Loduer Than Hell, La storia orale del metal
Autori: Jon Wiederhorn e Katherine Turman
Traduzione: Marco Lascialfari
Pagine: 575
Arcana EdizioniNon si può certo dire che sia un volume da portare sempre con sè, vista la notevole quantità di pagine, ma
Louder Than Hell - La Storia Orale Del Metal è uno di quei libri da tenere in casa, in un posto sicuro, sempre a portata di mano, da consultare, leggere, ripassare magari mentre stiamo ascoltando uno degli album incisi dai protagonisti del libro. Chi sono i protagonisti? I nostri musicisti preferiti, e sfido chiunque a non trovare qualcuno dei propri idoli, qualcuno che gli abbia segnato l'esistenza musicale o che gli abbia addirittura cambiato la vita.
Questo succosissimo volume, ben 575 pagine edito da
Arcana, si ripromette di percorrere tutta, ma proprio tutta la storia della nostra musica preferita sin dagli albori, da quando nessuno si riferiva al metal come genere musicale, tuttalpiù come industria siderurgica. Non è il solito racconto del saccente giornalista di turno che vuole insegnarci vita, morte e miracoli del nostro genere musicale, questa storia ci viene invece narrata dai musicisti che l'anno vissuta, attraverso aneddoti, rivelazioni e curiosità che sono stati raccolti da
Jon Wiederhorn (redattore di
Revolver con un passato su riviste come
Rolling Stone, Guitar Magazine o programmi di
MTV) e
Katherine Turman (produttrice e auratrice di programmi radiofonici e non come
Nights With Alice Cooper,
Rockline,
The Sharon Osbourne Show nonchè collaboratrice di varie testate musicali).
Questi due esperti giornalisti hanno confezionato
Louder Than Hell facendo un lavoro immane, sono andati a raccogliere le dichiarazioni dei principali esponenti della musica pesante apparse in ogni dove e le hanno raccolte, selezionate, divise per argomenti e messe in ordine cronologico. A meno che non abbiate letto (e non vi ricordiate a menadito) 25 anni di storia e 400 interviste, potreste essere interessati. Si parte dunque con una breve introduzione all'inizio di ogni capitolo, scegliendo un tema e, una volta contestualzzato, la parola passa subito ai protagonisti. Il volume, introdotto da
Scott Ian (
Anthrax), viene inaugurato dal "proto metal" con commenti e considerazione di
Ritchie Blackmore, Lemmy, Ace Frehley, Wayne Kramer (
MC5),
Iggy Pop, Blue Cheer e molti altri, per passare poi a
Sabbath e Priest, proseguendo per la
NWOBHM, il
glam, il
thrash, il
crossover/hardcore, la seconda generazione del
thrash per arrivare fino ai giorni nostri con il tanto discusso
nu metal. Non temano gli amanti del
death e del
black, c'è ampio spazio anche per la loro musica, sempre narrata per bocca dei musicisti protagonisti della scena, sempre in modo da incuriosire il lettore andando ad aggiungere particolari e curiosità a storie magari già conosciute. Confessioni, rivelazioni e tantissimi argomenti ed aspetti musicali vengono affrontati, tipo le distorsioni usate, lo sviluppo delle vocalità sataniche, bravate sessuali, eccessi, abusi, incidenti, roghi di chiese... È davvero impossibile nominare qui tutti i personaggi coinvolti, sul libro invece c'è la lista completa con tanto di "qualifica" e band di appartenenza, 12 pagine di nomi! Non mancano nemmeno le fotografie (a colori), raccolte in due blocchi di 16 pagine all'interno della pubblicazione. Se tutto questo ancora non vi basta, sappiate che
The Metal God,
Rob Halford, ha scritto per l'occasione il capitolo finale del libro.
Rob Halford ha scritto precedentemente:
È più che una passione, è uno stile di vita. Se diventi metallaro, lo sarai per sempre