Dokken - Lightning strikes Again

Copertina 6

Info

Anno di uscita:2008
Durata:52 min.
Etichetta:Frontiers
Distribuzione:Frontiers

Tracklist

  1. STANDING ON THE OUTSIDE
  2. GIVE ME A REASON
  3. HEART TO STONE
  4. DISEASE
  5. HOW I MISS YOUR SMILE
  6. OASIS
  7. POINT OF NO RETURN
  8. I REMEMBER
  9. JUDGMENT DAY
  10. IT MEANS
  11. RELEASE ME
  12. THIS FIRE

Line up

  • Don Dokken: vocals
  • Mick Brown: drums
  • Jon Levin: guitar
  • Barry Sparks: bass

Voto medio utenti

Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto?
A quattro anni dall'ultimo lavoro in studio, quell'Hell to Pay che tanto divise pubblico e critica, torna l'inossidabile Don Dokken, a cavallo della sua creatura, per regalarci un altro lavoro di hard rock di classe.
Ad essere sinceri, però, questo nuovo Lightning strikes again ha un sapore agrodolce, e di certo non fa gridare al miracolo. Si sente lontano un miglio che il disco è costruto con molto, molto mestiere, ma che l'ispirazione e la fantasia artistica sembrano aver lasciato casa Dokken ormai da un pezzo: le 12 songs si appoggiano, infatti, a tutti i cliché del genere, senza mai (o quasi) regalare un sussulto degno di tale nome. Per carità, stiamo parlando di un lavoro sicuramente di un livello notevole; brani come Heart to stone, la lenta How I miss your smile o l'anthemica Give me a reason sono pezzi godibilissimi. Quello che, a nostro avviso, manca un questo lavoro, è la potenza, la 'botta' che Lynch e Pilson garantivano a tonnellate; anche la voce di Don non sembra voler osare più di tanto, preferendo territori sicuri e solidi, ad improbabili arrampicate vocali.
Come sempre, insomma, è una questione di gusti. Lightning strikes again è un disco bello e ben suonato, ma con la pecca di non riuscire a coinvolgere come i grandi capolavori del passato. Una band di questo calibro, purtroppo o per fortuna, deve soddisfare delle aspettative decisamente alte, da parte della fan-base e della stampa specializzata, e questo pur buon cd ti lascia decisamente con lo stomaco mezzo vuoto....
Recensione a cura di Pippo ′Sbranf′ Marino
Tuffo nel passato senza troppa convinzione

Il fatto che Don Dokken non abbia più la voce di un tempo è un fatto assodato,cosicché le pretese di quest'album sono tutt'altro che artistiche,sembrano solo essere dirette ai fans che da tempo chiedevano un come-back diretto nelle sonorità alla gloria dei bei tempi andati.Ma nulla torna come prima e i risultati sono scarsini a dire il vero,per quanto accettabili in alcuni episodi.

NEW CD DOKKEN

PURTROPPO DEVO CONFERMARE LA RECENSIONE,IL CD E' DI MESTIERE, SI SALVANO 2/3 CANZONI LE ALTRE SONO SUFFICIENTI, BEN SUONATE MA NON RIMANGONO DENTRO,PURTROPPO DOKKEN HA CERCATO DI TORNARE AI GRANDISSIMI FASTI DEL PASSATO NON RIUSCENDOCI,LASCIANDOMI CON L'AMARO IN BOCCA,HO LETTO DIVERSE RECENSIONE STRAPOSITIVE,NON FIDATEVI, AL LIMITE RI-RECUPERATE I CLASSICI SPERANDO NEL PROSSIMO CD, FORZA DON CE LA DEVI FARE. CIAO DAVIDE

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 19 apr 2008 alle 16:26

Osservazione molto pertinente!

Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.