Copertina 8,5

Info

Genere:Avantgarde
Anno di uscita:2008
Durata:49 min.
Etichetta:Indie Recordings

Tracklist

  1. CLOUDS
  2. TO THE COAST
  3. GROUND
  4. VERTEBRAE
  5. NEW DAWN
  6. REFLECTION
  7. CENTER
  8. THE WATCHER

Line up

  • Grutle Kjellson: Vocals, Bass
  • Ivar Bjørnson: Guitar, Keyboards, Effects
  • Arve Isdal: Guitar
  • Herbrand Larsen: Keyboard, Vocals
  • Cato Bekkevold: Drums

Voto medio utenti

Incredibile. Questa è l'unica parola che mi viene in mente prima, durante e dopo aver ascoltato attentamente il nuovo disco degli Enslaved. Ad essere anche onesti dopo Ruun credevo fosse finito il processo evolutivo, che per motivazioni semplicemente umane non ci si potesse spingere ulteriormente oltre, puntualmente però vengo smentito da una band che sembra un pozzo di idee senza fine.

Che si siano distaccati per alcuni versi dal Black/Viking Metal più puro credo lo sappiate tutti, ma il bello della loro Arte è che comunque sia continuano a mischiare le carte in gioco fra vecchio e nuovo spostando il baricentro più in là sempre di un metro, senza mai cadere. Vertebrae è un mosaico composto da tantissime sfaccettature tutte perfettamente bilanciate fra loro, appese a soluzioni eteree e sottili, ad alcune più energiche che anche grazie allo screaming sempre presente di Grutle riesce a non far rimpiangere i primi dischi degli Enslaved. Incredibile il gusto che hanno per la melodia, per la composizione dei brani in generale, come nel caso di Clouds, To The Coast oppure la bellissima Reflection (potrei citarle tutte), sembra quasi che nelle loro menti non si accorgano della naturalezza con il quale plasmano la materia sonora.

Paesaggi tipicamente Prog Rock anni 70 (senza però che si spinga troppo il piede sul virtuosismo) si affiancano a dei riffs ogni tanto più taglienti e gelidi, tipicamente Norvegesi come Tradizione vuole, per non parlare di quegli arrangiamenti di tastiera estremamente raffinati e inseriti sempre al posto giusto nel momento giusto, Arte pura. Il livello raggiunto dagli Enslaved in quanto a personalità e originalità è praticamente inarrivabile, nel senso che soltanto loro posso deciderne le sorti, noi possiamo soltanto ammirare.
Recensione a cura di Andrea 'BurdeN' Benedetti
già

Album ottimo, gli enslaved si confermano tra i gruppi più in forma del momento...

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 01 nov 2008 alle 11:52

correggo: discone! da acquisto sicuro.

Inserito il 01 nov 2008 alle 11:30

può essere un discone.

Inserito il 28 ott 2008 alle 16:25

bello sisi

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