Copertina 7,5

Info

Genere:Gothic / Dark
Anno di uscita:2007
Durata:12 min.
Etichetta:Last Entertainment Productions

Tracklist

  1. THE GRAVEYARD PLAGUE
  2. END OF THE SCOURGE
  3. ARE THEY DEAD YET?
  4. VIVA MORTE!

Line up

Non disponibile

Voto medio utenti

Strano strano gruppo questi Anima Morte. Creati da Fredrik Klingwall, iperattivo tastierista svedese dei progster Loch Vostok ,dei doomsters In Grey e appassionato di colonne sonore, gli Anima Morte sono dediti a un genere che non ti aspetti: colonne sonore di vecchi film horror italiani! Si avete capito bene! Quello che troverete su questo EP di una dozzina di minuti sono pezzi dal tocco vintage, con atmosfere oscure e misteriose che ci catapulteranno direttamente nel periodo che andava da fine anni '70 ad inizio anni '80. Periodo nel quale l'Italia stupì il mondo con registi quali Dario Argento, Lucio Fulci, i Bava (padre e figlio) - tanto per citarne alcuni - in grado di dominare quel periodo cinematografico con le loro pellicole, antenate dell'horror come lo conosciamo ora. Una delle tante caratteristiche indimenticabili di quella famiglia di film erano proprio le colonne sonore: glaciali, elettroniche ma rigorosamente composte e suonate con strumenti analogici da gruppi prog rock. Avrete capito a cosa mi riferisco ma per essere sicuro nomino due parole che dovrebbero fugare ogni dubbio: Profondo Rosso. Ed è proprio quello che troverete su questo EP, che sembra voler essere un tributo ai grandi musicisti quali Claudio Simonetti o Fabio Frizzi che sono stati capaci con le loro composizioni di entrare nell'immaginario come colonna sonora del terrore.
E allora spazio alle atmosfere inquietanti e misteriose, tastiere glaciali, mellotron, moog, basso inquietante di sottofondo e chi più ne ha più ne metta. Pur non raggiungendo le vette dei maestri del genere il gruppo riesce comunque a trasportare l'ascoltatore all'interno di quelle atmosfere quel che basta per permettergli, chiudendo gli occhi, di immaginare con estrema facilità una scena in cui quello che sta sentendo starebbe a pennello. Insomma l'ascolto è molto piacevole e un appassionato del genere sicuramente resterebbe soddisfatto dell'acquisto. Per gli altri è forse meglio girare alla larga, non c'è ombra di chitarra elettrica in questo EP, nè altri elementi tipicamente metal. Il voto è alto e ho aggiunto mezzo punto per il coraggio dimostrato nel buttarsi in un genere che sembra ormai morto ma che ha molte emozioni da dare. Vedremo questo progetto come evolverà in futuro.
(A titolo informativo, è uscito anche il primo full lenght degli Anima Morte, Face The Sea Of Darkness)
Recensione a cura di Massimiliano 'Maxowar' Barbieri

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