Copertina 7

Info

Demo
Anno di uscita:2007
Durata:21 min.

Tracklist

  1. EVERYTHING IS GROWING OLD
  2. LIBERTINE
  3. 666 FOR MY BROKEN DREAMS
  4. SICKERT´S KNIFE

Line up

  • Tiziano Panini: vocals
  • Erika Miraglia: vocals
  • Daniele Rezzaghi: guitar, keyboards, synth
  • Claudio Mantovani: bass
  • Federico Bonora: drums

Voto medio utenti

Questa gothic metal band di Modena si presenta in maniera decisamente apprezzabile, con un dischetto confezionato pregevolmente, anche se privo di testi.
La sua musica, appartenendo ad un filone incredibilmente inflazionato e pur non facendo molto per distaccarsi formalmente dalle peculiarità fondamentali di genere, scorre via assai piacevolmente, meritandosi di sicuro una notevole attenzione, vista la buonissima qualità media dei quattro brani qui inclusi.
In un’ambientazione non “rivoluzionaria” i J.T.R. Sickert, riescono, però, a non “clonare” sfacciatamente idee già iper-sfruttate e anche la soluzione della doppia voce, maschile (Tiziano Panini) e femminile (Erika Miraglia), non esattamente innovativa, si fonde in modo assai piacevole ed armonizzato con ottime partiture, egregiamente arrangiate e congeniate, capaci di coinvolgere con melodie e costruzioni che sanno essere malinconiche, conturbanti e aggressive, denotando un dominante background metal ma anche brillanti cognizioni di wave “colta”, manifestando altresì una discreta ricchezza compositiva, evidente anche nei soli ventuno minuti di durata del demo.
Le mie preferenze personali vanno senza dubbio a “Libertine”, al tempo stesso “ruffiana”, trascinante e suadente, e per l’avvolgente e intensa “666 for my broken dreams”, ma anche la bella title-track e l’animosa “Sickert’s knife”, hanno in ogni caso tutte le carte in regola per conquistare l’ammirazione dagli intenditori del settore.
Dal punto di vista dei singoli, oltre ad elogiare le buone capacità, l’affiatamento e la complementarità dei cantanti, menzione speciale anche per il chitarrista / tastierista (nonché compositore musicale!) Daniele Rezzaghi, il quale dimostra sensibilità e gusto estetico non comuni, qualunque sia il mezzo espressivo che sceglie di utilizzare.
La competenza è già piuttosto elevata, sulla personalità c’è ancora un po’ da lavorare, ma sono persuaso che i J.T.R. Sickert potranno offrire un significativo contributo all’operazione “rivitalizzazione” della scena gothic internazionale.
Recensione a cura di Marco Aimasso

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