Questo demo mi ha riportato prepotentemente indietro di una mezza dozzina d'anni, fino a quel periodo fatto di lunghi pomeriggi in sala prove, birre e sigarette, festival studenteschi e tanta tanta voglia di spaccare il mondo. Il sound di questo "Abyss" dei trentini IndieB sembra fatto apposta per il palco... non riesco davvero a immaginare questa carica confinata all'interno di un cd, privata della libertà di esplodere in salti ed headbanging. La parola d'ordine di questi quattro ragazzi è certamente 'groove': tutto, dalle pesantissime ritmiche, alla martellante sezione ritmica, passando per alcuni virulenti intermezzi elettronici, è fatto per rompere il collo all'ascoltatore e fargli battere in continuazione il piede a terra. Da questo punto di vista gli IndieB mi hanno ricordato - con le ovvie e dovute differenze - i geniali Prong, maestri nell'arte di creare riff di questo genere. Non è solo prestanza fisica, i nostri sanno anche giocare di fino e far vedere buone qualità tecniche quando necessario. Ne sono prova le frequenti parti rallentate, in cui la rabbia è più latente e sotto controllo, ma sempre presente. E' come un sottile file di inquietudine che accompagna le composizioni e non molla mai la presa. Una volta lo si sarebbe chiamato semplicemente crossover, ma al giorno d'oggi con tutte le categorizzazioni è davvero difficile trovare una collocazione per "Abyss" e le sue numerose sfaccettature. Dalla breve biografia non ho riuscito a capire se si tratti dell'ultima prova di questi ragazzi... purtroppo nel 2007 è scomparso il bassista Pietro, e questo cd è dichiaratamente registrato per mantenere una promessa fatta nei suoi confronti. Non so esattamente di cosa si tratti ma, se non sbaglio nell'immaginare, credo che quella promessa sia stata mantenuta. "Abyss" suona come uno di quegli album freschi e spontanei di cui abbiamo tanto bisogno... spero davvero che il promettente sentiero tracciato da questo lavoro non sia già stato abbandonato.