Copertina 7

Info

Anno di uscita:2007
Durata:29 min.
Etichetta:Go Down Records
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. IT’S NOT A MOTORCYCLE
  2. PARTY DELUXE
  3. U RACE
  4. SICK GIRLS
  5. SIXTYFOUR
  6. TEN EUROS
  7. LOVES OF BACCO
  8. RIGHT WAY
  9. STEEL MAN

Line up

  • King Ricky: drums, vocals
  • The Zmudah: bass, vocals
  • Vanny: guitar, backing vocals

Voto medio utenti

Vi piace il rock ‘n’ roll? Quello sudato, elettrico, duro, ruvido ma non sgraziato, fatto da riff potenti e “circolari” e da melodie dirette, “fuzzose” e coinvolgenti? Se la risposta è affermativa, date una possibilità a questi Re Dinamite, perché con questo dischetto omonimo i tre ragazzi di Treviso dimostrano di “possedere” piuttosto bene la materia, di aver metabolizzato con temperamento il presumibile training avvenuto tramite l’ascolto di moltissimi “buoni maestri” e di aver forgiato il proprio spirito su tali imprescindibili insegnamenti “esistenziali” ancora prima che artistici.
Il significante tocco acido potrebbe talvolta farli accomunare allo stoner, ma quello che davvero conta, al di là delle etichette, è che si percepisce molta più autenticità in questi ventinove fulminanti minuti di musica che non in tante iper-produzioni major devote al verbo del cosiddetto “vintage” rock.
Qui tutto è svelato, è semplice e l’energia scorre libera e sincera eppure in qualche modo anche “controllata”, brucia sulla pelle come un tatuaggio fresco d’inchiostro e lenisce i crucci d’ogni giorno come una medicina antica e sempre maledettamente efficace.
Tra passato e presente, blues e rock ‘n’ roll, stoner e hard rock, Blue Cheer, New Bomb Turks, Fu Manchu, Zen Guerrilla e Stooges, non ha veramente senso fare delle selezioni o stabilire classifiche di merito, il Cd va “bevuto” tutto di un fiato, godendo allo stesso modo d’ogni sua nota e poi del quadro complessivo, eleggendo sovrano l’istinto, senza troppe paranoie.
Un capolavoro? Non proprio, e non credo neanche che tale appellativo possa interessare più di tanto i suoi autori, una band che usa la grammatica della voce-chitarra-basso-batteria con considerevole qualità e che però difficilmente lascerà un segno indelebile negli annali della musica, destinata com’è probabilmente “solo” a marchiare a “fuoco” le anime di chi la potrà apprezzare dalla platea di un’esibizione dal vivo.
Long live rock ‘n’ roll!
Recensione a cura di Marco Aimasso

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