Copertina 7

Info

Anno di uscita:2003
Durata:42 min.
Etichetta:MTM
Distribuzione:Frontiers

Tracklist

  1. GIVE ME A REASON
  2. HARE AND HOUNDS
  3. LANGUAGE OF LOVE
  4. TABLES TURNING
  5. DANCER IN THE RAIN
  6. A PLACE IN THE SUN
  7. MY HEART BEATS FOR YOU
  8. FOREVER BY YOUR SIDE
  9. IN THE ARMA OF LOVE
  10. WHY IS MY HEART FEELING SO LONELY TONIGHT

Line up

  • Goran Edman: vocals
  • Hugo: vocals
  • Fredrik Bergh: keyboards
  • Sven Larsson: guitars
  • Bjorn Lodmark: bass
  • Christian Johansson: drums

Voto medio utenti

E' la terza produzione targata Street Talk.
La band svedese pian piano, in punta di piedi, pur senza fare schiere di proseliti e fans, ha delineato un proprio stile e suono caratteristico.
E' pur vero che di sostanziali, sensibili differenze tra questo "Restoration" e le precedenti due uscite non ve ne siano, ma ormai i brani sono riconducibili alla band fin dal primo ascolto e già questo in ambito muasicale di sicuro non è poco.
Dal lato sonoro "Restoration" presenta sia i momenti più soft dell'esordio "Collaboration" che quelli leggermente più corposi di "Transition", mantenendosi essenzialmente sulle coordinate di Journey, Toto, FM suonate con quell'inconfondibile tocco melodico, così caratteristico delle bands scandinave.
Come di consuetudine, alla voce troviamo Goran Edman, cantante che, se dal vivo più volte non ha fatto gridare al miracolo, in studio continua a confermarsi una garanzia: anche questa volta non lesina melodie ezzeccate che elevano ulteriormente la validità compositiva degli Street Talk.
Altro cantante impegnato alle registrazioni è Hugo (ex Valentine, Open Skyz, all'attivo due uscite da solista e celebre anche per la sua voce molto vicina a quella di Steve Perry), che appare come solista in "My Heart Beats For You" e la conclusiva "Why Is My Heart...".
Insomma, tutti i punti forti degli Street Talk di sicuro non vengono meno con questa release: le accattivanti melodie, l'ottimo chitarrismo di Sven Larsson, preciso, virtuoso, dalla pennata pulitissima e mai troppo aggressivo nelle ritmiche; le tastiere morbide, vellutate di Fredrik Berg; la sezione ritmica essenziale, calda ed affiatata.
Curioso l'inizio della pur bella "Tables Turning", la cui melodia chitarristica stoppata è uguale a quella di "Stand Up (Kick Love Into Motion)" dei Def Leppard. Chiaramente il brano, poi, s'evolve diversamente.
L'album scorre bene ed invita al riascolto. Buono, insomma, di sicuro non dovrebbe deludere chi ha già apprezzato i due precedenti lavori e tutti i melodic rockers dal proverbiale palato fine.
Recensione a cura di Fulvio Bordi

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