Copertina 8

Info

Anno di uscita:2003
Durata:42 min.
Etichetta:Century Media
Distribuzione:Self

Tracklist

  1. IN REVERSE
  2. IN MY HEAD
  3. FOR YOU
  4. JUST THE SAME
  5. CARNIVAL DIARIES
  6. CIRCUS
  7. RAIN
  8. CIRCLES
  9. I DIE SLOWLY
  10. USED
  11. EYES OF MY MIND

Line up

  • Anders Fridén: vocals
  • Niclas Engelin: guitars
  • Håkan Skoger: bass
  • Patrik J. Sten: drums

Voto medio utenti

Capiamoci subito: i Passenger sono un super gruppo che prende vita nel 1995/96 (quindi in tempi non sospetti), ma solo ora (visto che le rispettive band madri dei vari membri stanno respirando un pochino) escono con il primo album...dietro al microfono troviamo Anders Fridén, singer di In Flames; alla chitarra, direttamente dai Gardenian, Niclas Engelin; dagli Headplate, il bassista Håkan Skoger, mentre alla batteria Patrik J. Sten, ex-Transport League e sound engineer agli Studio Fredman (dove tra le altre cose è stato prodotto l'album)...non male tutto ciò, eh? Il sound di base su cui è fondato questo interessantissimo e decisamente ispirato platter è fondamentalmente Rock (a volte Pop Rock), molto Heavy nella concezione, ma senza una matrice portante o una band faro da prendere spunto, sul quale si fondono diverse influenze musicali ad ampio raggio: dai Chum agli Handsome, dai The Tea Party ai Depeche Mode, dai Black Sabbath meno ermetici ai Paradise Lost di ultima generazione, il tutto però rivisitato con una spruzzata di Wave ’80 (riscontrabile soprattutto nelle linee di voce) in puro (a questo punto si può dire) Passenger style. E' inutile tessere le lodi per questo o quell'altro strumentista, è chiaro che se presi singolarmente siamo al top, ma è molto bello apprezzare come sia veramente valida l'amalgama globale del sound di questo combo (attenzione: scordatevi però il classico cantato in puro Fridén style, per il 95% dei casi il singer svedese utilizza voce pulita – e che voce!), così come non si può far altro che apprezzare completamente il songwriting di ogni singola song, profondamente lavorata fino al midollo ed ottimamente arrangiata: voci raddoppiate, triplicate e quadruplicate sui ritornelli per donare corposità e respiro alle songs, guitar riffing profondamente calibrato sulla struttura delle canzoni, con un mood molto groovie - a volte roccioso, a volte marcatamente più melodico (i vari chorus ne sono un esempio)- tutto poi legato con svariati inserti elettronici che donano ulteriore dinamicità alle tracks. I Passenger penso che stupiranno un pochino tutti, lasciando più di uno con la bocca aperta (se non altro spaesato al primo ascolto), ma penso anche che sarà una sensazione piacevole, in quanto questo platter e semplicemente bello, dalla prima all'ultima canzone…sono sicuro che vi conquisterà. Dedicato a tutti, ma veramente a tutti...in fondo è solo Heavy Rock!
Recensione a cura di Massimo 'Whora' Pirazzoli

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