Copertina 9

Info

Genere:Power Metal
Anno di uscita:2006
Durata:47 min.
Etichetta:Perris

Tracklist

  1. CRUSADER
  2. HEART OF THE SUN
  3. REQUIEM FOR THE LIGHT
  4. HEAVEN'S GATE
  5. REDSHIFT
  6. SALVATION (RELEASE ME)
  7. SUNDANCER
  8. PROPHECY
  9. BEYOND THE STARS
  10. PLAINS OF FOREVER

Line up

  • Chister Andresen: vocals, guitars, bass
  • Arild Aardalen: keyboards

Voto medio utenti

Sfortunatamente mai arrivato qui da noi su questo immenso tavolo della redazione, eternamente invaso da cd di ogni tipo e provenienza, dopo circa due anni dalla sua pubblicazione riusciamo ad appropriarci del debutto dei Keldian, duo norvegese che ha trovato casa presso la label americana Perris (molto mal presente e distribuita da noi), che ha dato alle stampe nella prima metà del 2006 questo "Heaven's Gate", promosso come miscela hard rock e prog che invece altro non è che un power metal molto delicato e basato su ottime melodie, su arrangiamenti preziosi e raffinati e sulla bellissima voce del singer Christer Andresen, fuori dagli stereotipi del power metal (sirene altissime o voce rauca da "vero" metallaro) e, stavolta sì, più vicino ai canoni del prog di classe.

Tuttavia l'iniziale "Crusader" pone subito l'attenzione sul lato più aggressivo e veloce della band, sempre culminante in chorus irresistibili e catchy, sebbene sempre ben lontani dall'essere ruffiani o addirittura banali; melodie che trovano il loro apice nei brani con struttura mid-tempos come "Prophecy", "Heart of the Sun", o l'omonima "Heaven's Gate", in cui le tastiere vanno a braccetto con gli ottimi riff e danno alla musica dei Keldian quella valenza fantascientifica, come suggerisce il titolo del disco, dei brani, la copertina e tutto il resto.
D'altronde bisogna precisare che i Keldian non puntano molto sulla velocità, ad eccezione di un paio di brani, ma sull'atmosfera sognante e l'emotività che splendide nenie come "Redshift" e la fenomenale conclusiva "Plains of Forever" riescono a suscitare in maniera tanto naturale quanto eccezionale.
La già citata "Crusader", insieme a "Salvation, "Sundancer" e "Beyond the Stars" rappresenta il lato prettamente power dei Keldian, lato che possiede una cura ed un gusto per gli arrangiamenti non comune, che raggiunge livelli inaspettati e stratosferici (tanto per restare in tema...) con il capolavoro di questo album, ovvero quella "Requiem for the Light" che senza dubbio rappresenta uno dei migliori brani power incisi negli ultimi anni: è tutto perfetto, dalle armonie, alla voce, alle linee vocali e le splendide trame che le chitarre vanno a disegnare in maniera tanto soave, persino i testi esaltano non poco, il tutto in un flavour così paurosamente nordico che lascia davvero senza fiato.

Non ascoltavo esordi così impressionanti dai tempi di "Ecliptica" dei Sonata Arctica, ed alla luce dei due anni trascorsi questo "Heaven's Gate" non ha perso un grammo della propria luce e potenza, anzi si conferma decisamente uno dei migliori dischi di power metal usciti negli ultimi due lustri e che non deve assolutamente scappare a tutti gli estimatori della classe e della melodia.
Recensione a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli
rivelazione in ambito melodic hard rock.

Questo disco rappresenta un ottimo biglietto da visita per una band al debutto discografico. I brani presenti in scaletta mettono in risalto la capacità di questo duo norvegese di creare melodie davvero avvincenti (soprattutto con la tastiera) dal forte retrogusto ottantiano.

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