Copertina 7

Info

Anno di uscita:2003
Durata:67 min.
Etichetta:Nuclear Blast
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. ISSERGIA'S HOPE
  2. SILENT LULLABIES
  3. A VISION THEY SHARED
  4. VELVET EYES
  5. IIAONMAN IIBIICH VAMPIRES
  6. LABYRINTH OF EARTH
  7. BLOODY BALLADE
  8. RAINBOW SEEKER
  9. CLOSE EVERY DOOR
  10. CROW'S LOVE
  11. A WHISPER OF DEW

Line up

  • Morgan Lacroix: vocals
  • Terry Horn: guitars, bass
  • Mat Stancioiu: drums
  • Jack Lowell Halleyn: keyboards

Voto medio utenti

Vi dico subito che 'A Whisper Of Dew' è un album strano, affascinante nel suo incedere, ma tutt'altro che facile da assaporare e da comprendere, in quanto la musica del combo italiano, pur essendo basata su ottime atmosfere e tempi medio – lenti, non risulta di facile assimilazione, ma richiede un ascolto non superficiale, profondo, quasi meditativo, per entrare veramente nello spirito di delicatezza e sensibilità del lavoro nel suo globale; difficoltà che è aumentata dal fatto che questo dischetto essendo un concept album (ogni song rappresenta un tassello della storia che lo scrittore Julio Angel Olivares Merino ha scritto per Morgan e soci), richiede più attenzione per seguire lo svolgersi degli eventi della storia attraverso la musica e le liriche... In breve, 'A Whisper Of Dew' è cadere in un mondo fatto di oscurità e luci soffuse, di dolcezza e di sentimenti, ove tutto è alla base della storia di un amore profondo, lungo secoli, tra il Conte Velimbre (un Vampiro) ed Issergia, una donna che solo col passare degli anni capisce...ma non voglio rovinarvi la sorpresa più di tanto (vi rimando all'intervista con Terry Horn). I Mandragora Scream con quest'album dimostrano personalità, ricercatezza negli arrangiamenti (il violino di 'Silent Lullabies' ne è un esempio) e gusto musicale, riuscendo ad attingere spunti dal Rock, dall'Alternative, dal Pop, dal Metal a dal movimento Dark Wave (quest'ultima, influenza molto accentuata), senza scadere sul banale e sulla staticità che potrebbe in ogni caso derivarne. Una pecca che personalmente mi sento di muovere, è forse la produzione non troppo cristallina e potente a cui manca un pochino di mordente...nel complesso, comunque, un album più che valido, profondo e lavorato, a cui bisogna concedere tempo per ammaliarvi e per comprenderlo fino in fondo...fermatevi un'oretta e mettete su il discetto nel vostro lettore, il viaggio tra le nebbie ed i secoli vi attende...rilassatevi e fatevi baciare sul collo...
Recensione a cura di Massimo 'Whora' Pirazzoli

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