Tra pochissimi giorni, sabato 13 febbraio a Roma si terrà una grandissima festa metal, ancor di più se pensiamo che l'incasso sarà devoluto in beneficenza a bambini assai bisognosi, che vedrà protagonisti tantissimi nomi della scena classic e power metal italiana, ma non solo.
Ne parliamo con l'ideatore e promotore Faber Troy, al secolo Fabrizio Troiano.
Pagina Facebook dell'evento con tutte le info, gli orari ed i partecipantiCiao Fabrizio e benvenuto sulle pagine di Metal Hammer Italia. Dunque, iniziamo da quella che sarà la vera star della serata, ovvero la beneficenza stessa. Come ti è venuta questa idea e puoi illustrare in maniera particolareggiata a chi è rivolta questa serata?
Durante il ponte del primo novembre ci siamo ritrovati Firenze con una serie di amici che avevo conosciuto durante l’estate. Sapevano che stavo già portando avanti i preparativi del concerto e che alcuni artisti noti erano già coinvolti. Parlando con una mia amica che da anni è coinvolta nel volontariato a favore dei bambini ricoverati in ospedale per gravi motivi di salute, mi sono illuminato e ho deciso che un concerto così dovesse servire ad aiutare i più bisognosi e tra questi i bambini. Ho inoltre 2 nipoti piccoli e in genere da mia esperienza, se non rappresentano una rottura di scatole finiscono con l’essere una cosa meravigliosa, illuminante ed ispirante. Proprio i bambini, i Kids, mi hanno ispirato e tra questi ho pensato a quelli affetti da sordità. Sono convinto che l’uomo che sono diventato a 40 anni lo devo principalmente al fatto di amare la musica e di essere metallaro. Questo privilegio deriva dal fatto di poter sentire…lo definirei proprio un privilegio. Se non avessi conosciuto e ascoltato l’Heavy Metal non sarei l’uomo di oggi. La musica gioca un ruolo importante nella mia vita, viscerale, la suono e la ascolto da quando ho 7 anni. Ho scoperto la ONLUS CABSS Centro Assistenza per Bambini Sordi e Sordociechi perché stavo cercando una struttura che contribuisse concretamente a migliorare la vita di bambini affetti da problemi di sordità. Questa struttura tra l’altro mi ha anche colpito perché si occupa anche di programmi di prevenzione e sviluppo per bambini sordociechi. Se è vero che il metal è uno dei generi musicali più visionari ed immaginari anche la vista gioco un ruolo fondamentale. Libri e film sono da sempre una grande fonte di ispirazione per il genere musicale che amiamo. Il connubio è stato perfetto.
Quale sarà il programma? A quanto abbiamo capito non si tratterà di un vero e proprio concerto ma anzi possiamo definirlo…una festa?
Mi piace il concetto di festa, sì lo definirei un Metal Party dove ho coinvolti alcuni tra i membri delle principali band del panorama power metal italiano e internazionale, andando a scomodare persino
Edu Falaschi (ex
Angra, Almah) che darà inizio al suo tour italiano proprio dal Metal For Kids. United!
Brian O’Connor dalla California ex
Vicious Rumors per ricantare i classici dell’era Carl Albert, Fabio Lione (orgoglio nazionale dietro al microfono delle band in assoluto più influenti del genere) e tanti altri ancora.
E’ una festa di oltre 4 ore di musica dove i musicisti performeranno chicche dal loro repertorio, brani che non si ascoltavano da più di 10 anni o suonati in formazione inedita e duetti incredibili che culmineranno in una Jam Session All Star di oltre 15 classici del Metal e dell’Hard Rock.
In che modo hai iniziato ad approcciare i vari partecipanti? Amicizie già acquisite, social network, etichette agenzie o altro? Hai avuto, senza far nomi, anche feedback negativi o disinteresse per questa iniziativa?
