Copertina 8

Info

Anno di uscita:2008
Durata:47 min.
Etichetta:Valery Records
Distribuzione:Frontiers

Tracklist

  1. PIANOLOUD
  2. "THE MEAT SHOW"
  3. 'BOUT YOU SELFISH
  4. IDOL ON THE CROSS
  5. INCUBO
  6. DOUBLETHINK REVIVAL
  7. WATCH ME
  8. MY FLESH COFFIN
  9. LONDONGREY
  10. THE GIFT
  11. STREET SPIRIT (FADE OUT)

Line up

  • Bait: vocals, guitar, programming
  • Joba: bass, programming
  • Alle: drums, programming

Voto medio utenti

Forti di un curriculum che cita due importanti promesse (forse anche qualcosa di più) della scena rock alternativa italiana come Hanging On A Thread e Susan Acid, i Timecut, con questo loro lavoro omonimo, sfornano un disco di una bellezza piuttosto rara, capace di fare proprio un ricco patrimonio sonoro, rielaborato in una maniera che svela un innegabile temperamento.
Nel suono di “Timecut” convivono le peripezie della new-wave inglese, tra inquietudini e spigliatezze, suggestioni di metallo “evoluto”, gli spigoli del post-punk, le melodie rumorose eppure anche “viscose” del noise-pop e l’animo “torturato” e greve del grunge, in una sorta d’oblio onirico fortemente emotivo in cui si materializzano contemporaneamente immagini di Cure, Joy Division, Deftones, Tool, Quicksand, Radiohead (e non solo per l’ottima cover di “Street spirit”) e Alice In Chains, evocate in modo lucido ma anche “sfuggevole”, con un’imprevedibilità di fondo che mai rende troppo invadente la loro apparizione.
Un Cd mutevole, intenso, prodigo di dramma e leggerezza, malinconia e oppressione, eleganza e forza, sussurri e scariche elettriche, finalmente maturo e “adulto”, nel senso che appare ben lontano dalle velleità “adolescenziali” di tanti (troppi) frequentatori di quella che una volta quelli davvero “raffinati” solevano chiamare “alternative nation”.
“Pianoloud”, “’Bout you selfish”, “Idol on the cross”, “Doublethink revival”, “My flesh coffin” e “The gift”, innanzi tutto, ma poi anche gli altri frammenti di questo fosco e obliquo arcobaleno, sono la testimonianza palese che i Timecut non possono assolutamente essere valutati come “un altro” gruppo alternativo che affolla il business discografico attuale.
Lo ha capito la Valery Records che li patrocina (e manifesta una gran competenza “trasversale” ai generi musicali!) e n’è fermamente convinto il sottoscritto che ha trovato parecchie difficoltà a separarsi dal talento che sgorga da questi quarantasette minuti d’incessanti stimolazioni sensoriali … non rimane che sperare se ne possa rendere conto anche il numero più ampio possibile di musicofili.
Recensione a cura di Marco Aimasso

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.