(09 novembre 2017) W.A.S.P. Re-Idolized / 25th Anniversary of The Crimson Idol

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Provincia:MI
Costo:€30,00 + d.p.
W.A.S.P. Re-Idolized / 25th Anniversary of The Crimson Idol - Live Club - Trezzo sull'Adda (MI) - 09.11.2017

Ma un bel "chisenefrega"?
Chi se ne frega se Blackie usa degli "aiutini" per cantare?
Chi se ne frega se anche gli W.A.S.P. sono saliti sul "carrozzone" del tour celebrativo? a maggior ragione se si considera che il pubblico ha risposto in maniera impressionante riempendo il Live Club quasi in ogni ordine di posto a testimonianza che i grandi eventi attirano sempre gente, e quello di giovedì 9 novembre, è stato davvero un grande evento!

Ma andiamo con ordine, tanto per cominciare è doveroso dire che nel 2007, in occasione dei quindici anni dalla pubblicazione di "The Crimson Idol" Blackie Lawless portò in torur l'intero album, con tanto di maxischermo e video realizzato per illustrare la storia del concept album.
A distanza di dieci anni, diversi cambi di line-up, Blackie pur con qualche anno in più è sempre lo stesso, e ora che "The Crimson Idol" ha raggiunto il traguardo del quarto di secolo, ha deciso di riproporre nuovamente on-stage l'intera storia di Jonathan Aaron Steel, (con buona pace di tutti i coloro che vedono nei "tour celebrativi" solo come mera operazione commerciale.

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Alle 20:00 ha inizio l’esibizione dei Rain, band che non ha certo bisogno di presentazioni, che ha proposto uno show di ottima fattura, anche se a dire il vero durante il concerto della band bolognese, la sala era ancora semi vuota, tuttavia i presenti a ridosso del palco, hanno dimostrato di apprezzare la performance dei Rain.



Finita l’esibizione della band emiliana, gli altoparlanti continuano a proporre dei classici glam hard rock direttamente dagli anni 80, per intrattenere il pubblico ormai sempre più numeroso, durante i lavori per il cambio di palco.

E finalmente eccoci qui, puntuali come un orologio svizzero, alle 21:00, si abbassano le luci del Locale ormai stracolmo, la musica che fuoriesce dagli altoparlanti del Live Club si blocca improvvisamente sulle note di "Sweet Child O' Mine" per dar spazio alla saga di Jonathan Aaron Steel, narrata attraverso l'intreccio delle canzoni.


Definirlo un concerto non rende esattamente l’idea di ciò che la band ha portato in scena, il [B]"Re-Idolized"[/B] si può tranquillamente definire uno spettacolo “teatrale” in cui, rispetto a un decennio fa, troviamo qualche maxi schermo, una band diversa ma un frontman capace oggi come allora di ipnotizzare per un’ora gli spettatori in sala.

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Sessanta minuti ad alta tensione, uno spettacolo teatrale messo in cena per celebrare nel miglior modo questa opera rock, partendo dalla struggente "The Titanic Overture” per giungere alla ballad finale "Holdin On My Heart” momento in cui più di un brivido scorre lungo la schiena di molta gente. Durante il concerto sui maxi schermi passano le immagini del film girato appositamente per narrare le vicende della vita di Jonathan Aaron Steel.
Gli W.A.S.P. continuano nel loro viaggio struggente, lasciandosi alla spalle l’intera tracklist di “The Crimson Idol”, probabilmente il loro album più celebre, passando per "Arena Of Pleasure” e proseguendo con l’evocativa “The Gipsy Meets The Boy”.

“I Am One” e "The Idol” sono altri due capitoli la cui atmosfera di inquietudine che lentamente ci conducono al tragico epilogo della storia “The Great Misconceptions of Me”.

La band lascia il palco, lo spettacolo è finito, ma il concerto in serbo ancora qualche sorpresa, Blackie torna sul palco, e una volta abbandonate le vesti da “attore” tormentato, dopo le atmosfere cupe del concept album lo ritroviamo in una versione più “disinvolta”.

Durante l’encore la band propone alcuni greatest hits che mandano il pubblico in delirio, si parte con le note della celeberrima “L.O.V.E. Machine” a seguire troviamo una "Wild Child" tirata al massimo.

Ormai siamo quasi giunti in dirittura d’arrivo, durante “Golgotha” il pubblico sembra rilassarsi, nell’attesa dell’ultimo stessimo atto, accolto da un boato da far tremare la sala.

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“I Wanna Be Somebody”, cantata senza nessun “aiutino” alla voce, ci restituisce un Blackie Lawless autentico, che il concerto fino a quel momento fosse stato “troppo perfetto” era palese a tutti i fans, del resto non è un segreto che gli W.A.S.P. abbiano sempre utilizzato cori campionati. 


Dopo 35 anni di carriera gli W.A.S.P. riescono ancora oggi, a regalarci emozioni di rara intensità, Blackie Lawless, coi sui sessant’anni e oltre, è un frontman immenso, uno di quei personaggi che fa bene alla nostra musica, e un bel “chisenefrega" se oggi debba usare qualche “aiutino” durante concerti, se il risultato finale è quello a cui abbiamo avuto la fortuna di assistitele questa sera.


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Setlist:
The Crimson Idol
The Titanic Overture 
The Invisible Boy 
Arena of Pleasure 
Chainsaw Charlie (Murders in the New Morgue) 
The Gypsy Meets the Boy 
Doctor Rockter 
I Am One 
The Idol 
Hold on to My Heart 
The Great Misconceptions of Me 

Encore:
L.O.V.E. Machine 
Wild Child 
Golgotha 
I Wanna Be Somebody
Report a cura di Fabio De Carlo

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 13 nov 2017 alle 16:05

ho visto gli WASP decadi fa(!) di supporto ai Maiden a Milano, non ricordo quale tour ... ricordo però cha lanciavano pezzi di carne cruda sulla folla ....