(22 novembre 2012) Sonata Arctica @ Alcatraz, Milano - 22/11/2012

Info

Provincia:MI
Costo:€ 35,00 posto unico
Era da tanti anni che volevo trovarmi sotto il palco dei Sonata Arctica. Precisamente, da quando Ecliptica diventò uno dei miei dischi preferiti di sempre. Da allora, purtroppo, è passato tanto tempo, ma la mia stima nei confronti della band finlandese non è mutata, ma è maturata, esattamente come loro e come il loro sound. Devo dire che tutta questa stima è stata realmente ben riposta per così tanto tempo, perché il tanto atteso incontro con la band in sede live si è rivelato decisamente all’altezza delle mie aspettative: nelle prossime righe vi spiego il perché!

Partenza della serata affidata ai Battle Beast, band attiva da qualche anno che ha di recente visto avvicendarsi due fanciulle dietro il microfono. Non li conoscevo, devo essere sincero, ma il loro classic metal infarcito di venature epiche/power è stato piacevole. Una voce femminile cattiva quando serve e dolce quanto basta, chitarristi mostruosi e tanta energia: 45 minuti adatti a convincere proprio tutti e ad uscire tra gli applausi convinti di un Alcatraz in versione ridotta (ossia con il classico palco sistemato sul lato lungo, come accade per molti concerti) ma praticamente pieno.



Nemmeno il tempo di ingoiare un panino che le prime note dell’opener del nuovo album iniziano a riecheggiare nel locale, catapultandomi fin da subito in una serata emozionante e coinvolgente. Black Sheep infiamma definitivamente la platea (caldissima, tra l’altro), ma è con Alone In Heaven che le resistenze di tutti quanti crollano e tra Tony e il pubblico si viene a creare un’unione spirituale unica e strettissima.
Losing My Insanity e Broken ci portano in un batter d’occhio a The Gun, tra le perle assolute dell’intera serata, seguita da The Day e I Have A Right, anch’essa eseguita benissimo.
Sembra siano passati un paio di minuti, ma siamo già a metà scaletta: una piccola pausa e i Sonata Arctica si presentano sul palco in versione acustica. Parte Tallulah, una canzone che in passato ho macinato più e più volte e che non manca di suscitarmi brividi emozionanti, meno presenti su una comunque buona The Dead Skin. Il set acustico si conclude con la cover perfetta di Wanted Dead Or Alive (Bon Jovi), ma prima di riporre la chitarra Tony si lancia in un pezzo country/rock ‘n’ roll esponendosi al pubblico ludibrio. Il singer non si risparmia: descrive le canzoni ad una ad una prima di eseguirle, coinvolge, si dona completamente a noi, esprimendo una passione sincera che supera ogni possibile stanchezza derivante dal lungo tour in corso. Paid In Full e la grande Shitload Of Money portano ad una doppietta devastante: Replica e Fullmoon. La prima da cantare a squarciagola, la seconda da lasciarci ugola, cuore e polmoni. Era lei che volevo, l’ho avuta e ne ho tratto un godimento estremo: uno dei pezzi migliori degli ultimi 20 anni. Come tutte le cose belle, però, anche la serata volge al termine: una divertentissima Cinderblox e poi Don’t Say A Word chiudono la scaletta.



Come dite? Ho parlato solo di Tony Kakko? È vero, lo ammetto. Non è per cattiveria, sia chiaro, né perché non considero gli altri ottimi musicisti. Ma l’anima di questa band è lui: questa sera non ce l’hanno detto le biografie o i credits dei dischi, si è semplicemente visto e sentito in ogni nota. Sicuramente un merito va anche a un combo solido e roccioso, ma qui chi porta a casa la pagnotta ha le sembianze di Adam Sandler (la somiglianza è davvero impressionante!) e un nome che, in italiano, suona alquanto ridicolo.

Finalmente, dunque, benvenuti Sonata Arctica nel mio personalissimo “palmares” live! Scaletta ottima, che ha pescato da ogni lavoro, senza tralasciare nemmeno gli esordi, suoni perfetti e pubblico soddisfatto. Insomma, davvero un buon lavoro e una serata che, pur non epocale, ha sicuramente ripagato i soldi spesi per il biglietto!

Un ringraziamento particolare a Barley Arts per la collaborazione!

Servizio fotografico a cura di Francesca Vantellini per metal.it


Setlist:
Only the Broken Hearts (Make You Beautiful)
Black Sheep
Alone In Heaven
Losing My Insanity
Broken
The Gun
The Day
I Have a Right
Tallulah
The Dead Skin
Wanted Dead or Alive
Paid in Full
Shitload of Money
Replica
FullMoon
Cinderblox
Don't Say a Word
Report a cura di Alessandro Quero

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