Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2003
Durata:53 min.
Etichetta:Videoradio
Distribuzione:Fonola

Tracklist

  1. LEFT IN THE POWER OF THE STORM
  2. A REVOLUTION COMING
  3. DEBRIS...
  4. ...A NEEDLE FELL
  5. BROKEN GLASS
  6. WALLS
  7. ROSES NAILS
  8. LAIN ON WET GRASS
  9. POND
  10. FROM AN OPEN WINDOW
  11. WHERE YOU DON'T EXIST
  12. PAPER WORLD
  13. IN SEEING HANDS

Line up

  • Valerio Valentini: vocals
  • Matteo Catarisano: keyboards
  • Andrea Ungaro: guitars
  • Ryan Castana: guitars
  • Alex Ferraris: bass
  • Matteo Ungaro: drums

Voto medio utenti

Non mi sbagliavo. Dopo due eccezionali demo cd ("Edera" del 2000 e "Apart" del 2002) la bravura degli Edera non poteva che trovare riparo presso una qualche casa discografica. E' così l'italiana Videroadio a dare al gruppo milanese la possibilità di incidere "Settings for a Drama". Visto l'elevato livello qualitativo dei due succitati demo, gli Edera non potevano che pescare a piene mani dalle rispettive tracklist, riprendendone gli episodi più riusciti ed inserendo anche un paio di brani nuovi: "A Revolution Coming" e "Lain on Wet Grass", che tengono fede al metal gothico dalle tinte melanconiche che, ormai caratteristica del gruppo, viene arricchito da spunti dark/wave ed influenzati dal Progressive settantiano. Tutti i brani vecchi sono comunque sono stati riregistrati per l'occasione, con ottimi risultati grazie ad una produzione nitida e forse solo leggermente fredda, ma che ben si adatta allo stile drammatico e teatrale del gruppo. Non potevano mancare la stupenda "Left in the Power of the Storm", che infatti apre l'album, dove il cantato di Valerio Valentini è perfetto per il pathos che sprigiona; la notturna ed a tratti claustrofobica "Walls" e tantomeno "From an Open Window", il pezzo che rivela l'anima più metal del gruppo, quasi tra Savatage e Queensryche. E' sempre fondamentale l'apporto di Matteo Catarisano che continua a dare grande spazio al pianoforte, uno strumento che si adatta perfettamente ai toni degli Edera, e lo confermano abbondantemente pezzi come "Roses Nails" o "Paper World". Proprio quest'ultimo brano ci mostra come anche i due chitarristi, Andrea Ungaro e Ryan Castana, non siano relegati al ruolo di semplici comprimari; quando serve graffiano (ancora su "Paper World"), ma poi riescono a farsi apprezzare per gli arpeggi presenti nella conclusiva "In Seeing Hands".
Anche in occasione del debut album gli Edera si confermano quindi come un gruppo dalla difficile collocazione ma nuovamente al di sopra della media. Stavolta però non faccio previsioni e resto semplicemente in attesa del loro prossimo lavoro.

Contatti: ederaweb@libero.it
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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