(25 novembre 2012) Devin Townsend Project + Fear Factory + Sylosis - 25 Novembre 2012 (Milano, Magazzini Generali)

Info

Provincia:MI
Costo:€25,00 + d.p., €30,00 in cassa
In una piovosa serata domenicale; dopo aver litigato col navigatore dell’auto che per forza mi voleva riportare a Napoli, e per quanto mi fossi avviato in netto anticipo, mi ritrovo ai Magazzini Generali che lo show dei Fear Factory è appena cominciato. Indi per cui ne deduco di aver perso anche i Sylosis. Mapporc..e vabbè, mea culpa! Appena entro vengo accolto da un locale non poi così pieno, e dalle note di Edgecrusher che mi danno una bella svegliata. Sgomito fino a giungere in una posizione favorevole e subito mi salta all’occhio la “presenza” di Dino Cazares, sempre più.. come dire.. paffutello e perennemente sorridente. Una specie di headknocker gigante. Più guadagno posizioni in pole position sotto al palco e più mi tremano le gambe per la devastante doppia cassa di Mike Heller, una vera drum machine umana dietro le pelli, coadiuvato da un Matt DeVries al basso davvero molto incisivo. Il setlist proposto per la serata ha spaziato molto tra pezzi vecchi e più recenti, e Burton C. Bell ha superato le mie aspettative, tenendo molto bene i toni più brutali e raschiati, ma venendo leggermente meno sulle parti clean e di atmosfera (vedi il brano Resurrection). La vera goduria arriva nel finale del concerto, quando vengono rispolverati in fila Demanufacture, Self Bias Resistor, Zero Signal e Replica. E’ proprio in questa parte conclusiva dello show che i quattro “industriali” hanno dato il meglio; sfoderando una precisione chirurgica e elargendo bordate di aggressività come se non fosse passato neanche un giorno dalla release di Demanufacture. Saluti, lancio di oggettistica assortita, e i nostri si accomiatano lasciando il palco a Devin Townsend. E qui è doveroso da parte mia fare una premessa: Ho visto quel folle di Devin Townsend dal vivo coi SYL..ho seguito la sua carriera solista e durante l’ascolto di molti brani pensavo “Ma questo dal vivo, che fa, si porta un’orchestra intera e i cori?”. Appena inizia lo show, mi dovete credere, i brividi lungo la spina dorsale. Non ho mai visto né ascoltato nulla del genere dal vivo. Quel dannato pazzo canadese ne sa davvero una più del diavolo e dal vivo rende i suo pezzi dieci volte quello che mette su disco! Una presenza scenica e un rapporto col pubblico davvero invidiabili. Per Devin Towsend sembra quasi tutto un gioco; un bimbo col suo giocattolone nuovo di zecca e una enorme camera in cui giocare con tantitanti bambini. E nel frattempo, linee vocali senza sbavature (mai mi sarei immaginato di sentire dal vivo tanta coerenza con le registrazioni in studio), intrecci ritmici e solistici da panico, e sgambettii a profusione. Il folle canadese gigioneggia e dice cose folli e insensate nell’intervallo tra un brano e l’altro, ma quando si tratta di suonare, non ce n’è più per nessuno. Lo prova l’esecuzione di Kingdom, senza sbavature, perfetta, melodica e trascinante. O la meravigliosa Sunday Afternoon, brano da lui annunciato come “atipico da proporre dal vivo”, ma che ancora mi sta rimbombando in testa. Con Vampira e Lucky Animals, si è sfiorato il delirio. La prima è stata da lui dedicata a tutte le ragazze presenti, e la seconda ha dato vita ad un balletto che definire delirante sarebbe a dir poco limitativo. Concerti come questo, e personaggi del calibro di Devin Townsend, mi ricordano perché ascolto e vivo ogni giorno un certo genere musicale. Grandi Fear Factory, con un sound che a distanza di tanti anni ancora riesce a impressionare e a distinguersi, e grandissimo Devin Townsend per avermi fatto ricredere e per avermi fatto vivere una esperienza musicale davvero unica.

SETLIST FEAR FACTORY
The Industrialist
Shock
Edgecrusher
Smasher/Devourer
Powershifter
Acres of Skin
Linchpin
Resurrection
Recharger
Martyr
Demanufacture
Self Bias Resistor
Zero Signal
Replica

SETLIST DEVIN TOWNSEND PROJECT
Supercrush!
Kingdom
Truth
Planet of the Apes
Sunday Afternoon
Where We Belong
Vampira
Lucky Animals
Juular
Grace
Deep Peace
Bad Devil
Report a cura di R.Tarallo

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