Mark Tremonti: la mia seconda vena artistica

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Conosciuto principalmente per essere il chitarrista degli Alter Bridge, Mark Tremonti ha saputo dare una diversa immagine di sé grazie alla sua nuova band, i Tremonti, con la quale è riuscito a dare libero sfogo a tutta la sua creatività. A distanza di un anno dalla release di "Cauterize", il musicista italo-americano torna in pompa magna con un nuovo album, "Dust", seconda fatica discografica che completa un ciclo narrato intrapreso col precedente lavoro e che in breve tempo ha ottenuto ottimi riscontri dalla stampa specializzata; proprio di questo, abbiamo parlato con il chitarrista americano per capire megli oquesto album e per scoprire qualcosa in più in merito alla sua attività parallela agli Alter Bridge.

Ciao Mark e benvenuto sulle pagine di Metal.it. per noi è un piacere. Vorrei iniziare la nostra chiacchierata parlando subito di “Dust”, il tuo nuovo album. È uscito da pochi giorni ma già ha avuto ottime recensioni da critica e fan. Quale tipo di feedback hai ricevuto?
È stato incredibile. La gente l’ha amato e questo per noi è il miglior riscontro e ne siamo molto contenti.
Cosa puoi dirmi della scelta del titolo, “Dust”?
L’abbiamo scelto in quanto titolo di un brano incluso nel disco. Ho pensato che fosse il titolo che più si adattasse, che spiccasse! Anche a livello visivo era il titolo che si addiceva di più alla copertina del disco.
Ho avuto modo di ascoltare l’album e, a parer mio, risulta essere meno “heavy” e meno cupo rispetto i suoi predecessori. Qui addirittura si evince una grande voglia di mettersi in gioco e si percepisce una maggiore confidenza/consapevolezza rispetto ai due dischi passati, insomma si avverte una maggior positività. Merito di un processo naturale o è stata una scelta voluta?
Ho cercato di mettere assieme le due cose e alla fine questo album è risultato meno “moody” rispetto al primo (“Cauterize”, ndr). Si è trattata veramente di una coincidenza, non c’era una reale intenzione di far sì che questo disco uscisse in questo modo. Volevo che fosse più energico e “mass”.
“My Last Mistake” e la titletrack sono certamente alcuni dei brani che più mi hanno colpito, poiché sono brani molto emotivi, toccanti. Anche “Betray Me” ha avuto un certo impatto. Leggendo la tracklist, l’atmosfera dell’album appare piuttosto chiara.
My Last Mistake” era un brano che ho voluto fortemente mettere nel disco. Tutti e tre i brani si sono rivelati “tough” da inserire nell’album precedente e sarebbe stato difficile farli ascoltare alla gente, ma ci sono anche altri pezzi veramente importanti all’interno dell’album. “My Last Mistake” è la giusta traccia d’apertura, è un pezzo che parla di quelle cose, quelle persone che ti trascinano via; “Dust”, la titletrack, è la mia canzone preferita. È stata registrata insieme a “Fly Monkey” e l’ho scelta come titletrack perché è un brano che ha a che fare con gli “ups and downs” della mia vita, della mia carriera, “the folks” che ti sta attorno quando sei al top, in cima e traggono gioia e beneficio dal tuo successo, per poi scomparire quando le cose iniziano a non andare più bene. “Betray Me” parla di quando tu ti fidi delle persone e queste ti deludono.

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Sarebbe sbagliato affermare che per il disco hai tratto ispirazione dalla tua vita e dalle persone dalle quali sei circondato?
Sì, ho tratto ispirazione dalla mia vita e da coloro, da quelle persone dalle quali ero circondato.
Parlando di tour, so che avrete modo di presentare il disco in sede solo ad alcuni festival, tra cui il Download. Ci sarà modo di presentarlo anche sui palchi italiani?
Questo è il primo tour che faremo in Europa con i Tremonti, e non abbiamo ancora toccato l’Italia. Ci concentreremo principalmente sui maggiori festival, amo l’Italia e, come ho sempre sostenuto, è un bellissimo posto dove poter venire in tour, per cui probabilmente verremo nel vostro paese in occasione del prossimo tour!
In una recente intervista hai affermato di lavorare nonstop con gli Alter Bridge. Come stanno procedendo i lavori?
Con la band sta andando tutto bene. Al momento stiamo registrando e, non appena terminata la mia giornata di interviste, andrò a registrare le parti vocali del nuovo album degli Alter Bridge. Le tracce stanno arrivando al compimento, per cui il tutto dovremmo finire nel giro di poche settimane (l’intervista si è tenuta lo scorso 6 maggio, ndr).
Sempre rimanendo sul tema AB, sicuramente anche Myles avrà più tempo da dedicare alla band, visto che, come avrai saputo, i guns n roses hanno annunciato una reunion. Cosa ne pensi della faccenda?

Ovviamente lo sono! È bello potere avere tutti quanti nella band. Sono contento della reunion e sono altresì contento di poter avere più tempo per poter lavorare a questo nuovo disco.

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Presumo, quindi, che terminato anche l’album vaglierete alcune proposte per un nuovo tour e, inutile dire che i fan degli AB già vi attendono a braccia aperte!
Sì. Siamo stati parecchio in tour ultimamente e non vediamo l’ora di tornare, grazie mille!
Ok Mark, nella speranza di rivederti a breve in Italia con il tuo progetto, i Tremonti, o con gli Alter Bridge, ti auguro tutto il meglio e ti lascio concludere questa intervista come meglio credi...
Beh, non vedo l’ora di vedere te e tutti quanti voi al prossimo show! Grazie mille a te e a tutti coloro che ci hanno sempre dato il loro sostegno ed appoggio in Italia. Non vediamo l’ora di tornare e ci vedremo, se tutto andrà bene, tra Novembre e Dicembre!
Intervista a cura di Arianna G.

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