Copertina 6,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2008
Durata:48 min.
Etichetta:Metal Heaven
Distribuzione:Frontiers

Tracklist

  1. FALLING TO PIECES
  2. DEVILUTION
  3. WHEN THE KINGDOM COMES
  4. LAKE OF FIRE
  5. HOLY RESURRECTION
  6. GOING THROUGH CHANGES
  7. LAZARUS RISING
  8. REVOLUTION COMING
  9. GENERATION OF DESTRUCTION
  10. CASTLES ARE BURNING

Line up

  • Rob Rock: vocals
  • Lou St. Paul: guitars
  • Kelly Conlon: bass
  • Robert Falzano: drums

Voto medio utenti

Il trend delle “superband” apparentemente assemblate in “laboratorio” non sembra accennare ad affievolirsi ed i Fires Of Babylon non sono altro che l’ennesimo rappresentante di tale diffuso orientamento artistico.
Certo che ascoltando una voce come quella di Rob Rock, scaltro e preparato combattente di mille battaglie metalliche, la chitarra tagliente di Lou St. Paul (Winter’s Bane) e un’aitante sezione ritmica composta da Kelly Colon (Death) e da Robert Falzano (Annihilator), e se Vi piace la carica primordiale dell’heavy americano più “classico”, non farete poi troppa fatica a dimenticare tutti i consueti dubbi di “spontaneità” dell’intero progetto.
Eh già, perché “Fires of Babylon” è un dipinto piuttosto espressivo e competente della tradizione pittorica dell’US metal autoctono, impreziosito, in tanta inevitabile “forza d’urto”, anche da un’interessante ricerca melodica (ma niente ballad!), talvolta un po’ “sottotraccia” e tuttavia alquanto significante.
Rock offre un’altra superba prestazione e appena sotto la sua prova “monstre” si colloca quella di St. Paul, autore di tracciati chitarristici impetuosi come le ondate dell’alta marea, ma anche misurati e lontani dai facili eccessi.
Il songwriting è giudicabile complessivamente di buon livello, e anche se le vette del platter sono alla fine solo la granitica “Falling to pieces”, l’epica e massiccia “When the kingdom comes”, le cadenze suggestive di “Holy resurrection” e “Revolution coming”, per finire con la volubile “Lazarus rising”, pure altrove troverete onorevoli doti di qualità, cattiveria, potenza e capacità traente, in un ambito, però, dove il “mestiere” sembra sostituirsi all’ispirazione più genuina.
Meno efficace del bellissimo “Garden of chaos”, il lavoro “solista” di Rob Rock già incensato dal sottoscritto non molto tempo fa su queste stesse colonne, “Fires of Babylon” si candida in ogni caso come un godibile dischetto di tipico power metal statunitense, in grado di soddisfare abbastanza adeguatamente chi non considera questo genere musicale come uno sbiadito ricordo da cancellare, ma bensì un’inossidabile realtà sempre incredibilmente attuale.
Recensione a cura di Marco Aimasso

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.