(13 aprile 2008) Kamelot + Firewind + Forever Slave - 13 Aprile 2008 (Alcatraz, Milano)

Info

Provincia:MI
Costo:22 euro
Milano, ore 15 e spicci. La Sbranf-mobile trova posto agilmente accanto all’Alcatraz, il locale dove, staserà, vedrò i Kamelot esibirsi nella data italiana del loro nuovo tour, di supporto a “The Ghost Opera – The Second Coming”, re-issue, con tanto di live cd, del più recente capolavoro della band di Khan e soci. La squadra è composta da: Sbranf, la fotografa Gre, il filosofo Parso (a.k.a. Sybelius) e la sua donzella Marty.

Dopo un’interminabile attesa per l’intervista a Oliver Palotai (che potete leggere QUI), finalmente entriamo nel locale. L’affluenza sembra non esagerata, seppur soddisfacente, e mi accorgo sin dall’inizio di quanto bassa sia l’età media dei presenti: un segno dei tempi, in fondo… Basta guardarsi intorno per vedere addirittura coppie di genitori a dir poco preoccupati, che scortano figlio e amichetti al seguito! Poco male, l’atmosfera è rilassata ed il locale, come sempre, ben organizzato, con il bar ed i servizi facilmente raggiungibili. La parte est, dove si trova il secondo palco, è chiusa da un grande telone nero, riducendo così le dimensioni effettive, e permettendo una minor dispersione di pubblico.
L’inizio della serata è previsto, da locandina, per le 19. inizierà mezz’ora dopo, mentre il locale finisce di accogliere i fans che accorrono sempre più numerosi.

Ad aprire le danze sono gli spagnoli Forever Slave, band progressive doom (o almeno così si autodefiniscono nel loro website), capitanata dalla seducente Lady Angellyca. Con all’attivo un album in studio, ed un altro di prossima uscita, i Forever Slave si esibiscono in una trentina di minuti, presentando brani nuovi e vecchi. E l’impressione è che, nonostante la complessiva solidità degli strumentisti, sia proprio la maliziosa cantante a lasciare a desiderare: non molto intonata, con una voce poco potente e delle espressioni goffe e imbarazzate sul palco, tanto da suscitare più di una volta qualche sagace commento in giro per la platea!

Poco male, un breve cambio di set sul palco e, alle 20,15 circa, entrano in scena i greci Firewind, in tour per promuovere il nuovo lavoro, “The Premonition”, uscito da pochissimo per Century Media. E qui, signori, il discorso cambia radicalmente: i Firewind sprigionano potenza da tutti i pori; la prestazione on stage è davvero superba, grazie soprattutto al funambolico Gus G. alla chitarra, alla potenza di Mark Cross (ex Helloween e Metalium) dietro le pelli ed alla superlativa prova di Apollo Papathanasio, una voce potentissima e versatile, accostabile a Russell Allen. In 50 minuti scarsi la band sgrana come un rosario una mazzata dietro l’altra, entusiasmando il pubblico presente, che li incita a gran voce, lasciando gli stessi Firewind senza parole! Una prova decisamente superlativa per una band che merita davvero.

Sono le 21,15 e l’attesa si fa trepidante… Il pubblico comincia a farsi più vicino al palco, si serrano i ranghi, si allacciano le cinture di sicurezza… E venti minuti dopo, puntuale come un orologio, inizia lo show! Le luci vanno giù, le urla salgono al tetto dell’Alcatraz, e una misteriosa fanciulla con tanto di maschera sul viso sale sul palco imbracciando un violino, sul quale esegue (leggi: mima) le prime note di “Solitarie”, aprendo un concerto che, di lì a qualche secondo, esploderà in tutta la sua potenza: arrivano i Kamelot!
La band è in gran spolvero, e tutto sembra al suo posto: i vestiti di scena, le bellissime e colorate luci, l’ottimo audio, e una band dalla forma davvero smagliante! Khan e soci aprono le danze con “Rule the World”, ultimo singolo estratto dal nuovo “The Ghost Opera”, e l’Alcatraz esplode di gioia ed irrefrenabile energia, sostenendo i nostri a spron battuto. I cinque sembrano delle macchine, tanto sono perfetti, e Khan non lesina, oltre alla sua splendida voce, anche le sue pose più “teatrali”, incantando il pubblico e facendo sciogliere le (tante) signorine presenti!

Senza troppo perdersi in fronzoli, la band inanella un successo dietro l’altro, pescando liberamente nel presente o nel passato; inutile sottolineare come i picchi emozionali si raggiungano con due capolavori del calibro di “Center of the Universe” e soprattutto “Forever”, una song strepitosa, piazzata strategicamente verso la fine dello show.
L’Alcatraz ribollisce di gioia, accompagnando Khan in ogni parola delle sue canzoni. Una nota di merito va attribuita alla splendida prova dei musicisti: bravi a dir poco, concentrati e semplicemente impeccabili, compreso Sean Tibbets, che sostituisce il “titolare” Glenn Barry al basso. Semplicemente impressionante, poi, il solo di batteria di mr. Casey “motorino” Grillo, il quale sfoggia una prestazione che credo rimarrà impressa nella mente di molti… quest’uomo riesce a frullare le casse della sua batteria ad una velocità davvero disumana!

Uno show, insomma, che lascia ben soddisfatti i presenti, regalando un paio di encores “da urlo” come le conclusive “Karma” e la potentissima “March of Mephisto”, che chiude degnamente un grande show. Poco da aggiungere, se non che l’ottimo Khan soffriva evidentemente di un po’ di stanchezza, tanto da dover tirare qualche nota con più fatica del solito; ma credo sia più che perdonabile, visto l’estenuante numero di date consecutive, e visto, comunque, che il singer cino/norvegese non si è risparmiato neanche per un secondo.

Un concerto piacevolissimo, soddisfacente nella durata, con suoni più che accettabili (e, credetemi, è una cosa da sottolineare, visto quanti concerto ho dovuto vedere rovinati da un’acustica pessima!), con un pubblico forse non sterminato, ma energico e coinvolto. I Kamelot sono la band del momento, e in questo concerto hanno dimostrato di meritarselo appieno!

Tracklist:
SOLITAIRE
RULE THE WORLD
WHEN THE LIGHTS ARE DOWN
SOUL SOCIETY
DESCENT FO THE ARCHANGEL
CENTER OF THE UNIVERSE
ABANDONED
NIGHTS OF ARABIA
INSTRUMENTAL
THE HUMAN STAIN
THE HAUNTING
EDEN ECHO
KEYBOARD SOLO
FOREVER
Encores:
GHOST OPERA
LOVE YOU TO DEATH
KARMA
MARCH OF MEPHISTO


Special thanks to Gre, Parso & Marty!
Report a cura di Pippo ′Sbranf′ Marino

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 23 apr 2008 alle 17:28

Io c'ero...io c'ero...io c'ero.... Fantastico!!!

Inserito il 19 apr 2008 alle 12:33

Chi c'era di voi, lettori?

Inserito il 18 apr 2008 alle 04:46

veramente stupendo!!!