(08 aprile 2016) Onslaught: The Full Force Tour - Live @ Cafè Liber

Info

Provincia:TO
Costo:€ 15,00
Serata Metal al Cafè Liber, quella organizzata dalla sempre presente e attiva Hellfire Booking Agency, dove insieme ai veterani inglesi Onslaught si esibiscono tre formazioni italiane. La prima è quella dei torinesi Extinction, che vantano la presenza di una cantante reduce da un talent show della tv nazionale. Lo stile del gruppo è un thrash/death con qualche vibrazione doomeggiante e la vocalist si esibisce in un growl alla Arch Enemy. Prova discreta, anche se questi ragazzi sembrano piuttosto contratti ed ingessati, cosa che rende il risultato un po’ piatto.

A seguire, arrivano i Fil di Ferro. Nome storico del rock/metal piemontese, il loro set è breve ma intenso. Tanto per dare l’idea io li vidi la prima volta poco più che adolescente, ed ora ho superato il mezzo secolo di vita. Pur attraverso svariate vicissitudini e numerosi cambi di line-up, la band è sempre rimasta fedele al suo heavy ottantiano semplice e trascinante. Anche se la resa sonora non risulta ottimale, fatto che caratterizzerà l’intera serata, il rispetto per questi veterani è palpabile in tutto il pubblico (una settantina di persone).

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Da Novara, ecco quindi i MainPain, che accompagneranno gli Onslaught anche nelle successive date italiane del loro tour. Un quintetto dedito a un interessante Power & Speed Metal, che ha accumulato una discreta esperienza live, togliendosi diverse soddisfazioni, e che nell’occasione ho trovato più in forma rispetto all’appuntamento al Phenomenon di supporto ai Temple of Rock di Michael Schenker. La band ha sempre un bel tiro, buone canzoni e uno stage act solido e d’impatto, che ha nel dinamismo del bassista Daniele Tamborini il suo punto di forza e forse nell’eccessiva staticità del cantante Ronnie Borgese, un appiglio per muovere qualche appunto. E’ subito evidente come i MainPain puntino molto sul loro ultimo album, “The Empirical Shape of Pain”, andando a recuperare dal precedente MLP solamente il brano che da nome al gruppo e la sempre avvincente “Room 666”, che si segnala come il momento migliore del loro show.

Puntuali rispetto alla tabella di marcia, salgono infine sul palco gli Onslaught. I thrashers britannici sono in tour per festeggiare i venticinque anni dell’album “The Force”, il più acclamato della loro discografia. La scaletta è ovviamente incentrata sulle canzoni di quel lavoro, pur recuperando tre brani dal precedente “Power from Hell” e un paio di pezzi più recenti, come "Killing Peace" o "66 Fucking 6", unica eccezione il bis dedicato alla cover di “Bomber” dei Motorhead.
Il cantante Sy Keeler la dedica logicamente al recentemente scomparso Lemmy, ricordando che la prima volta che vennero in Italia lo fecero proprio in compagnia dei Motorhead, dopo la metà degli anni ’80. Ricordo bene quell’occasione, perché scelsi di non andare al concerto (col solito Ermo, che invece ci andò… nda) per seguire una partita di Coppa della mia squadra di calcio. Fummo eliminati malamente e dovetti poi attendere vent’anni per poter vedere Lemmy e soci. Ammetto che ancora oggi ricordo quella serata come uno dei miei incubi peggiori.
Bando alle memorie storiche, gli Onslaught sciorinano i loro assalti thrash metal più classici: da “Let There be Death” a “Name of the Antichrist”, da “Metal Forces” a “Thrash till the Death” e già soltanto i titoli dei brani testimoniano pregi e limiti di questa formazione. Sciabolate da pogo, forza muscolare, tanta esperienza, ma anche una proposta che non ha mai brillato per grande fantasia.
Inoltre un problema tecnico li priva della chitarra solista per tre canzoni, ma tutto sommato non li penalizza più di tanto.
Un concerto per vecchi fans, con una punta di nostalgia, e per un manipolo di giovani che apprezzano l’impatto fisico e brutale degli inglesi.



Onslaught Setlist:
Let There Be Death
Metal Forces
Fight With The Beast
Demoniac
Flame Of The Antichrist
Contract In Blood
Thrash'Till The Death
Death Metal
Killing Peace
66'fuckin'6
Onslaught (Power From Hell)
Thermonuclear Devastation
Bomber (Motörhead cover))

Report MainPian e foto a cura di Sergio Rapetti

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