Copertina 5,5

Info

Anno di uscita:2008
Durata:28 min.
Etichetta:Demons Run Amok

Tracklist

  1. STEADFAST
  2. AFTERALL
  3. ANOTHER SINKING SHIP
  4. PAST AND PRESENT
  5. TIMES ARE CHANGING
  6. QUESTION MARK
  7. DEAD WEIGHT
  8. TROUBLED TIMES AND MINDS
  9. MOVING ON
  10. MENTAL BLOCK
  11. AMONGST VULTURES
  12. PULL THROUGH
  13. NOTHING TO PROVE
  14. NO HOLDING BACK
  15. TALK IS CHEAP AND SO ARE YOU

Line up

  • Laurits Medom – Vocals
  • Jacob Bredahl - Guitars
  • Lennart Egon Hansen - Bass
  • Jeppe Munk Åkesen – Drums

Voto medio utenti

Suonano NYHC ma provengono dall’europa, sono i Last Mile, un gruppo formatosi neanche un anno fa, nel dicembre del 2007, in danimarca.
La ragione ? “To play hardcore for the love of playing hardcore” (adorabili, vero?).
Tutti i membri del gruppo hanno giù avuto precedenti esperienze: Jacob Bredahl, il chitarrista, è stato per molti anni il cantante degli Hatesphere ed è a tutt’oggi membro dei Barcode, gruppo hardcore danese, piuttosto noto in patria. Laurits Medom è stato il cantante degli As We Fight per anni mentre Lennart suonava negli Stomped.
Il gruppo però tiene a precisare che questo non è un progetto bensì una vera band al 100% !!!
Come punti di riferimento questi danesi hanno Sick Of It All e Terror su tutti, infatti la loro musica è dannatamente intensa, violenta e veloce.
Il disco parte bene, le prime tracce, pur non essendo niente di originale, gasano al punto giusto,
soprattutto la violentissima ‘Afterall’ e l’anthemica ‘Past And Present’, peccato però che la qualità di queste canzoni non sia mantenuta costante per tutto il resto del disco.
Infatti solo ‘Troubled Times And Minds’, ‘Moving On’ e la prima metà dell’ultima traccia ‘Talk Is Cheap And So Are You’ riusciranno a farmi riprendere dal sonno, durante l’ascolto della seconda parte dell’album. Se solo avessero racchiuso le migliori canzoni in un mini cd ne sarebbe venuto fuori un buonissimo esordio, invece così è semplicemente il solito disco già suonato mille altre volte da altri gruppi con alcuni brani buoni e altrettanti filler.
La produzione è stata affidata allo stesso Jacob Bredahl con la collaborazione di Tue Madsen (The Haunted, Sick Of It All, Rob Halford, Kataklysm) ed è decisamente buona.
Se siete fan del genere dategli una chance, potreste apprezzarlo più di quanto non abbia fatto io, altrimenti lasciate perdere.
Recensione a cura di Stefano Ghignola

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