Darkend - Damned Woman And A Carcass

Copertina 8

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2008
Durata:56 min.
Etichetta:Necrotorture Agency

Tracklist

  1. ASKING FOR PERFIDIOUS POISON
  2. VAMPIRE
  3. SED NON SATIATA
  4. DESTRUCTION
  5. DAMNED WOMEN
  6. DE PROFUNDIS CLAMAVI
  7. A CARCASS
  8. OBSESSION
  9. TERRIBLE PLEASURES AND FRIGHTFUL SWEETNESS
  10. THE TWO GOOD SISTERS
  11. THE DANCING SERPENT
  12. LOVE WILL TEARS US APART

Line up

  • Animae: vocals
  • Imajes: guitars
  • Raziel: guitars
  • Antarktica: keyboards
  • Q'thulu: bass
  • Valentz: drums

Voto medio utenti

E' incredibile notare come un gruppo nato solamente tre anni fa abbia già raggiunto un livello compositivo tale da permettergli di realizzare l'ottimo disco che prende il nome di "Damned Woman And A Carcass" (titolo bizzarro). Segno soprattutto dell'impegno di questi ragazzi, della loro coesione e voglia di ritagliarsi uno spazio importante all'interno di un panorama difficile e affollato. I Dark End hanno tutte le carte in regola per poter raggiungere quest'obiettivo, e lo dimostrano con dodici pezzi di melodic black/death ben realizzato, a partire dal songwriting, passando per la prestazione tecnica dei singoli, fino alla precisa e lucida produzione. Tutto suona bene in "Damned Womand And A Carcass": le chitarre lasciano il segno grazie a ritmiche intelligenti che ben si intrecciano con il continuo tappeto tastieristico che fa da sottofondo - e non solo - ai pezzi. Fondamentale è la sezione ritmica, che ben si adatta ai continui cambi di tempo tra parti più goticheggianti e laceranti assoli vicini per certi versi al power metal. Ottima anche la prestazione vocale in screaming/growling, ma non uno di quelli messi lì tanto per urlare qualcosa e fare presenza. La summa di tutte queste qualità è ravvisabile ad esempio nell'ottima "Destruction", che si apre con dolci e delicate keys per poi esplodere in maniera rabbiosa come mai ci si sarebbe potuto aspettare. Da applaudire sono anche le tematiche ispirate a Baudelaire e ai suoi "fleurs du mal", e sfociate nella tenebrosa e inquietante copertina. Vere e proprie pecche in "Damned Woman And A Carcass" non ce ne sono: anche la chiusura affidata a un'ottima cover di "Love Will Tear Us Apart" dei Joy Division, reinterpretata perfettamente nello stile della band (cosa che riesce solo ai migliori), è ben riuscita. Non mi sento di fare altro che consigliare l'album a tutti gli amanti del genere, nella speranza che il futuro riservi a questi ragazzi il successo che sicuramente meritano!
Recensione a cura di Alessandro 'Ripe' Riperi

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