Copertina 7

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2008
Durata:44 min.
Etichetta:Cyclone Empire

Tracklist

  1. IN THE REIGN OF CHAOS
  2. SILENCE SLEEP
  3. ANGEL OF TORMENT
  4. BOUNDEAD
  5. DEAD CALM CHAOS
  6. TRUTH WILL COME CLEAR
  7. DUST
  8. PROTECTED BY WHAT GODS
  9. ANTIDOTE
  10. TOMORROW HAS NO SUNRISE
  11. ASTRAY MASQUERADE
  12. RAZORED TO THE BONE

Line up

  • Janne K. Boden: drums
  • Vesa Kenttäkumpu: guitars
  • Thomas "Tjompe" Josefsson: vocals
  • Marko Palmen: guitar
  • Martin "Tore" Toresson: bass

Voto medio utenti

Che gli At The Gates siano alla base di buona parte della produzione metal attuale (metalcore e death melodico in primis) è un dato di fatto; altrettanto innegabile è come anche gli svedesi Evocation si rifacciano alla band dei fratelli Bjorler. La solita solfa, penserete giustamente voi. E invece no, cari miei, perchè questo "Dead Calm Chaos" ha il grosso pregio di andare a rispescare quell'attitudine e quel sound che contraddistingueva la scena di Gothenburg degli albori. Nei solchi di questo album, l'influsso degli At The Gates è subito palpabile, ma non è mai fastidiosa o invadente; sarà perchè non si tratta del solito metalcore, bensì di vero e proprio death metal melodico che pare uscito dai primi anni '90, ma "Dead Calm Chaos" si lascia ascoltare in modo piacevole, mettendo in luce anche un produzione che, in primis nel sound di chitarre, rievoca il calore ed il mood tipico di Entombed e compagnia. Di certo sarebbe da pazzi ed estremamente fuori luogo parlare di stile personale ascoltando questi Evocation, ma il solo fatto di saper comporre brani convincenti è già di per sè un grande pregio. Gli episodi migliori del disco si ritrovano quindi in canzoni come "Silence Sleep", "Dead Clam Chaos" o "Dust", perfettamente bilanciate tra melodia ed aggressività come insegna la scuola svedese. Da segnalare inoltre la presenza di due special guest d'eccezione, ovvero Anders Bjorler (At The Gates/The Haunted) e Dan Swano (Edge Of Sanity/Bloodbath), che quella scena svedese l'hanno vista nascere e l'hanno fatta crescere in prima persona. Inutile dire come sul disco degli Evocation giochino entrambi in casa data la proposta musicale, ma più che altro la loro presenza può essere vista come un giusto riconoscimento alle capacità della band.
Quindi, se amate queste sonorità fareste meglio a tenere d'occhio gli Evocation. Per tutti gli altri, si tratta comunque un buon disco di death melodico che potrebbe farvi passare qualche ora piacevole.
Recensione a cura di Michele ’Coroner’ Segata

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