Copertina 8,5

Info

Anno di uscita:2007
Durata:78 min.
Etichetta:Valery Records
Distribuzione:Frontiers

Tracklist

  1. EARTH SUITE:
  2. THE BEAST
  3. TETRAGRAM
  4. THE PRISONER
  5. AWAKENING
  6. FORESIGHT
  7. CRACKING THE SKY
  8. WATER SUITE:
  9. THE ROVER
  10. FLOWS
  11. THE FALL
  12. BREAKING THE STONE
  13. AIR SUITE:
  14. THE THIEF
  15. HEAVEN'S KEYS
  16. FRAGILE EXISTENCE
  17. HOME
  18. FIRE SUITE:
  19. THE WARRIOR
  20. HERE COMES THE RAIN
  21. PLAY WITH FIRE
  22. LORD OF THE NIGHT
  23. WAR PART 2 (INSTRUMENTAL)
  24. DIFFERENT BUT EQUAL
  25. THE SILENCE OF DEATH
  26. THE BLINDNESS OF A WORLD

Line up

  • Deneb Bucella: drums, backing vocals
  • Federico Ghioni: bass, backing vocals
  • Francesco Panico: guitars, lead and backing vocals
  • Larsen Premoli: keyboards, backing vocals

Voto medio utenti

Il ritorno dei milanesi L4AN a 2 anni dal demo full lenght è un riuscito concept ambizioso e variegato diviso in 4 suites che rappresentano gli elementi della natura (terra, aria, acqua, fuoco) attraverso simboliche civiltà in mondi e tempi lontani. Al suo rientro dopo aver perfezionato le tecniche jazz e fusion, Deneb Bucella ha contribuito alla crescita a livello stilistico e compositivo di una band che finalmente si è scrollata di dosso le pesanti influenza Dream Theater del primo demo, strutturando le suites con temi musicali portanti e sezioni strumentali perfettamente in sintonia con le atmosfere create da ogni singolo elemento, che viene rappresentato nella storia da un personaggio chiave (il prigioniero per la terra, il vagabondo per l'acqua, il ladro per l'aria e il guerriero per il fuoco). Solare, arioso, potente, dolce, aggressivo, melodico e di forte impatto corale, il prog metal dei L4AN si combina spesso e volentieri con le sonorità new prog di Spock's Beard, Transatlantic, Arena e quelle più nostrano- popolari della PFM, senza dimenticare fugaci incursioni nel jazz rock (la prima parte di "Fragile existence"), nel rock strumentale-operistico-battagliero eseguito a velocità iperbolica ("War part 2") e nell'hard blues (l'ultima parte di "The silence of death"), chiudendo in un crescendo di sensazioni positive e melodie corali accompagnate da arrangiamenti complessi e sontuosi ("The blindness of a world").
Un grande lavoro di squadra da cui emerge imperioso il funambolico tastierista Larsen Premoli (un mix di Jordan Rudess, Clive Nolan e Rick Wakeman), in libera uscita dagli impegni più metal con i Fire Trails di Pino Scotto, e di un sempre più convincente cantato di Francesco Panico (molto migliorato rispetto al demo), un album pieno strabordante di stili musicali curatissimo in fase di produzione e nell'artwork (booklet illustrato di 16 pagine). La Valery records si è impegnata di promuoverlo a livello mondiale (in Italia se ne occuperà la Frontiers), a me non resta che consigliarlo agli amanti di tutto il prog perchè "Tetragram" è un concept che ha tutte le carte in regola per competere con le proposte di altre bands ben più quotate.
Recensione a cura di Carlo Viano

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