(13 settembre 2008) Rock of Ages - 13 Settembre 2008 (Palasharp, Milano)

Info

Provincia:MI
Costo:50 + d.p.
L'evento musicale tanto atteso da tutti gli appassionati del glam-hard rock prende forma al Palasharp di Milano. Il Rock of Ages Festival racchiude un cast in grado di soddisfare i gusti di tutti gli affamati di musica rock.
L'apertura del concerto, alle prime ore del pomeriggio, viene affidata alla verve colorita dell'istrionico Pino Scotto, un musicista di razza in grado di catturare con grande mestiere un palazzetto ancora in fase di riempimento. La performance è di tutto rispetto in particolar modo durante l'esecuzione dei pezzi dell'epoca Vanadium come "Streets of Danger", "Run too Fast" e "Too Young To Die".

A ruota fanno il loro ingresso sul palco i The Quireboys, band inglese con ben sette album all'attivo e in ottima forma, una formazione in grado di fornire un'ottima musica grazie alla grande vivacità del singer Spike che molto ricorda nelle movenze Axl Rose. Un'ottima esibizione che trova il suo momento clou nei brani "Mona Lisa Smile" e "This is Rock'n'Roll" in cui la voce roca del front man risulta molto suggestiva.
E' ora dell'arrivo tanto atteso da parte di un pubblico ben scaldato, della band di Duff Mc Kagan's, l'ex bassista dei GNR e Velvet Revolver.

Direttamente da Seattle i Loaded irrompono al Palasharp circondati da molta curiosità che quasi immediatamente si tramuta in apatia e disappunto. Influenze punk e un sound molto approssimativo rappresentano gli ingredienti di questa band priva di grinta che mai riesce a coinvolgere l'interesse se non in rari momenti dove il ritorno al passato con i pezzi storici come "Dust n' Bones", "It's So Easy" e "So Fine", nonostante ripetute sbavature, risvegliano lievemente l'apatia regnante. Un'apparizione, questa dei Loaded, decisamente sottotono.
L'atmosfera si anima con l'entrata in scena degli Extreme, formazione rimasta in silenzio per 13 anni e ritornata nel panorama musicale con una gran voglia di fare e una grande dose di energia. Un gruppo ricompattato con successo e questo live ne è la gradita conferma. Oltre un'ora di grande musica in cui si alternano vecchi brani come "Decadence Dance", "Rest In Peace" e la sempreverde "More Than Words" fino alla presentazione dei brani del nuovo cd, "Saudades de Rock", che vedono in "Comfortably Dumb" e "Star" i pezzi di punta.

Inutile negare che la grande attesa è tutta rivolta alla band di New York che chiude la serata. I Twisted Sister irrompono con un dinamismo che ha dell'incredibile, dopo l'apparizione al Gods of Metal 2004 Dee Snider e soci riescono ancora a stupire i numerosi fans presenti. Una escalation di emozioni coinvolge l'intera platea e la suggestiva e dirompente personalità carismatica del vocalist è senza eguali. L'apoteosi si materializza con gli inossidabili cavalli di battaglia come "We're Not Gonna Take It", "I Am (I'm Me)", "Ride to Live, Live to Ride" e il gran finale, con gli Extreme a supporto della mitica "I Wanna Rock", un pezzo che infiamma letteralmente l'intero pubblico. Un finale di grande effetto che chiude nel migliore dei modi uno show che, a parte la defezione all'ultimo momento dei Gotthard e un prezzo un po' eccessivo, ben riuscito e apprezzato da tutti i presenti, ha l'obiettivo di marcare con precisione un concetto ben chiaro….LA MUSICA ROCK E' SEMPRE VIVA!!

Introduzione di Carmelo Nazzaro

Pino Scotto

Questa "serata da vecchietti", alla quale ha preso comunque parte una discreta percentuale di giovanissimi, è aperta da uno dei veterani della scena Hard Rock nazionale, l'ex cantante dei Vanadium, quel Pino Scotto che piaccia o no, difficilmente può passare inosservato.
E lo show è proprio quello che ci poteva aspettare: un sanguigno e sporco Hard Rock condito dalle affermazioni caustiche di Scotto ("sto paese di merda...", "vi siete masterizzati 15mila copie del mio disco...", "fanculo... ", "fanculo..."). Ad accompagnarlo sul palco troviamo il chitarrista Steve Volta, Marco Castelli al basso e Manuel Signoretto alla batteria, per un quartetto ormai affiatato dal tour di supporto al recente "Datevi Fuoco (Lo Scotto Da Pagare)", che attacca subito in maniera grintosa con "On Fire" (da "Metal Rock", primo LP dei Vanadium), senza comunque dimenticarsi della carriera solista di Scotto, grazie a riusciti brani come "Piazza San Rock" o "Il Grido Disperato di 1000 Band".
"Da allora non è cambiato un cazzo!" è il preludio all'esecuzione della storica "Streets of Danger", suonata con il giusto piglio e ben accolta dai presenti. Dallo stesso album ("Game Over" dei Vanadium, risalente al 1984), seguono a ruota "Run Too Fast", e quella "Too Young to Die", che chiude poi il concerto, anche se da quell'album (un vinile che ai tempi ho letteralmente consumato), avrei preferito riassaporare le emozioni della drammatica "War Trains".
Questioni di gusti personali, quello che è certo è che quello di stasera è stato un gran bel concerto.

