Copertina 7

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2008
Durata:48 min.
Etichetta:Lion Music

Tracklist

  1. FORSPIL (INTRO)
  2. DEVILS IN DISGUISE
  3. WORLD SET ON FIRE
  4. SKIES AND OCEANS
  5. SEVDAH METAL RHAPSODY
  6. STAND AND FIGHT
  7. ENDLESS PAIN
  8. HORA MARTISORULUI (INSTRUMENTAL)
  9. LAND OF THE DARK
  10. YOU

Line up

  • Emir Hot: guitars, all instruments
  • Mike Terrana: drums
  • John West: vocals

Voto medio utenti

Emir Hot è un chitarrista bosniaco, che, seppur giovane, ha alle spalle un'intensa attività concertistica e di studio. Un musicista che, alla sua prima prova sulla grande distanza, riesce a sfornare un disco interessante e non banale, di certo non esclusivamente concentrato sulle parti chitarristiche, tut'altro: "Svedah Metal", infatti, è un album piacevole ed insolito, in cui una solida struttura heavy/power ospita al suo interno accenni di musica tradizionale, anthems epici, riffs davvero potenti e accattivanti.

Il nostro, peraltro, ha l'opportunità di avvalersi di due mostri sacri del genere: nientemento che John West (ex-Royal Hunt) alle parti vocali, e lo 'schiacciasassi' Mike Terrana dietro le pelli. Il risultato, pare ovvio, non può che essere di sicuro impatto.

Frequenti sono gli inserti di fisarmonica od altri strumenti della tradizione musicale bosniaca in un disco che tenta, spesso riuscendovi, di fondere musica tradizionale e metal classico di gusto.

Ecco quindi che, accanto a brani più "canonici", come "Devil in Disguise" e "Endless Pain", potenti e massicce (vi accorgerete di come lo stile di Emir sia 'figlio' di Malmsteen, Romeo, e la scuola shred più moderna), o il bel lento "Stand and Fight", il buon Emir ci regala frequenti stacchi strumentali, come la lunga e multiforme "Svedah Metal Rhapsody", che, in quasi 12 minuti, riesce a contenere solos strabilianti, fisarmoniche, parti quasi prog, ed un assolo mirabolante del 'solito' Terrana.

Ma tant'è, in fondo scoprirete che non c'è una sola track di questo disco che non presenti al suo interno, in maniera più o meno accentuata, accenni musicali tanto accattivanti quanto, a volte, "rischiosi", per la fruibilità del pezzo. E' indubbuiamente lodevole il tentativo di rendere una proposta musicale il più originale possibile, anche per riuscire a galleggiare in un mare magnum di bands e uscite discografiche; ciò non toglie, tuttavia, che un uso un filo più oculato delle influenze tradizionali avrebbe, a nostro avviso, meglio giovato ad un cd che, tuttavia, rimane fruibile e gustoso, se non altro nel fatto che, alla curiosità per la strana proposta, si accosta un sound potente, eseguito magistralmente da musicisti di prim'ordine, Emir Hot in primis.

Questione di gusti, insomma. Vale la pena provare ad ascoltare i samples presenti sul sito ufficiale di Emir Hot, per provare a farsi un'idea personale di questa interessante proposta.

P.s. Emir Hot sarà in Italia, per un paio di date, con una line up di tutto rispetto, che vede, oltre a John West, anche il mitico John Macaluso alla batteria. Ecco le date:

Fri 25h July - Arcole - Verona – Italy

Sat 26th July - Misano Adriatico - Rimini - Italy
Recensione a cura di Pippo ′Sbranf′ Marino

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