Ho iniziato dalle amicizie e dai contatti che avevo maturato negli anni come fan o musicista amatoriale. Nel 2000 pubblicai con la mia band TIMESTORM il cd di debutto per la stessa etichetta che aveva Secret Sphere e DGM nel roaster (band che di strada ne hanno fatta tanta con tour internazionali e anche in Giappone). Ma le modalità sono state veramente le più disparate. Edu Falaschi, che forse non tutti sanno ha origini Italiane, l’ho conosciuto attraverso il cugino, mio carissimo compagno di università, mentre Brian O’Connor lo conosco dal tour europeo Savatage/Vicious Rumors. Mistheria e Titta li ho conosciuti durante lo scorso tour italiano di Falaschi nei panni di resident band, ma la maggior parte li ho contattati attraverso social.
Con alcuni già in passato mi scrivevo da fan/artista. Con altri sono entrato in contatto esclusivamente per questa iniziativa quando ho pensato alla Jam Session All Star e a chi mi sarebbe piaciuto portare sul palco.
Ci sono stati anche dei rifiuti o delle mancate risposte. Rifiuti alcuni motivati per impegni personali o professionali, altri rifiuti (pochissimi) per disinteresse o mancanza di fede più che verso l’iniziativa, direi, verso l’organizzazione. Ho sicuramente pagato un certo scotto per essere un organizzatore indipendente e sconosciuto nella scena. Dopotutto è il mio primo evento da producer nel mondo del metal. Organizzo eventi nella vita ma di altra natura (aziendali ed istituzionali) rivolti a target diversi e con modalità diverse. Quindi immagino che ricevere un messaggio da uno sconosciuto Faber Troy (o Fabrizio Troiano) su Facebook o altri social potesse non essere preso sul serio, nonostante alcuni partecipanti importanti fossero già confermati. Peccato perché non sappiamo se il prossimo anno ci sarà un’altra edizione. Quindi la versione “.0” rappresenta un’occasione da non perdere…irripetibile… ricordo con molta nostalgia l’IRON FEST di Tradate del 2005…non ce ne sono stati altri. Nel caso del Metal For Kids. United! essendo un evento di beneficenza e senza scopo di lucro non devo confrontarmi con l’incasso se non per quanto riguarda la speranza di raccogliere il più possibile per la ONLUS. Il budget allocato è in un certo senso a fondo perduto.
La serata si terrà al Crossroads di Roma. Hai avuto mai delle perplessità in merito sulla scelta della città, ad esempio Roma rispetto ad un qualsiasi centro del nord Italia, o del locale, dato che il Crossroads si trova un po’ fuori mano per molti romani?
Hai colto nel segno…sicuramente una perplessità ma anche una sfida coraggiosa e doverosa. Abbiamo immaginato da subito per questo evento un grande palco e una grande situazione. Quando ho visto i Queensryche a luglio al Crossroads ho capito che questo era il palco del Metal For Kids. E’ assurdo pensare che al Nord la gente si sposti in provincia regolarmente tra il LIVE di TREZZO o altre realtà extraurbane diventate nel tempo un vero e proprio punto di riferimento, mentre a Roma non alzi il culo per andare a vedere gente di questo calibro per 40 minuti di macchina (il tempo medio buttato per fare 10 km di mattina per andare a lavoro). Abbiamo voluto avere la migliore location per la migliore musica Metal in giro e abbiamo scelto uno dei migliori fonici di d’Italia (Giuseppe Ranieri) per curare il front of house e dare il massimo per la riuscita dell’evento dal punto di vista qualitativo. Il fatto che il giorno prima di noi ci siano i THE WINERY DOGS con un sold out clamoroso mi auguro avvicinerà ancor di più la gente e gli amanti della musica al nostro evento. Scegliere questo locale per il Metal For Kids. United! è stata una scommessa reciproca tra me e Massimo (il gestore) che ha creduto da subito alla valenza artistica e sociale dell’iniziativa. Aggiungo poi che in mezzo alla campagna desolata non ci verrà mai nessuno a dirci di abbassare il volume (rigorosamente a livello 11 degli ampli) alle 2 di notte :)
Inoltre, spero che i romani amanti del rock non abbiano scuse per non venire considerando che non giocano neanche Roma e Lazio e che di sicuro non staranno davanti la TV a vedere la finale di San Remo. Ma soprattutto spero che per beneficenza possano impegnarsi con poco a fare qualcosa di grande per i più bisognosi.
