Copertina 6

Info

Anno di uscita:2002
Durata:55 min.
Etichetta:Matrix Trisol
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. SLAVE UNIT (INTRO)
  2. REVOLT
  3. COLLAPSED SYSTEM
  4. FADE TO GREY
  5. BREED KILLER
  6. RAPED BY TECHNOLOGY (LIVE)
  7. COLLAPSED SYSTEM (E-CRAFT MIX)
  8. TANZEN
  9. RETRIBUTION
  10. INFECT
  11. BREED KILLER (NEOTEK MIX)
  12. SKY
  13. COLLAPSED SYSTEM (DARTH EVIL MIX BY SCHATTENSCHLAG/SIECHTUM)
  14. ERROR (EXIT)

Line up

  • 304: vocals
  • 316: vocals
  • 304: keyboards
  • 316: keyboards

Voto medio utenti

Debut album per questa coppia di inglesi (lui & lei), autori di un platter di puro EBM, molto fisico ed oscuro...forse qualcuno di voi si starà chiedendo che cosa è l'EBM...in un poche parole, molto grossolanamente, si può semplicemente definire come pura elettronica estremizzata, ai confini (molto spesso superati, come questo platter dimostra) della Dance più cattiva o della Trance più celebrale ad ampio respiro...ma tornando al lavoro, posso dirvi che la proposta dei V2A è sicuramente interessante anche se troppo lunga ed un poco dispersiva: se da un lato songs come 'Revolt' (tagliente come un bisturi, ottimo esempio di riempi pista a target Dance Floor inglese), l'ottima -e più elettrica- 'Collapsed System' o la slabbrata 'Tanzen' risultano aggressive e graffianti, oscure e freddamente cibernetiche, dall'altro, la scelta di includere in 'EBM' ben tre remix, due di una stessa song (per l'esattezza, la stessa 'Collapsed System') ed uno di 'Breed Killer', unita all'inclusione di una traccia live (che per carità, si sente benissimo, ma spezza l'atmosfera di annichilimento totale), rende il lavoro troppo macchinoso e pesante, riducendo l'effettivo valore di questo platter comunque estremo; se poi consideriamo che la prima e l'ultima traccia sono rispettivamente una intro ed una outro, beh, le songs effettive del lavoro scendono drasticamente a 8 (di cui una è la cover di 'Fade To Gray' dei grandiosi Visage)...non moltissime per la verità. Comunque, a parte questo fatto, rimane la dinamicità di un lavoro che rispecchia in parte la cultura underground inglese in materia di cattiveria elettronica...potenti e brutali beats, voce maschile e femminile completamente distorte, oscurità saturata dai vari samples e beats 4/4 in perfetto tunz tunz style...album sicuramente magnetico, anche se, come detto, forse troppo dispersivo.
Recensione a cura di Massimo 'Whora' Pirazzoli

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