stati davvero una delle cose più belle. Oltre ad avere un rapporto di amicizia personale; il loro ruolo è stato molto incisivo nel risultato finale, perchè non hanno semplicemente eseguito le tracce... ma le hanno fatte davvero proprie sentendole dentro fino all'ultima nota
Ho notato che siete parecchio attivi sui vari social, e siete seguiti da tantissime persone, Quanto pensate siano importanti i questi strumenti di comunicazione per i musicisti?
Importantissimi! Ormai I social sono parte integrante nella società odierna, e se sfruttati a dovere sono una possibilità sconfinata di pubblicità!
La promozione del nuovo album vi porterà in giro per l’Italia e l’Europa, ho letto che suonerete anche in Grecia al Chania Rock Festival, quali sono le vostre aspettative?
Assolutamente! Sarà una data spettacolare con i Blind Guardian, già sold out da tempo!
È ovviamente è solo l'inizio...come già detto, la nostra attività live è inarrestabile fortunatamente!
Cosa pensate della scena Power Metal italiana?
Molto attiva e piena di nomi davvero meritevoli! Oltretutto ultimamente si sta avendo proprio un exploit del genere
Ricordo che in passato avete suonato anche coi Trick or Treat, come sono (se ci sono) i rapporti con i colleghi italiani?
Si, ci siamo fatti un bellissimo Tour assieme! Così come con tanti colleghi e band italiane, I rapporti sono bellissimi oltre ad avere una stima e rispetto immensi; quando si è professinisti non si può che supportarsi al massimo felici dei successi gli uni degli altri!
Per concludere la nostra intervista volete aggiungere qualcosa per i lettori di Metal.it?
In primis, grazie a Metal.it per lo spazio concessoci! Un saluto a tutti I nostri sostenitori e fans, siete voi la nostra vera energia e potenza! Seguite sempre il nostro Veliero in tutte le nostre avventure e Tours!
Il Galeone è pronto a regalarvi ogni volta uno show mozzafiato
Un abbraccio

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Intervista a cura di Fabio De Carlo

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