Copertina 7

Info

Anno di uscita:2008
Durata:40 min.
Etichetta:True Talent
Distribuzione:Frontiers

Tracklist

  1. GAMBLER’S BLUES
  2. SWEETS
  3. PUPPET QUEEN
  4. PLAYGROUND FOR LIFE
  5. FOR YOUR SKIN
  6. WALKING MY OWN GROUND
  7. DARK MEETS LIGHT
  8. SLEEPING GUN
  9. OVER AND OVER
  10. THE MERRYGOROUND

Line up

  • Tony Cullen: vocals, bass
  • Bat Kinane: guitars
  • Pete Fisher: guitars
  • Davy Ryan. drums

Voto medio utenti

Vi ricordate la prima giornata del Gods of metal dello scorso anno? Ma sì, caldo infernale, birra alla mano e un bill da paura con Motley Crue, Scorpions e Thin Lizzy a far oscillare le teste dei metalkids dell’Idroscalo di Milano. Beh, quel giorno si esibivano anche i nostri Glyder, band irlandese dal sound molto vicino ai loro concittadini Thin Lizzy e per cui Philomena Lynott, madre del compianto Phil, ha speso parole di grande apprezzamento, parlando addirittura di eredi della leggendaria band del figlio.
Forti della collaborazione con lo storico producer Chris Tsangarides (Lizzy, Sabbath, Ozzy) i Glyder si presentano con questa seconda release dopo aver ottenuto ottimi riscontri con il loro debut album e dopo aver fatto da spalla agli stessi Thin Lizzy nel loro tour in terra d’Irlanda.
Questo “Playground for life” si presenta come un fottutissimo album di rock melodico anni ’70, senza fronzoli , diretto, fatto di canzoni ben scritte e con un’attitudine che ricorda quella dei primi Maiden dell’era Di’anno.

Le opening tracks Gamblers blues e Sweets mostrano la sfrenata passione della band per l’hard rock con un crescendo di riff minacciosi di sabbathiana memoria. Con Puppet queen ci imbattiamo forse nell’unica traccia che denota qualche incertezza: nonostante le linee di chitarra siano accattivanti e ben suonate il songwriting non sempre sembra convincente mostrando in alcuni passaggi limiti evidenti.
Estremamente “catchy” sono invece la title track Playground for life, dal sound vagamente “Manic street preachers” e Dark meets light, che con le suo doppie linee di chitarra e l’inconfondibile stile vocale ci riporta alle atmosfere dei grandi Thin Lizzy.
Con il suo incedere prog siamo arrivati a quella che secondo noi è la track migliore dell’intero lavoro, Over and over, caratterizzata da un’ottima prova del bassista-cantante Tony Cullen che ci conduce attraverso tre minuti e mezzo di continui cambi di ritmo.

Che dire dunque, davvero un buon lavoro per questo act irlandese che nel 2008 è stato scelto dall’ex frontman dei Marillion, Fish, per il suo suo tour in giro per l’europa. Insieme ai The Answer e ai Million Dollar Reload i Glyder si posizionano ai vertici di quella che, dopo i tempi leggendari dei vari Thin Lizzy e Van Morrison, può essere a tutti gli effetti definita come una New age of irish rock’n’roll. Stay tuned!
Recensione a cura di Filippo Lazzerini

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