Incantation - Mortal Throne Of Nazarene

Copertina 9

Info

Past
Genere:Death Metal
Anno di uscita:1994
Durata:36 min.
Etichetta:Relapse Records

Tracklist

  1. DEMONIC INCARNATE
  2. EMACIATED HOLY FIGURE
  3. ICONOCLASM OF CATHOLICISM
  4. ESSENCE ABLAZE
  5. NOCTURNAL DOMINIUM
  6. IBEX MOON
  7. BLISSFUL BLOODSHOWER
  8. ABOLISHMENT OF IMMACULATE SERENITY

Line up

  • Craig Pillard: Guitar, Vocals
  • John McEntee: Guitar
  • Jim Roe: Drums
  • Dan Kamp: Bass

Voto medio utenti

Quando una band azzecca il debutto, componendo un disco memorabile, la realizzazione di un secondo disco li pone davanti ad un bivio, nel tentativo di migliorare quanto già fatto. La scelta è se innovare, pur partendo da una base già solida, oppure non innovare ma spingere oltre i limiti quanto già fatto in precedenza. Gli Incantation scelgono la seconda strada e con “Mortal Throne Of Nazarene”, senza innovare, si limitano a comporre un disco più oscuro, più marcio e più brutale, con il trademark di un sound che fa dei rallentamenti doomy il suo tratto più distintivo e riconoscibile
Nel tentativo di spingersi oltre si avverte anche una diminuzione della varietà delle soluzioni, ma la qualità delle composizioni resta elevatissima.
Sin dall’iniziale “Demonic Incarnate” si viene travolti da un sound barbarico e selvaggio, ancora una volta fondato sull’ugola e sulla trachea di Craig Pillard, il cui profluvio gutturale sembra provenire direttamente dalle viscere dell’inferno. Il contraltare è dato da un guitar working oscuro, sinistro, compresso, che ricrea atmosfere catacombali e terrificanti a metà canzone, roba davvero da film dell’horror, prima del finale che tracima impetuoso nel grind. La successiva “Emaciated Holy Figure” riprende proprio da lì, dal quel feroce e spietato assalto, prima di dare requie con un sulfureo intermezzo death/doom, che è solo il pretesto per riprendere fiato e dare il colpo di grazia all’ascoltatore.
La prima parte del disco è fata di pezzi relativamente brevi, ma poi arriva “Nocturnal Dominium”, uno dei brani migliori del disco, un maelstrom infernale di putridume sonoro, un calderone incandescente i cui elementi principali sono zolfo e piombo.
Altro grande pezzo è “The Ibex Moon”, titolo che darà, successivamente, il nome all’etichetta discografica personale del leader John McEntee. La canzone colpisce per un riffing veramente sinistro, obliquo, satanico, incastonato nel solito e blasfemo assalto iconoclasta.
Il disco si chiude con una vera e propria sinfonia diabolica, “Abolishment Of Immaculate Serenity”, un brano di oltre 8 minuti dove, come è possibile immaginare, il ritmo è molto lento, l’atmosfera è decadente, perversa e maligna.
Mortal Throne Of Nazarene” è un grandissimo disco, per certi versi anche superiore a “Onward To Golgotha” ma, in definitiva, sua fedele riproposizione.
A proposito di riproposizione, l’anno successivo, nel 1995, il disco sarà ripubblicato con un differente missaggio, con la tracklist invertita e un nuovo titolo, “Upon The Throne Of Apocalyspe”. A quanto pare la band non era soddisfatta della produzione troppo rifinita, preferendo l’originale mix più grezzo, più confacente allo stile cavernoso e barbarico del proprio sound. Furono accontenti, ma nella mia più modesta delle opinioni, soluzione assolutamente superflua.


Recensione a cura di Luigi 'Gino' Schettino

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