(29 giugno 2004) Metallica + Slipknot + Lost Prophets - 29 Giugno 2004 - Stadio del Plebiscito - Padova

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"Metallica + che??? Slipknot? Ma che cazzo (scusa Graz, hai ragione, ma se non metto una parolaccia che live report è?) è sta roba? Come è possibile mettere gli Slipknot di spalla ai 4 di Frisco?" Questa la domanda che sarà balenata in testa al 70% degli acquirenti del biglietto (a prezzi incredibilmente alti…) per uno degli appuntamenti clou dell'estate 2004. E bisogna certo ammettere che vedere gli Slipknot, icona del Nu Metal più truce, di spalla ai Four Horsemen ha un che di inconsueto, ma tant'è…

LA FREDDA CRONACA:
Causa ingorgo Fantozziano sull'intera rete autostradale del Nord Italia, arrivo all'Euganeo in ritardo abissale, e mio malgrado, sono costretto a perdere una buona metà dello show dei Lost Prophets. Per quel poco che ho potuto vedere, bisogna però spezzare una lancia in favore del combo inglese , che nonostante il poco tempo messo a disposizione (circa mezz'ora) e nonostante il genere proposto, ( un Nu-Metal decisamente lontano dai canoni di gradimento del classico "metallaro- oldstyle-brutto-sporco-e-cattivo") riesce ottimamente nell'intento di smuovere il pubblico, che già abbastanza copiosamente inizia ad affollare il prato e le tribune dello stadio.

Giusto il tempo di dare una sistemata al palco ed è il turno degli Slipknot: inutile dire che una discreta parte del pubblico accoglie con una certa freddezza l'ingresso in scena del combo dell'Iowa (controbilanciata dall' altra discreta parte che,completamente in estasi, fa un casino impressionante), ma gli Slipknot dimostrano davvero di saperci fare: in men che non si dica coinvolgono tutti i presenti in un turbine infernale fatto del loro incredibile mix di Nu Metal, Hip Hop, Rap, e chi più ne ha più ne metta. L'atmosfera creata dalle percussioni e dai continui scratch del DJ della band, unita al suono ipercompresso di chitarra e basso è davvero impressionante; un vero e proprio muro di suono che, se per alcuni può risultare ostico ascoltato su disco, è innegabilmente coinvolgente dal vivo, grazie anche alla teatralità dello spettacolo (maschere, abiti, tutto fa brodo…) e alle continue bestemmie (rigorosamente in italiano) che il frontman della band elargisce generosamente a tutti i presenti, suscitando sguardi divertiti fra le forze dell'ordine, accorse in massa per lo spettacolo… L'ora a disposizione degli americani scivola via veloce, e in men che non si dica tutti gli sguardi sono rivolti alle star della serata.

L'ultima volta che ho visto i Metallica in azione su un palco è stato la bellezza di 8 anni fa, in quel lontano 28 settembre 1996…immaginate quindi la curiosità che mi attanagliava mentre, l'intro ("The Ecstasy of Gold" di Morricone) usciva dagli altoparlanti (la bellezza di 250.000 W) e sui 4 maxischermi scorrevano le immagini de "il buono, il brutto e il cattivo" di Sergio Leone. Hetfield, Ulrich e soci irrompono sul palco e attaccano con una "Blackened" tiratissima, che già lascia intuire dove andranno a cadere le scelte per comporre la scaletta: i quattro di Frisco sembrano in forma smagliante; anche Ulrich (ricoverato per un mai meglio identificato malore qualche settimana fa e sostituito per la data del Download Festival dal drummer degli Slipknot e da Dave Lombardo) sembra aver ritrovato (quasi) tutta la carica dei tempi migliori. La qualità sonora è generalmente buona, anche se spesso e volentieri il volume della chitarra di Hetfield è parso più ballerino del consentito. Da menzionare il mastodontico (e fichissimo!) palco: 25 metri di alteza, più di 50 di lunghezza, dotato di 4 maxischermi (su cui scorrevano, in diretta, le immagini del concerto) e della immancabile pedana sopraelevata alle spalle della batteria. Lo spettacolo offerto dai quattro di Frisco è davvero incredibile: Hetfield è in forma davvero smagliante: copre di corsa tutta la lunghezza del palco e non perde una occasione per incitare i presenti, che rispondono sempre alla grandissima. La scaletta copre un po' tutta la cariera della band, con ovvia predilezione ai classicissimi che ne hanno fatto la storia: da "Blackened" a "Sad But True", da "Welcome Home" a "Enter Sandman", tutte le hit dei 'Tallica vengono proposte in modo assolutamente devastante. Da segnalare una "Master Of Puppets" suonata per intero (compreso il break melodico a metà canzone), ed eseguita subito dopo una "Nothing Else Matters" in cui (GIURO!!!) si è vista qualche lacrima scendere dagli occhi di ben più di uno spettatore…
Degno di nota il finale, tutto dedicato all'immortale "Kill'em All", da cui vengono proposte "Metal Militia" e "Seek And Destroy"(personalmente mi ha un poco stupito l'assenza della mitica "Whiplash") . Concludendo, quello che i Metallica hanno messo in scena a Padova è stato uno spettacolo grandioso, complici le band di supporto, complici le recenti polemiche, complice il palco assolutamente pazzesco, complice tutto quello che vi pare, ma soprattutto complice la grandissima energia che questa band è ancora in grado di esprimere in sede live.

Piccolissima polemica: Caro James Hetfield…ma c'era proprio bisogno di portarti i pargoletti sul palco a metà concerto? Non riuscivi a resistere un paio d'ore senza vederli? La prossima volta ci toccherà sorbirci, chessò, un "ciao ragazzi, vi presento mio cognato! Fategli sentire che gli volete bene!"??

METALLICA SET-LIST:
Blackened
Fuel
Sad But True
Welcome Home (Sanitarium)
Frantic
Holier Than Thou
The Memory Remains
No Leaf Cover
St. Anger
Creeping Death
Battery
Wherever I May Roam
Nothing Else Matters
Master of Puppets
One
Enter Sandman
Metal Militia
Seek And Destroy

PS: Ci tengo a precisare che, nonostante le tonnellate di feedback negativo ricevuto dagli organizzatori per i comportamenti "poco gentili" degli addetti alla sicurezza, il sottoscritto non ha assolutamente nulla di cui lamentarsi, i security infatti sono stati fin troppo generosi, consentendogli di uscire e rientrare dallo stadio più di una volta, per recuperare preziosissimi oggetti (leggi bottiglione d'acqua e indispensabili occhiali da sole) dimenticati, come al solito, in macchina.
Report a cura di Marco 'Magò' Colombo

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