Il progetto B.L.A.D. (acronimo di “Between Life And Death”) nasce in provincia di Napoli nella primavera del 2003 per mano del chitarrista Massimiliano Di Fiore e del batterista Massimo Amitrano, due vecchi amici intenzionati a dare vita ad una formazione che proponesse un Hard Rock grintoso con un occhio di riguardo per la melodia. La line-up viene completata dall’altro chitarrista Salvio Strino, dal bassista Andrea Mastrolonardo e dal cantante Michele Colangelo. In breve tempo vengono elaborate le prime due composizioni proprie, “Thought’s echo” e “Dreamer’s eye”, ma il gruppo fatica a trovare una buona intesa musicale e si sfalda dopo soli cinque mesi di attività.

Amitrano e Di Fiore però non si arrendono, e dopo circa un anno ricostruiscono la formazione: il nuovo bassista è Claudio Sarappa, alla chitarra ritorna Salvio Strino ed alla voce viene reclutato Giuseppe Paesano (che dura il tempo di un’unica prova). In un primo momento le cose sembrano funzionare, ma la defezione di Sarappa (buon bassista, ma dalle influenze musicali prog rock settantiane poco compatibili con il sound della band), seguito di lì a poco dal resto del gruppo, ripropone il problema dell’anno precedente: una band priva degli elementi necessari a creare una situazione affiatata e compatta.

Nel marzo del 2005 inizia la terza fase dei B.L.A.D., con Di Fiore e Amitrano che chiamano al basso Tony Aramini ed alla voce Piero Minopoli (vecchie conoscenze di cover band). All’ennesimo tentativo le cose sembrano andare per il verso giusto, c’è feeling con i nuovi elementi e pochi mesi di lavoro fruttano già tre nuovi pezzi: “Crash Therapy Of Love”, “Don’t Stop The Run” e “Light From The Dark”. Il 22 luglio del 2005 avviene finalmente il fatidico debutto sul palco, finora unico concerto all’attivo della band, che preferisce passare i mesi successivi dedicandosi alla preparazione del primo demo, composto da 5 pezzi (con “Thought’s Echo” che viene sostituita dalla ballad “Eyes Of A Stranger”) ed uno strumentale posto in chiusura, “Mindless” (scritto addirittura quattro anni prima), title-track del lavoro. Subito dopo le registrazioni la band accoglie l’ingresso del secondo chitarrista Pasquale Palmiero, aggiunta fondamentale in vista della riproposizione live dei pezzi appena incisi.