(27 ottobre 2003) IRON MAIDEN + GAMMA RAY - 27 Ottobre 2003 - Filaforum, Assago (MI)

Info

Provincia:non disponibile
Costo:non disponibile
Un concerto che alla fine ha sicuramente soddisfatto tutti i presenti, sebbene inizialmente vi siano state non poche difficoltà ad accedere al Filaforum, a causa dell'apertura di due sole porte d'acceso e delle seguenti lungaggini che hanno fatto sì che siano stati in molti ad essersi persi parte del concerto dei Gamma Ray. Già, strano vedere il gruppo di Kai Hansen fare da gruppo d'apertura, eppure, come ha riferito Dirk Schlachter prima del concerto, non solo ne erano orgogliosi ma era notevole la pressione che i quattro tedeschi stavano provando nel corso di questo tour. Tensione che i Gamma Ray liberano nei 45 minuti a loro disposizione, un tempo limitato ma che permette loro di dare tutto e di dover dosare meno le forze, favorendo in questo sopratutto Kai Hansen, il quale spesso a fine concerto deve fare i conti con la propria voce. Gran prestazione, i Gamma Ray si confermano un gruppo compatto e che sa tenere senza problemi il palco, ma i brani scelti non mi convincono del tutto. Innanzitutto stasera non hanno riproposto "Victim of Fate", preferendo riprendere un'altro brano degli Helloween, quella "I Want Out" che stranamente piazzano a metà concerto, lasciando il compito di chiudere il loro set a "Send Me a Sign". Ad essere pignoli, su "Rebellion In Dreamland" non riescono a dare la giusta enfasi, ma suonano ottimamente sia "Gardens Of The Sinner" che "New World Order", dove gli riesce alla perfezione la parte rallentata, con Kai a richiedere a gran voce l'applauso del pubblico. Un pubblico davvero coinvolto che lo sorregge anche durante i cori di "Heavy Metal Universe", quando ci ricorda che Milano è una piccola città e che se vogliamo essere sentiti in tutto l'universo dobbiamo cantare più forte... molto più forte!! Forse "Heavy Metal Universe" non sarà una delle canzoni migliori nel repertorio dei Gamma Ray, ma è metallosa quanto basta ed è perfetta come sottotitolo di una serata, che vede riuniti due dei capisaldi della scena Heavy Metal odierna, passata e (mi auguro) futura.

Tocca quindi agli Iron Maiden, e come a Imola si rendono autori di una prestazione sopra le righe, nonostante una scaletta che ha creato qua e là un po' di disappunto per la presenza di "Can I Play With Madness", "Lord Of The Flies" e di qualche brano di troppo dall'ottimo "Dance of Death". Io non la vedo così, comunque l'ossatura del concerto è composta dai "soliti" brani, quelli che NON possono mancare: "The Trooper", "Hallowed Be Thy Name" o "Iron Maiden". La vera sorpresa è arrivata da due estratti dal nuovo album, non solo affrontati in maniera egregia dal gruppo, ma che vedono i Maiden esaltare il lato scenografico e teatrale del loro concerto. Ma andiamo con ordine. E' ancora "Doctor Doctor" degli UFO a preparare il terreno prima dell'inizio del concerto, ma la vera opener è "Wildest Dreams", accolta con grande entusiasmo dall'intero Filaforum che ne canta con entusiasmo il coro. Se questa è la reazione ad uno dei brani meno riusciti di "Dance of Death", potete immaginare quale può essere l'effetto sul pubblico di una lanciatissima "Wrathchild". Si prende fiato con "Can I Play with Madness" prima di venire travolti dalla carica di "The Trooper", con Dickinson, che oltre a saltare in lungo ed in largo per il palco, raffigurante la facciata di un castello (Montsegur?), sventola ripetutamente una "vissuta" Union Jack. Non che Steve Harris e Janick Gers facciano le belle statuine, i loro chilometri li macinano pure loro, ed anche Nicko McBrain sebbene relegato dietro il drum kit non sta mai fermo. A questo punto Bruce ringrazia il pubblico per aver portato il nuovo album al primo posto della classifica italiana, quindi Gers imbraccia la chitarra acustica e prende il via "Dance of Death", spadroneggiata da una grande prestazione vocale ed interpretativa di Bruce, illuminato da luci sinistre, con tanto di maschere e di cappa, a raffigurare anche visivamente la danza della morte. Si prosegue con il nuovo album, tocca infatti alla più semplice "Rainmaker", un brano dai ritmi sostenuti al quale il pubblico risponde nuovamente in maniera positiva. Ma il top della serata deve ancora arrivare, così dopo una snellita "Brave New World", Bruce declama una poesia ("Anthem for Doomed Youth" di Wilfred Owen) e a questo punto un palco trasformato velocemente in una trincea della guerra del 15/18 è teatro di una stupenda e emozionante "Paschendale", che si sviluppa drammaticamente sotto le "bombe". Stupenda. La canzone successiva è "Lord Of The Flies", certo Bruce la canterà benissimo, anche se leggermente penalizzato dalle regolazioni al mixer, alto e pulito come mai potrà esserlo Blaze, eppure personalmente (ma non sparatemi!!) gli preferisco l'interpretazione di Blaze. Ancora il nuovo album, con "No More Lies", poi non potevano non farmi "Hallowed Be Thy Name", ci sarei rimasto troppo male, e qui noto con piacere un Adrian Smith in grande spolvero. Finale con un altro classico come "Fear Of The Dark" e l'inevitabile "Iron Maiden", con la consueta apparizione di Eddie, nell'occasione incappucciato e con in pugno la falce. I Maiden ritornano per i bis, Dickinson ne approfitta per rifiatare (qualche momento di difficoltà l'ha avuta pure lui) e asciugamano al collo presenta la versione acustica di "Journeyman", poi si ritorna sui binari abituali con "The Number Of The Beast" e "Run To The Hills" con tanto di Ross Halfin sul palco, che oltre a fotografare la band in azione, a fine concerto fa una foto di "gruppo" ai Maiden ed a noi che li acclamiamo. La band abbandona nuovamente la scena, e dato che le luci tardano per qualche minuto ad accendersi cominciamo a pensare ed a sperare in un loro imprevisto ritorno sullo stage. Speranza vana: arrivano le luci e contemporaneamente le note di "Always Look on the Bright Side of Life". Fine.

GAMMA RAY:
Tracklist:

01. Welcome
02. Gardens Of The Sinner
03. Razorblade Sight
04. New World Order
05. Rebellion In Dreamland
06. I Want Out
07. Heavy Metal Universe
08. Send me a Sign



IRON MAIDEN

Tracklist:
01. Wildest Dreams
02. Wrathchild
03. Can I Play With Madness
04. The Trooper
05. Dance Of Death
06. Rainmaker
07. Brave New World
08. Paschendale
09. Lord Of The Flies
10. No More Lies
11. Hallowed Be Thy Name
12. Fear Of The Dark
13. Iron Maiden
Bis:
14. Journeyman
15. The Number Of The Beast
16. Run To The Hills
Report a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per questo concerto! Vuoi essere il primo?