Copertina 7

Info

Anno di uscita:2008
Durata:45 min.
Etichetta:AFM Records
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. OCTANE WARRIORS
  2. DEPOSIT PIRATES
  3. STAY THIRSTY!
  4. HYPERTHERMIA
  5. ECHOES OF FEAR
  6. WHEN DADDY COMES TO PLAY
  7. ZODIAC MAN
  8. G.A.L.O.W.
  9. MYEVILFART
  10. SEXY FEET UNDER

Line up

  • Andreas "Gerre" Geremia: vocals
  • Andy Gutjahr: guitar
  • Frank Thorwarth: bass
  • Olaf Zissel: drums

Voto medio utenti

Puntuale come un orologio svizzero arriva, a due anni dal precedente “The beauty and the beer”, il nuovo album dei Tankard. “Thirst” è il tredicesimo disco della band di Francoforte e arriva dopo i festeggiamenti per il venticinquennale della nascita del gruppo, largamente celebrati grazie a numerosi concerti e alla pubblicazione di un best of commemorativo. Chi conosce bene la band di Gerre sa che gli ultimi dieci anni sono stati anche i più prolifici da un punto di vista strettamente numerico, e, perché no, anche qualitativo, vista la presenza di ottimi album che hanno segnato una sorta di seconda giovinezza per la band. “Thirst”, quindi, come si inserisce in tutto questo? Beh, questo nuovo capitolo dei birraioli più famosi del thrash non aggiunge nulla di nuovo alla loro discografia, e questa penso non sia una novità, anche se, a suo modo, qualche piccola particolarità ce l’ha, come per esempio quello di risultare, già ad un primo ascolto, più “ragionato”. Sono molti i mid tempo presenti, infatti, così come è evidente una certa ricerca della melodia. Al tempo stesso, però, dopo aver ascoltato per bene i nove brani presenti, in alcuni frangenti si ha come una sorta di sensazione di stanchezza compositiva. Manca quel riff spacca ossa o quel ritornello birraiolo che da sempre caratterizzano i dischi dei nostri, e soprattutto sembra lievemente scemato il lato goliardico ed ironico, aspetto più che fondamentale per quanto riguarda i Tankard. Chiariamoci, non siamo di fronte ad un brutto album, né tantomeno a una lagna gothic. “Thirst” è thrash metal al 100%, e lo è in pieno stile Tankard, però manca un pezzo alla “Die with a beer in your hand”, per capirci, e per restare nell’ambito delle ultime produzioni. La mia personalissima impressione è che dopo la rinascita artistica a cui accennavo prima i nostri si siano un po’ rilassati e pubblichino album leggermente di routine (anche il precedente “The beauty and the beer” non era poi questo capolavoro…). Certo con una carriera così lunga è una cosa che può capitare tranquillamente, ogni band ha avuto i suoi alti e bassi, quindi si spera che con il prossimo disco i quattro ubriaconi tedeschi tornino a colpire in piena faccia come sanno ben fare… Ad ogni modo lo ribadisco, “Thirst” è comunque un bel disco, degno di portare il nome Tankard in copertina. Episodi più significativi? Come già accennato prima non ce ne sono molti, però se proprio devo segnalare qualche titolo direi “Stay thirsty!”, “Myevilfart”, che già dal titolo può darvi un’idea precisa di cosa state per ascoltare, e “Sexy feet under”, forse il brano migliore dell’album. Per i maniaci collezionisti segnalo che l’album è in vendita anche in un’edizione limitata con allegato un DVD. “Thirst” non sarà il nuovo “Zombie attack”, ma resta pur sempre al di sopra della media delle schifezze che ogni giorno arrivano sugli scaffali dei cd. Un’altra band veterana piazza l’ennesimo colpo a discapito delle nuove leve. E non credo sia un caso…
Recensione a cura di Roberto Alfieri

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