Copertina 7,5

Info

Genere:Prog Rock
Anno di uscita:2008
Durata:135 min.
Etichetta:InsideOut Music
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. INTRO
  2. ON A PERFECT DAY
  3. IN THE MOUTH OF MADNESS
  4. CRACK THE BIG SKY
  5. THE SLOW CRASH LANDING MAN
  6. RETURN TO WHATEVER
  7. SURFING DOWN THE AVALANCHE
  8. THOUGHTS PART 2
  9. DRUM DUEL
  10. SKELETONS AT THE FEAST
  11. WALKING ON THE WIND
  12. HEREAFTER
  13. AS FAR AS THE MIND CAN SEE
  14. PART ONE: DREAMING IN THE AGE OF ANSWERS
  15. PART 2: HERE'S A MAN
  16. PART 3: THEY KNOW,WE KNOW
  17. PART 4: STREAM OF UNCONSCIOUSNESS
  18. REARRANGED
  19. MEDLEY
  20. THE WATER
  21. GO THE WAY YOU GO

Line up

  • Nick D'Virgilio: vocals, drums, guitars, keyboards
  • Ryo Okumoto: keyboards
  • Alan Morse: guitars
  • Dave Meros: bass
  • Jimmy Keegan: drums

Voto medio utenti

Registrato nel 2007 al De Boerderij di Zoetermeer un giorno prima dell'arrivo di Neal Morse (in molti nei forum di un sito olandese avevano sperato in una sua comparsa nel palco, ma lui non si è fatto vivo), "Live" è il primo dvd dell'era D'Virgilio ed esce a soli due anni dal precedente doppio cd "Gluttons for punishment".
L'ingresso di Jimmy Keegan come batterista fisso (e specialista di surf diving tra il pubblico, si butterà tra la folla per ben due volte) permette a Nick di avere più libertà sul palco: canta sempre meglio, suona tastiere e chitarra per tornare dietro alle pelli nelle più lunghe e concitate fasi strumentali riproponendo il drum duel con Keegan già testato in "Gluttons..." e che nella memoria di tutti i prog fans richiama il più celebre duetto tra Phil Collins e Chester Thompson in "Seconds out", mentre il resto della band gira a meraviglia ripreso equamente da telecamere multiangolo. E' il materiale del nuovo "Spock's beard" a dominare il set: la band fa il suo ingresso sorretta da un poderoso drumming, "On a perfect day" è un perfetto opener che spero verrà usato anche nei prossimi tour assieme a "Crack the big sky", azzeccata anche la scelta di "The slow crash landing man" come lento, lasciando il finale ad un lungo solo di Alan Morse. Introdotta da un lungo piano solo di Okumoto ("Hereafter"), la suite "As far as the mind can see" non mi convince neanche dal vivo, troppo lenta nella prima parte e slegata nella struttura, si anima solo nel basso potentissimo di "He's a man" e nella parte in cui il pubblico viene incitato da Nick a cantare il refrain di "They know we know", molto meglio nella resa live il rock energico e di facile presa di "Rearranged". Nessun estratto da "Feel euphoria", mentre da "Octane" si sceglie il metal aggressivo di "Surfing down the avalanche", unico sprazzo di follia di Okumoto che privato del suo lungo momento personale (dov'è finita la sua tastiera che imbracciava a tracollo girando tra il pubblico?) si appoggia mani e piedi sulle tastiere sospeso in equilibrio.
I Beard sono maestri di tecnica, non potevano dunque mancare brani interamente strumentali come "Skeletons at the feast" e "Return to whatever", quest'ultima tratta dal primo cd solista di Alan Morse. Parlando degli estratti del periodo con Neal Morse, quello che trovo più riuscito è "In the mouth of madness", rischioso invece avventurarsi nelle intricate parti corali e multivocali di "Thoughts part 2" (con D'Virgilio al piano), brano che ascoltato dal vivo con Neal nel tour di "V" non regge proprio il confronto a livello vocale, un intro di tastiere in stile liturgico apre "Walking on the wind", un po' rovinata dal flebile controcanto di Alan Morse che si riscatta al meglio nel finale con un guitar solo, ancora nei bis un medley ci riporta al debut cd "The light" con "The water" e "Go the way you go". Arricchito da un comparto audio che offre la possibilità di scelta tra il 5.0 e 2.0, il dvd include come extra una photogallery con immagini della band relative al periodo d'uscita di ogni album (da non perdere una foto di Morse capellone ai tempi di "The light") corredate da un sottofondo strumentale.
A differenza dei Marillion, gli Spock's dal vivo vogliono ancora mantenere uno stretto legame con il passato, mentre nei lavori in studio la band è riuscita a sviluppare uno stile più personale e distinto mantenendo solo un leggero punto di contatto con il prog, resta ora da vedere se D'Virgilio e compagni vogliono continuare così (uscendo però quasi sempre sconfitti nel vecchio repertorio) o se troveranno il coraggio nei prossimi tour di proporsi solo ed esclusivamente da "Feel euphoria" in avanti. E' un bel dvd molto ben suonato, peccato però che a sole 24 ore di distanza sullo stesso palco saliva Neal Morse, anche per lui c'erano le telecamere pronte a registrare il dvd "Sola scriptura and beyond", ma questa è un'altra storia.
Recensione a cura di Carlo Viano

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