Copertina 7

Info

Anno di uscita:2003
Durata:37 min.
Etichetta:TeePee

Tracklist

  1. HOLY CRAP
  2. I DON’T HAVE TO HIDE
  3. HOT VAN
  4. MONKEY KNIFE FIGHT
  5. RIBEYE LOVE
  6. COPS
  7. DIAMOND GIRL
  8. WALKIN, TALKIN, BLACKOUT MODE
  9. EL SEGUNDO

Line up

  • Chris Kosnik: vocals, bass
  • Duane Hutter: guitar
  • Corey Stubblefield: drums

Voto medio utenti

Gli Atomic Bitchwax ormai non esistono più. Ed Mundell ha ripreso a lavorare a tempo pieno con i Monster Magnet, così il suo ex-socio Chris Kosnik ha messo insieme una sua formazione triangolare per proseguire il cammino con le proprie gambe.
In questi Black Nasa c’è comunque una sensibile parte di eredità degli Atomic, sia nel vibrante e limpido taglio hard delle canzoni, sia nell’elasticità mentale di saper variare le soluzioni. L’assenza del talentuoso Mundell viene ottimamente compensata dalla brillante prestazione di Duane Hutter, eclettico chitarrista in grado di effettuare interessanti variazioni sul tema hard a raffiche di slide, vedi l’iniziale “Holy crap” dal groove spesso interrotto da un break in stile bluesy o l’atmosfera southern di “Ribeye love” dove compare perfino l’armonica alla maniera dei Five Horse Johnson.
La continuità con il precedente gruppo del bassista si coglie in particolare nei brani più tirati e trascinanti come “Monkey knife fight” o “Cops” che ricalcano l’andamento di episodi quali “Shit kicker” o “Forty-five”, belli tosti e diretti, ma peccherebbe di superficialità chi immagina i Black Nasa come semplice gruppo fotocopia. Al contrario il trio cerca di ritagliarsi un identità personale sia puntando su atteggiamenti maggiormente melodici, al limite di un hard-pop orecchiabile ma non melenso in “Hot van” e “Diamond girl”, ed anche nella meno ficcante “I don’t have to hide”, cover dei Backman Turner Overdrive, ma ancora meglio mollando il freno su derivazioni “space” che esplodono nel finale con l’eccellente dilatato strumentale psych “Walkin, talkin, blackout mode”, allungato con soffuse liquidità avvolgenti. Sicuramente una killer track che esalterà i fans dello stoner di qualità, e che fa il paio con la già nota “El segundo”, un ibrido tra Ac/Dc e Monster Magnet in salsa acida.
In sostanza un debutto positivo per Kosnik e compagni. Coloro che erano rimasti delusi dall’ultima mediocre realizzazione degli Atomic Bitchwax potranno rifarsi la bocca con i Black Nasa, una fresca novità consigliata agli stoners ed ai rockers in generale, che auspico in ulteriore crescita al passo succesivo.

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