Morse, Neal - Sola Scriptura And Beyond

Copertina 9,5

Info

Genere:Prog Rock
Anno di uscita:2008
Durata:169 min.
Etichetta:Radiant Records
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. THE CREATION
  2. THE GOOD DON'T LAST-OPEN WIDE THE FLOOD GATES
  3. THE DOOR
  4. THE CONFLICT-THE CONCLUSION
  5. QUESTION MARK MEDLEY
  6. TESTIMEDLEY
  7. WE ALL NEED SOME LIGHT
  8. WIND AT MY BACK

Line up

  • Neal Morse: vocals, keys, guitars
  • Paul Bielatowicz: guitars, vocals
  • Collin Leijenaar: drums
  • Jessica Koomen: vocals, keys, percussion
  • Henk Doest: keyboards
  • Wilco Van Esschoten: bass, vocals

Voto medio utenti

Registrato ancora nel tempio del prog europeo (De Borderij, Zoetermeer) un giorno dopo il concerto degli Spock's Beard (anch'esso immortalato in dvd), "Sola scriptura and beyond" raccoglie in circa 3 ore il meglio della produzione solista di Neal Morse, un set imperdibile, impeccabile, perfettamente ripreso da telecamere multiangolo che staccano con precisione su tutti gli elementi di una band a dir poco strepitosa, a cominciare dall'imponente drummer Collin Leijenaar (sotto un fisico da bodyguard si cela un talento da far invidia a Mike Portnoy), la moglie nonchè vocalist, tastierista e tamburellatrice Jessica Koomen, il bassista Wilco, il tastierista Doest (entrambi non nascondono le marcate estrazioni jazz-funk), e meraviglia delle meraviglie il giovane chitarrista Paul Bielatowicz.
Per nulla intimoriti dal poco tempo concesso per provare il materiale di "Sola scriptura" e dal doversi confrontare con le parti registrate in studio da gente come Mike Portnoy, Randy George, Paul Gilbert, il quintetto olandese asseconda magnificamente Morse arrivando a superare la qualità delle versioni in studio,il frontman li ripaga concedendogli molti spazi personali (il guitar solo di Bielatowicz in "The door" è da cineteca, bella anche l'improvvisazione jazz tra piano, basso e batteria in "The conflict") e inizia il lungo set con la breve suite iniziale di "One", "The creation", per poi imbracciare la chitarra acustica nel medley "beardiano" che unisce "The good don't last" e "Open wide the flood gates", seguono a ruota due suites di circa mezz'ora tratte da "Sola scriptura". Chi ha già visto Morse dal vivo (nel precedente dvd "Testimony live" o con Spock's e Transatlantic) non si stupisce più della sua capacità di polistrumentista, singer e carismatico frontman, Neal crede fermamente in quello che canta da quando nel 2002 iniziò un nuovo cammino fatto di fede religiosa e rock progressivo, un concetto espresso in modo ancor più profondo sia nella mezz'ora di medley dedicata al cd "?" (in "The outsider" si inginocchia in segno di preghiera) che in quella riassuntiva del doppio "Testimony", dove sceglie di eseguire per intero "Somber days" ("...é stata laprima volta che Dio ha toccato il mio cuore", dice nell'intervista contenuta nel bonus dvd). Lo show scorre via senza intoppi e fortunatamente senza i sermoni da predicatore di Morse, nel finale non può mancare la transatlantica "We all need some light" (ormai diventata un must nei suoi set) seguita senza interruzione da "Wind at my back" che scatena il sing along del pubblico olandese (il brano è stato scritto da Neal proprio a Zoetermeer durante una data degli Spock's Beard). Morse non ha mai deluso i suoi fans, che gioiscono già solo nel leggere la durata del bonus dvd (183 minuti), in cui spicca il video dello show di Amburgo già uscito come doppio cd ( "? live") e privato di alcune tracce (quelle tratte da "One" dove canta anche il figlio), inoltre una versione acustica di "Bridge across forever" registrata ad Utrecht quest'anno nell'Acoustic Church Tour che lo vede impegnato da solo al piano, altro piatto forte è una lunga conversazione (senza sottotitoli) intervallata da numerose scene del soundcheck e delle prove per il tour europeo. Morse ha parole di elogio per tutta la band, ringrazia Jessica Koomen per aver imparato in fretta tutte le linee melodiche nelle tonalità più alte e ricorda come ha conosciuto Bielatowicz a Barcellona mentre suonava con la Carl Palmer band e come condividano anche la fede cristiana. Morse ci tiene anche a ricordare che a Zoetermeer la band provava il nuovo materiale solo per la seconda volta, le immagini proseguono con la data di Aschaffenburgh (Francoforte), anche qui seguiamo parte del soundcheck e brevi spezzoni del concerto, successivamente si va a Londra (il locale è allestito nella sede dell'esercito della salvezza), ancora prove e qualche estratto tra cui "The temple of the living God".
Testimonianza imperdibile, anche in virtù della mole di contenuti extra, peccato per l'unica fonte audio (solo il 2.0 stereo), ma sono difetti di poco conto. Per quanto gli si continui a contestare una certa prolissità nella durata di certi brani e uno stile ormai da tempo ancorato alle solite strutture, Morse dal vivo rimane uno spettacolo per occhi e orecchie, un frontman a tutto tondo che diverte, affascina, emoziona, commuove.
Recensione a cura di Carlo Viano

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Inserito il 24 lug 2008 alle 09:03

porca troia, una ficata!

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