Abbiamo notato in queste settimane una grande attività da parte dell’organizzazione sui social network, volta a sponsorizzare la serata con foto, video-inviti ed altro. Quanto pensi sia importante oggi questo canale e, a tuo parere, è ormai il principale o da solo non basta?
E’ sicuramente molto importante, fondamentale direi. Ma non penso basti, abbiamo programmato anche una serie di spot Radio e volantinaggio nelle università, nei negozi di dischi e sale prove. Essendo una produzione indipendente la comunicazione tradizionale è molto costosa. Sicuramente i principali webmagazine come Metal Hammer /Metal.it che ci supportano permettendoci di pubblicare i nostri banner gratuitamente giocano anche loro un ruolo molto importante nella promozione. Grazie davvero a tutti gli operatori.
Avete raccolto un po’ tutti i grandi e principali nomi della scena power classic italiana, da appassionato di questo movimento cosa ne pensi nel 2016 guardandoti indietro, credi che le cartucce migliori siano state già sparate durante i fine ’90 o inizio 2000 oppure trovi che la situazione sia rimasta omogenea o addirittura migliorata?
Diciamo che rispetto alle origini del genere, adesso si guarda a gruppi con almeno 15 anni di carriera alle spalle e molti di questi sono in continua crescita e maturazione. L’effetto dirompente della novità del genere in quegli anni è sicuramente attenuato al giorno d’oggi ma per fortuna non riscontro meno valore nelle band di riferimento, anzi. Si sono rinnovate e contemporaneizzate. Prendi per l’Italia, ad esempio, gli ultimi lavori di Eldritch, Secret Sphere e DGM…ma anche Rhapsody of Fire o i cugini Luca Turilli’s Rhapsody.
Il sound si evolve, la produzione cambia e migliora e penso che i capolavori non manchino.
Nella scena power prog, tra tutti direi piuttosto che gli Italiani sono in crescita e come puoi notare sono sempre più frequenti in festival blasonati come il Prog Power USA che rappresenta un punto di riferimento per la scena. Tra gli esteri prendi gli Stratovarius che negli ultimi 6 anni hanno cambiato pelle tornando più forti e convincenti che mai oppure gli Angra che, anche forti di un Fabio Lione in grandissima forma compositiva ed esecutiva, hanno tirato fuori un discone con The Secret Garden. Sicuramente i grandi nomi come Unisonic, Symphony X, Avantasia sono ancora una garanzia e in grado di stupire.
A parte questo, però, solo pochi i gruppi emergenti risultano interessanti. Forse dopo un ventennio è fisiologico che il genere si stia evolvendo a favore di crossover di genere. Vedi Amaranthe o i nostrani Temperance. Il mio punto di vista è però in parte limitato al poco tempo che riesco a concedermi nell’ascolto di nuova musica, non voglio fare del torto a nessuno :)
Tutto quello che vuoi aggiungere e le ultime parole di invito a tutti gli appassionati italiani che non devono mancare a questa bella festa!
Grazie Gianluca per il tuo tempo e quello dei vostri lettori. Metal For Kids. United! sarà un evento speciale in beneficenza, forse irripetibile, dedicato a tutti gli amanti del POWER/SPEED/PROG/SYMPHONIC METAL e della buona musica suonata in generale. Nel giorno della finale del festival di SAN REMO sarà un modo tutto nostro per celebrare chi in Italia ama e suona una musica diversa di altissimo livello artistico e grande spessore tecnico. Sabato saremo tutti orgogliosi di essere metallari e dimostrare di essere in grado di fare iniziative benefiche concrete, lontani dai riflettori e dai red carpet del mainstream. United, let’s bring Metal to the Kids!