Copertina 7

Info

Anno di uscita:2008
Durata:20 min.
Etichetta:Fog Foundation

Tracklist

  1. COME EATEN
  2. PSYCOTIC DINNER
  3. YOUR DOKTOR IN MY STAFF
  4. LET YOUR ARMS LEAVE
  5. SUFFOCATION

Line up

  • Dr. Fullmoon: vocals, bass
  • Dr Frank J.P.: guitars
  • Dr Viktor Blank: guitars

Voto medio utenti

Dei veri e propri malati di mente! Questa è l'unica definizione possibile per i siciliani Doublesion, autori di una musica schizoide e fuori controllo come non mi capitava di ascoltarne da molto tempo. Non ci credete? Provate allora voi a mescolare thrash, death, hardcore, elettronica, industrial, e chi più chi ne ha più ne metta! Avete fatto? Perfetto! Ora provate anche a rendere quest'amalgama credibile senza lasciare alcun punto di riferimento all'ascoltatore, violentandolo con un vortice sonoro che devasta tutto ciò che trova davanti alla sua strada. Un vero schiacciasassi nelle parti più tirate, ma anche intelligente e raffinato in altri momenti: basti sentire il geniale break jazz/fusion di "Your Doktor in My Staff", alla Atheist. Il tutto mescolando il calore degli strumenti analogici (chitarre e voci) con la glacialità di quelli sintetici (batteria elettronica e altri effetti), modellato su suoni talmente lo-fi da rappresentare un altro, ennesimo elemento di disturbo in "Cannibal Surgery". Condite infine con titoli e testi a sfondo ospedaliero/cannibalistico, degni delle più becere band grind e avrete davanti ai vostri occhi lo scenario apocalittico creato dai Doublesion. Una scheggia impazzita che arresta la propria corsa solo alla fine del disco, senza mostrare mai cedimenti, anzi facendosi se possibile ancora più pesante e indigesto con il procedere dell'ascolto. Molto buona anche la registrazione, forse un po' secca ma comunque chiara e ben udibile... non a caso è a opera di uno studio svedese che ha curato in passato i lavori di piccoli gruppetti come Dimmu Borgir e Dark Tranquillity. Risalta così in particolare una prestazione vocale degna di nota, modulata su un'interpretazione in continuo stravolgimento che rende perfettamente l'idea del concept relativo alla malattia mentale che sta alla base di tutto. Insomma: un lavoro veramente eccellente, ma per pochi. Dico davvero, pensavate di trovare molti altri deviati come voi in giro?
Recensione a cura di Alessandro 'Ripe' Riperi

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