Tim "Ripper" Owens e la morte dell'Heavy Metal

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Pubblicato il:09/04/2019

I Judas Priest sono stati protagonisti della scena metal per più decenni. Scopriamo insieme come Tim Owens ha contribuito a tutto ciò e come oggi descrive il tempo in cui è stato il cantante della band.

Tim "Ripper" Owens ha affermato che gli album che ha cantato durante il suo periodo con i Judas Priest presentano alcune delle vocals più diverse della sua carriera fino ad ora. Il singer originario dell'Ohio ha creato due LP con la band heavy metal britannica, ovvero Jugulator del 1997 e Demolition del 2001, prima che la band si riunisse nuovamente con Rob Halford.

Durante una recente intervista con Owens, egli ha riflettuto sulla musica creata con i Priest, affermando che Demolition alla fine è diventato tra i suoi preferiti nel tempo, poichè presentava alcune delle canzoni più iconiche di tutti i tempi, anche se Jugulator è stato un incredibile disco di suo .

Ha continuato dicendo che era un album difficile da produrre perché erano come bambini in un negozio di dolciumi. Glenn, chitarrista della band, avrebbe chiesto a Owens se poteva tenergli il passo con la sua voce.

Ha inoltre spiegato che il death metal raccoglie tra le più grandi gamme vocali del settore, qualcosa di cui molte persone non si rendono conto, specialmente quelli non esperti del genere. Inoltre ha precisato che è stato un grande momento in cui hanno composto grandi dischi e che una delle sue canzoni preferite di tutti i tempi è stata 'Blood Stained'.

Il tempo ha difeso i due album contro le critiche che hanno ricevuto nel corso degli anni, soprattutto quando si parla della loro performance commerciale. Il cambiamento dei Priest nei riguardi della scena heavy metal li ha visti costretti a lasciare una major, iniziando a esibirsi in location assai più piccole di fronte ad un pubblico molto più ristretto.

Tim spiega che era a causa di un cantante diverso e di un tempo diverso, e che l'heavy metal era quasi inesistente nei primi anni '90, un periodo in cui il pop stava crescendo, insieme a coloratissimi slot NZ e alla nuova era di Internet. Non importa di quale band si trattasse, se avessero fatto parte della scena heavy metal, allora inevitabilmente non stavano suonando nelle arene, e che all'epoca era una brutta situazione per il metal.

In un'intervista fatta nel 2016, Owens si è difeso dalle accuse rivolte da alcuni fan dei Judas Priest in quanto avrebbe cercato di cambiare il sound della band in una direzione più moderna e brutale, specialmente quando si parla di Jugulator. Ha ribattuto che in ogni disco che viene pubblicato dai Priest hanno cercato di fare qualcosa di diverso, facendo notare come Nostradamus non suoni affatto simile ad altro materiale che la band avesse mai scritto prima, e che Turbo suonava completamente diverso da ogni disco pubblicato precedentemente.

Ha aggiunto che è bello ricordare che i Priest si siano sempre aggiornati un po' ai tempi, con un perfetto esempio di quando c'è stato in tour con i Pantera, e di come il loro album Painkiller sia stato una progressione naturale che li ha visti suonare musica più dura con appunto la forte influenza dei Pantera.

Fu questa progressione a rendere così speciale il tempo di Owens con la band, poiché si accorsero che aveva una serie di "strati" nella sua voce, e come fu in grado di attingere a questi - alcuni sottotoni più profondi, più death metal per i cori, ed alcune altre voci che volevano provare - ma che alla fine erano sempre molto Judas Priest.
Articolo a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

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