Copertina 10

Info

Past
Anno di uscita:1991
Durata:54 min.
Etichetta:EMI

Tracklist

  1. INNUENDO
  2. I'M GOING SLIGHTLY MAD
  3. HEADLONG
  4. I CAN'T LIVE WITH YOU
  5. DON'T TRY SO HARD
  6. RIDE THE WILD WIND
  7. ALL GOD'S PEOPLE
  8. THESE ARE THE DAYS OF OUR LIVES
  9. DELILAH
  10. THE HITMAN
  11. BIJOU
  12. THE SHOW MUST GO ON

Line up

  • Freddie Mercury: vocals, keyboards
  • Brian May: guitars, vocals
  • Roger Taylor: drums, vocals
  • John Deacon: bass

Voto medio utenti

Considerato non del tutto giustamente il testamento artistico di Freddie Mercury, “Innuendo” arriva alla fine di un periodo di intensa attività da parte del cantante britannico, iniziato con quel gioiello (mai sufficientemente valorizzato) di “Barcelona” (inciso con Montserrat Caballé) nel 1988 e proseguito con “The Miracle” l’anno successivo. Nonostante le gravissime condizioni di salute di Mercury (morirà circa dieci mesi dopo la pubblicazione dell’album qui recensito), si tratta di uno dei dischi più “di gruppo” della formazione inglese (non a caso i brani portano tutti la firma “Queen” e non quella dei singoli membri). Già dai primi secondi dell’elaboratissima title-track (spesso accreditata come la “Bohemian Rhapsody” degli anni Novanta) si intuisce quella che sarà l’atmosfera generale del disco, un po’ tragica, un po’ epica e lievemente “sinistra” (in questi momenti mi rendo conto di quanto sia difficile “descrivere” la musica). Per rendere meglio l’idea rimando al videoclip (secondo me uno dei più lucidi esempi di rapporto musica/immagine della storia del rock), un’opera d’arte fatta di figure di plastilina e riprese in stop-motion a ricreare un cinema in miniatura dove scorrono immagini di precedenti video della band alternati a spezzoni di filmati storici. Dal punto di vista compositivo, senza timore di smentita, “Innuendo” è l’apice compositivo dei Queen, un tour-de-force di generi e stili dove momenti duri (penso a “Headlong” e “The Hitman”), si alternano ad altri più progressivi e sinfonici (la già citata title-track con l’intermezzo dell’ospite Steve Howe degli Yes alla chitarra classica), passando per le più classiche ballad firmate Taylor/Mercury (“These Are the Days of Our Lives” e “Don’t Try So Hard”) e momenti più ricercati (“I’m Going Slightly Mad” e “Delilah”). Si poteva fare di più? Nì. L’impressione che ho avuto dopo anni di ascolti di “Innuendo” è che la band avesse “fretta” di concluderlo (e conoscendo le condizioni al contorno è anche facile capire perché), impressione motivata da una produzione non proprio cristallina e un po’ impastata per i canoni dei Queen (fate caso in particolare alla voce di Freddie, stranamente “brillante” e “chiara” rispetto alla discografia precedente). Questa considerazione incide in qualche modo sulla valutazione finale? Assolutamente no. Non confondiamo il fumo con l’arrosto, qui di arrosto ce n’è da fare indigestione.
God Save the Queen.

A cura di Gabriele Marangoni

Recensione a cura di Ghost Writer
IMMORTALE OPERA ROCK

E' difficile trovare le parole adatte x descrivere tale capolavoro,uno dei migliori album rock di sempre. La title-track è assurda,un intreccio sonoro più unico che raro,I'm Going Slightly Mad è semplicemente geniale,Headlong e The Hitman sono molto potenti,ai limiti del metal,Dont' Try So Hard e These Are The Days..sono 2 ballatone strappalacrime con la voce di Freddie sugli scudi,e cosa dire poi della conclusiva The Show Must Go On? GRAZIE QUEEN & GRAZIE FREDDIE!

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 20 ago 2015 alle 10:15

woooooooo che cazzo di superecensione

Inserito il 18 ago 2015 alle 23:28

"Innuendo" è stata la canzone ed il disco che mi hanno fatto conoscere il rock, quindi sono molto legato a questo lavoro. Non darei il massimo dei voti, ma sicuramente questo lavoro contiene pezzi storici, in particolare la title-track per me è senz'ombra di dubbio una delle migliori cose scritte dai Queen.

Inserito il 17 ago 2015 alle 10:17

splendido! forse il mio preferito dei Queen!

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