Sergio Rapetti

The Quireboys

Gli inglesi The Quireboys sono sicuramente tra i migliori rappresentanti di un vizioso e stradaiolo Street Rock, caratterizzata dalla presenza del carismatico Spike, che grazie alla sua voce roca, anche se mostra talvolta qualche cedimento, ricorda moltissimo Rod Stewart, come si avverte ampiamente da brani come "I Love This Dirty Town" o "Sweet Mary Ann". I The Quireboys dimostrano ovviamente anche di saper reggere ottimamente la prova palco, soprattutto grazie ad uno Spike gigione ed elegante, con bandana "d'ordinanza", ben assecondato dal resto del gruppo anche se il bassista se ne starà appartato per gran parte del concerto.
Questo tour serve anche a supportare il loro ultimo album, "Homewreckers & Heartbreakers", ma ad accompagnare la nuova ed accattivante "Mona Lisa Smiled", troviamo sopratutto i classici del gruppo, e tra questi l'iniziale "Don't Bite The Hand", l'anthemica "This Is Rock'n'Roll", "Hey You" e la conclusiva "7 O'Clock", dove Spike si esibisce anche con un'armonica a bocca.
Non raggiungono l'intensità dell'esibizione di Pino Scotto, ma surclassano ampiamente quei Loaded che saliranno di lì a poco sul palco.

Sergio Rapetti

Loaded

Grande curiosità per l'attesa esibizione del side-project Loaded di Duff Mc Kagan all'interno del Rock of Age Festival del Palasharp di Milano. L'ex bassista dei mitici GNR e Velvet Revolver si ripropone con un nuovo look e un suono sporco e graffiante eseguendo le nuove canzoni contenute nell'EP "Wasted Heart" in uscita in questi giorni.
La performance non riesce a catturare l'attenzione del pubblico che dimostra tutta la sua apatia nei confronti dell'esibizione, un'esibizione decisamente in tono dimesso e dalla quale si attendeva sicuramente qualcosa di più. Un calo di entusiasmo rispetto al buon livello dell'intera manifestazione grazie anche all'attegiamento svogliato dello stesso Duff poco propenso a lasciare il segno.
Non molto a suo agio con la sei corde e con il resto della band, non regala nulla di emozionante se non nell'esecuzione delle famose cover "Dust n' Bones", "It's So Easy" e "So Fine" dei GNR, rivisitate tra l'altro in chiave decisamente fiacca.
Eluso anche il tentativo di far breccia con la presenza scenica di Mc Kagan che mai è riuscito nell'intento di catturare consensi di un pubblico fin troppo paziente, le rivisitazioni in chiave rock-punk di "Good News" dei Neurotic Outsiders e del pezzo di chiusura degli Stoogees "I Wanna Be Your Dog" ridanno un piccolissimo slancio in un contesto decisamente deficitario. Preferiamo riascoltare il "Live Episode" (debutto del 1999) e "Dark Days" del 2001, album in cui la volontà di costruire qualcosa di interessante era più viva.
Un'esibizione priva di calore e troppo approssimativa e soprattutto un'eredità alle spalle troppo grande da gestire, un progetto sicuramente da ridisegnare.

Carmelo Nazzaro

Extreme

Ci volevano 13 anni di attesa per rivedere all'opera una delle band più acclamate della metà degli anni '80. Gli Extreme si ripresentano con un nuovo album "Saudades de Rock" e quale occasione migliore per tastare il polso a Nuno & C. nel contesto del Rock of Ages tenutosi al Palasharp di Milano sabato 13 Settembre. L'occasione è quella giusta, un evento musicale (caratterizzato dalla presenza di Pino Scotto, Quireboys, Loaded e Twisted Sister) che ci ha consegnato una performance live dinamica e travolgente di un gruppo che si è riproposto in splendida forma regalandoci oltre un'ora di forti emozioni.
Il gruppo di Boston presenta l'unica variante rispetto alla vecchia line-up nel batterista Kevin Figueiredo (ex Dramagod), un musicista di primissimo ordine in grado di aggiungere valore e ritmiche suggestive. Ad aprire lo spettacolo è il brano "Comfortably Dumb", contenuto nell'ultimo cd, ed è subito show puro con un Gary Cherone in piena forma fisica e vocale accompagnato da un'ossidabile Nuno Bettencourt e un energico Pat Badger al basso.

