Copertina 9

Info

Anno di uscita:1986
Durata:non disponibile
Etichetta:Geffen

Tracklist

  1. EZ COME EZ GO
  2. CUMIN' ATCHA LIVE
  3. GETTIN' BETTER
  4. 2 LATE 4 LOVE
  5. ROCK ME TO THE TOP
  6. WE'RE NO GOOD TOGETHER
  7. MODERN DAY COWBOY
  8. CHANGES
  9. LITTLE SUZI
  10. LOVE ME
  11. COVER QUEEN
  12. BEFORE MY EYES

Line up

  • Jeff Keith: vocals
  • Frank Hannon: guitar, keyboards, mandolin and background vocals
  • Tommy Skeoch: guitar and background vocals
  • Brian Wheat: bass and background vocals
  • Troy Luccketta: drums

Voto medio utenti

È incredibile lo sviluppo che ha avuto l'hard & heavy a metà anni '80, se si pensa a quello che era solo due/tre anni prima. Infatti si è passati da una formula ancora rozza (vedi Steeler, Keel, in parte Quiet Riot e tanti altri) a band super cromate e dai refrain perfetti, con Ratt, Dokken, Hurricane, Icon, King Kobra e via dicendo e quel periodo rimarrà per sempre ineguagliato per il class-metal. Ma, girando la seconda metà degli anni ottanta, qualcosa stava cambiando; le band, probabilmente influenzate dal successo planetario di Appetite For Destruction dei Guns 'n' Roses, si spostarono in massa verso lidi marcatamente street-metal che di fatto chiuderanno al 'comando' degli anni '80.

I Tesla furono tra i primi a spostare i canoni del class-metal verso territori se non proprio street, comunque più 'real rock' e, per questo, ritengo Mechanical Resonance un album cruciale per le sorti dell'heavy yankee negli anni ottanta.
Per il sottoscritto rimane ampiamente il loro migliore sulla scorta di un songwriting fulminante, ed anche perché il cantante Jeff Keith a mio avviso non si ripeterà più con tale potenza e fuoco 'sacro'.
I Tesla nascono per mano del chitarrista Frank Hannon e del bassista Brian Wheat quando ancora la band si chiamava City Kid. Dopo aver frequentato lungamente il circuito dei club della loro città (Sacramento), facendo da gruppo spalla anche dei Dokken e Y&T, la band suonò persino nell'isola di Guam nell'Oceano Pacifico, dove allestirono un concerto per i militari americani che li hanno le loro basi. Ed è durante questo soggiorno che i Tesla scrivono le canzoni destinate a Mechanical Resonance.

Il kick-off è dato da Ez Come Ez Go con il suo ritmo squadrato e sincopato, ma capace di accelerare bruscamente su bridge e coro. Cumin' Atcha Live comincia con assoli di chitarra che preparano il terreno ad un ritmo forsennato, l'impianto rock'n' rollistico funziona a meraviglia e sembra una riedizione adattata agli '80 dei primi fondamentali Montrose. Gettin' Better è fantastica con il suo languido arpeggio iniziale per poi lasciare posto ad un riff risoluto ed un refrain riuscitissimo, altro hard number a 24 carati. 2 Late 4 Love è datata da una sezione ritmica ancora una volta variegata, prima di lanciarsi stavolta sul metal californiano, soprattutto per via del coro. Rock Me To The Top segue un po' la stessa linea, ed il suono dei Tesla diventa un marchio di fabbrica. We're No Good Together è uno dei punti forti dell'album, fa parte, come ed esempio Rock Me dei Great White, della grande restaurazione hard blues di classe che gli '80 operarono, con un crescendo a dir poco entusiasmante.
Modern Day Cowboy riprende spedita la marcia hard rock dei nostri, suggellando un altro episodio fortemente epidermico, mentre in Changes fa la comparsa il piano per un mid tempo che si allarga in corrispondenza del coro. Poi ci sono le suggestioni elettro-acustiche di Little Suzi, altro brano da applausi.
Cover Queen ha un riff vagamente funkeggiante e sicuramente anticipa l'ondata street metal. Chiude Before My Eyes che possiede gli arrangiamenti più strani e oscuri del disco e probabilmente risulta la meno riuscita del lotto.

Disco che rimane comunque inattaccabile, come detto per me il miglior Tesla.

Recensione a cura di Fabio Zampolini

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