Copertina 7

Info

Genere:Guitar Hero
Anno di uscita:2007
Durata:53 min.
Etichetta:Lion Music
Distribuzione:Frontiers

Tracklist

  1. DIFFERENCE
  2. PSYCHOBITCH
  3. CROSSES
  4. HERO
  5. FAVORITE VICE
  6. SOME KIND OF JESUS
  7. ALL I WANT
  8. SUPERSTAR MANIA
  9. STRAIGHT
  10. HAPPY NOW?
  11. I DON'T CARE
  12. FREE AFTER ALL
  13. THE GLOWING OF A CIGARETTE

Line up

  • Milan Polak: vocals, guiitars, percussions
  • Randy Coven: bass
  • Fabio Trentini: bass
  • John Macaluso: drums

Voto medio utenti

Terzo album del chitarrista austriaco Milan Polak, un lavoro quest’ultimo, che pur non essendo caratterizzato da contenuti particolarmente innovativi, si contraddistingue per le composizioni ben strutturate e da un eccellente tiro.
Dopo “Dreamscapes” e “Guitar Odissey”, “Straight” si differenzia dai precedenti album per l’utilizzo massiccio della parte vocale, grazie alla quale nonostante la una diffusa componente easy listening, si intrecciano e sviluppano atmosfere cariche di melodia.
Alla realizzazione del CD hanno contribuito oltre al bassista italiano Fabio Trentini, Rendy Coven sempre al basso e John Macaluso alle pelli ( Yngwie Malmsteen, Ark). “Straight” è un lavoro molto vario e nonostante l’utilizzo della sei corde risulti primeggiare, si possono apprezzare passaggi disinvolti dal classico hard-rock fino ad atmosfere ricche di pathos e passione, passaggi grazie ai quali la possente e incisiva voce di Polak riesce a fungere da collante sviluppando momenti d’effetto.
Inizio pirotecnico con l’opener “Difference” e “Psychobitch”, entrambe cariche di contenuti duri, anche nei testi, e musicalmente coinvolgenti, grande il contributo fornito dal resto della band dove primeggia in particolar modo il devastante Macaluso. Orientati al blues i brani “Superstar Mania” e “I Don’t Care” una componente quest’ultima ancora più marcata nel pezzo “Free After” e la bellissima e semplice “The Glowing of A Cigarettes”. Morbide atmosfere si materializzano in “Hero” e “Happy Now?”, situazioni dove il bilanciamento tra le partiture di chitarra e la componente vocale si miscelano perfettamente. Perplessità emergono con il motivo “Somekind of Jesus”, dove qualche ombra emerge per la quasi completa mancanza di originalità, pecca che sicuramente non si riscontra nel funky-blues “Crosses”, classico esempio di compromesso musicale dove nonostante l’apparente orecchiabilità si sviluppano tematiche di indiscusso valore con l’ovvio intento di coinvolgere una grossa fetta di ascoltatori.
Chiaramente “Straight” corre il rischio di essere definito un lavoro commerciale, rimane comunque positivo il tentativo riuscito, di realizzare un CD carico di feeling, divertente e per nulla fine a se stesso, un disco quindi da non sottovalutare e che sicuramente rappresenta per Milan Polak un buon passo avanti.
Recensione a cura di Carmelo 'Lino’64' Nazzaro

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