La temperatura si alza a dismisura all'ascolto delle prime note delle splendide "Decadence Dance" ("Pornograffiti") e "Rest in Peace" ("III Side to Every Story"), brani ricchi di ritmo e assolutamente dirompenti in cui la creatività artistica di Nuno rivive i fasti del passato senza rimpianti. Un'altra bella spinta ci viene offerta da "It's A Monster" ("Pornograffiti") e la sei corde taglia l'aria come solo in pochi sanno fare. L'atmosfera è quella giusta per proporre dal nuovo album "Saudades de Rock" la versatile "Star", un pezzo carico di ritmo e fantasia inframezzato da ottimi cori, suggestivo l'ascolto dell'immortale e bellissima "More Than Words" accompagnata da un pubblico caldo e sempre vivo. Un inedito Nuno alle tastiere nell'esecuzione di "Ghost" tratta dal nuovo lavoro e adrenalina pura in "Cupid's Is Dead" che assieme a "Get The Funk Out" (tratte rispettivamente da "III Side to Every Story" e "Pornograffiti"), rappresentano l'apice dell'intera esibizione degli Extreme grazie alle quali riescono a mettere in campo le loro carte migliori rappresentate da ritmo, potenza e formidabile sincronismo. Il brano di chiusura "Hole Hearted" ("Pornograffiti"), è la giusta conclusione di un concerto ben riuscito e dove si è avuta una bella risposta da parte di tutto il pubblico senza attimi di tregua. Esibizione convincente con la speranza di poter ascoltare nuovamente una band che senza dubbio ci è mancata tantissimo…
BENTORNATI!

Carmelo Nazzaro

Twisted Sister

Un concerto che ho aspettato con impazienza.
E tutte le mie aspettative sono state soddisfatte. Ampiamente
Quando Dee Snider e sorelle attaccano con "You Can't Stop Rock Rock'n'Roll" vengo (e con me credo la quasi totalità dei presenti) pervaso da una sferzata d'energia che si mantiene viva sino alla conclusione del loro show, triste epilogo affidato a "S.M.F".
Nel mezzo, uno dopo l'altro arrivano praticamente tutti i loro classici, l'immancabile "We're Not Gonna Take it" (che emozione cantarla sotto il palco a mezzo metro da Dee Snider!), la sempre toccante "The Price" (dedicata dal cantante, con tanto di "Happy Birthday to you...", alla moglie Suzette che compiva gli anni), una terremotante "Burn in Hell" e l'inno "I Wanna Rock", con il pubblico (e gli Extreme al completo, saliti sul palco a fianco dei Twisted Sister) a cantare, battere le mani, saltare a comando del carismatico frontman.
Ma non gli sono da meno gli altri musicisti: lo scatenato Mark "The Animal" Mendoza, il quale oltre a suonare il suo basso, lo percuote, e non solo con delle vigorose manate ma anche con l'asta del microfono, un Jay Jay French che si aggira per il palco con aria strafottente ma lasciando comunque trapelare tutta la sua simpatia, un devastante A.J. Pero che ha mazzulato dall'inizio alla fine, ritagliandosi anche uno spazio solista durante nella parte finale di "Burn in Hell", ed infine il meno appariscente Eddie Ojeda, forse più concentrato sul suonare la sua chitarra che a fare il pazzoide sul palco.
Un compito, questo, dal quale non si tira certo indietro Dee Snider, vero animale da palco, una voce ancora potente e squillante, ed una grandissima presenza scenica e capacità di intrattenimento.
Non è facile riuscire a trasformare questo flusso di emozioni ed energia in parole, magari sarà più facile farlo in occasione del prossimo Gods of Metal, dove, come affermato da Dee Snider, i Twisted Sister saranno uno degli headliner.

[... how long I have wanted, this dream to come true...]

Setlist:
YOU CAN'T STOP ROCK ROCK'N'ROLL
THE KIDS ARE BACK
STAY HUNGRY
CAPITAIN HOWDY
I BELIEVE IN ROCK 'N' ROLL
WE'RE NOT GONNA TAKE IT
THE FIRE STILL BURNS
I AM (I'M ME)
UNDER THE BLADE
THE PRICE
RIDE TO LIVE, LIVE TO RIDE
BURN IN HELL
I WANNA ROCK


Encore:
S.M.F.

Sergio Rapetti
Report a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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