Da non confondersi con gli omonimi (e contemporanei) Devastation di Chicago, questo quintetto texano è riuscito con tre soli album a diventare un classico tra gli aficionados del thrash metal più estremo.
Se la prima release del gruppo (Violent Termination, 1987) è un disco thrash senza infamia e senza lode penalizzato da una produzione approssimativa, il successivo Signs Of Life (1989) e soprattutto il seguente Idolatry (1991) vanno a incastonarsi egregiamente nella storia del thrash metal, proponendo un suono feroce ma sempre sotto controllo, delle vocals disperate ma mai aberranti e una padronanza sugli strumenti non indifferente (compatibilmente con il genere proposto). Le atmosfere che spesso si respirano sono piuttosto oscure ed infatti i Devastation attingono a piene mani anche dal repertorio death metal (come spesso mi piace sottolineare, fino all'inizio dei '90 non era così netta la separazione tra death e thrash) che proprio in quegli anni si stava sviluppando (Obituay, Sepultura, Death...)
Il gruppo si è da poco riformato, in concomitanza con la ristampa di Idolatry (nuovo artwork e tre vecchie tracks ri-registrate dalla nuova formazione) della Forged In Fire (Rockadrome).
La line-up riportata in scheda è quella attuale.