Extrema - The Positive Pressure (of Injustice) (ristampa)

Copertina 7

Info

Anno di uscita:2008
Durata:58 min.
Etichetta:Scarlet
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. THIS TOY
  2. THE POSITIVE PRESSURE...OF INJUSTICE
  3. FEAR
  4. MONEY TALKS
  5. NEW CONFUSION
  6. GREY
  7. LIKE BROTHERS
  8. TO HELL
  9. ON YOUR FEET, ON YOUR KNEES
  10. TELL ME
  11. JOIN HANDS
  12. MODERN TIMES
  13. DOUBLE FACE
  14. TAKE A PRAYER FOR MY DEMOTAPE

Line up

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Continua incessante l'operazione di ristampa della discografia degli Extrema da parte della nostrana Scarlet Records e, andando in ordine cronologico, è giunto il momento del tanto discusso (al tempo dell'uscita) secondo lavoro, intitolato "The Positive Pressure (of Injustice)".
Dopo il thrash veloce, aggressivo ed old style proposto nel primo capitolo, gli Extrema vengono additati di seguire eccessivamente il trend imperante in quegli anni, ovvero quello imposto dai Pantera di "Vulgar" prima e di "FBD" poi, con riffoni sludge, tempi rallentati e dilatatissimi.
Il risultato effettivo, gusti a parte, non è male, Tommy Massara e soci dietro gli strumenti ci sanno fare eccome e Gianluca Perotti alla voce è sinonimo di garanzia, ma in ogni caso il rapporto con un capolavoro come l'esordio sarebbe stato comunque deficitario.
Forse proprio per questo, tranne l'iniziale "This Toy", che richiama molto una "Join Hands" a caso, e le varie "Grey" e "To Hell", viene presa dalla band la scelta di stravolgere un po' il proprio sound, andando a creare canzoni come la title track o la successiva "Fear", interessanti capitoli in cui però, e qui nessuno si offenda, sembra di ascoltare "A New Level" parte seconda, tanto è evidente e palese l'influenza della band di Phil Anselmo.
Tanto groove, tanti breaks stoppati ("Money Talks" lampante esempio), chitarre "grasse" e violenza sonora in pieno southern style, ma l'ispirazione è decisamente minore rispetto al passato (in "Like Brothers" sembra di ascoltare una versione lenta dei Crowbar...), benchè il risultato globale sia in ogni caso ben oltre la sufficienza.
In questa ristampa, oltre ai 10 pezzi di TPP è stato inserito il demo del 1991 e sentire nuovamente, in maniera attaccata e subitanea, "Join Hands", "Modern Times" e "Double Face" decisamente non aiuta alla digestione delle prime tracce...
In ogni caso un lavoro molto interessante, non solo all'epoca in cui uscì (1995), ancora attuale e di notevole spessore che vale la pena di rivalutare dopo 13 anni dalla sua uscita.
Recensione a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

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