Copertina 7

Info

Anno di uscita:2008
Durata:33 min.
Etichetta:Trollzorn
Distribuzione:Masterpiece

Tracklist

  1. HÄXBY
  2. KOM I MIN KITTEL
  3. SKOGENS URSINNE
  4. OM TROLLBRYGGNING
  5. SOLNEDGÅNG ÖVER TRÄSK
  6. FLYKT ÖVER SÖMNIGT LAND
  7. SKADA ÖVER ER!!
  8. MODER AV ALLA HÄXOR
  9. JULEN AV VEDERGÄLLNING
  10. STJÄRNFULL NATT

Line up

  • Torhall: vocals, bass
  • Giftsvamp: keyboards
  • Hök: guitar
  • Lindwurm: guitar
  • Somna: drums

Voto medio utenti

Un gruppo russo che fa folk metal cantato in svedese? Creatura effettivamente bizzarra ma esiste, gli Svartby sono questo gruppo. Reduci da due EP arrivano con questo album al loro debutto, un debutto che sa molto di Finntroll & company a dire il vero ma non privo di fascino e sorprese. Dieci canzoni di folk metal tagliente e festaiolo che faranno felici tutti gli amanti del genere.

Ad un primo ascolto questo Kom I Min Kittel ricorda forse un po' troppo i maestri Finntroll, a metà strada tra Midnattens Widunder e Jaktens Tid. Non è una cosa particolarmente negativa sia chiaro, ma alla luce di altre scelte che denotano una certa personalità, potrebbe risultare penalizzante. Con ulteriori ascolti si può facilmente notare questo tocco personale degli Svartby, che è quello di rendere più variegati gli inserti folk nella loro musica: nella canzoni spinte sono in stile Finntroll/Korpiklaani mentre negli intermezzi strumentali sono più bambineschi. Per intenderci in uno stile che ricorda Bakom Varje Fura, ma reso ancora più infantile e grottesco. Tipo musica di un cartone natalizio per bambini. E a proposito di natale, carina anche l'idea di iniziare Julen Av Vedergallning con una riproposizione di Bianco Natal improvvisamente interrotta da rumori di fiamme e urla di terrore a loro volta spazzate via da una delle canzoni più energiche del lotto.

Amenità come rospi gracidanti e lupi ululanti a parte, una nota di merito va alla sezione metallica. Molto molto compatta, con il classico approccio energico e travolgente che ricorda i gruppi power e una batteria praticamente sempre up tempo. Insomma nulla manca, se non la zampata finale capace di rendere un album da discreto a buono, ma vista la giovane età del gruppo si può ragionevolmente sperare che con un po' di esperienza possano in futuro riservare delle belle sorprese. E ora, sfoderate i corni da birra, via alle danze!
Recensione a cura di Massimiliano 'Maxowar' Barbieri

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