Copertina 8,5

Info

Past
Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:1986
Durata:51 min.
Etichetta:EMI

Tracklist

  1. CAUGHT SOMEWHERE IN TIME
  2. WASTED YEARS
  3. SEA OF MADNESS
  4. HEAVEN CAN WAIT
  5. THE LONELINESS OF THE LONG DISTANCE RUNNER
  6. STRANGER IN A STRANGE LAND
  7. DEJA-VU
  8. ALEXANDER THE GREAT

Line up

  • Bruce Dickinson: vocals
  • Steve Harris: bass
  • David Murray: guitars
  • Adrian Smith: guitars
  • Nicko McBrain: drums

Voto medio utenti

“Alex, perché non ti piace Somewhere In Time?”
“Boh”


Questa è la discussione avvenuta tra me e Steve Harris al telefono nel 1986…

Eppure, mi disse lui, ci puoi sentire l’ennesima evoluzione del nostro sound, una nuova linfa compositiva, accompagnata comunque da tutti i tratti distintivi dei Maiden.
In effetti lo zio Steve aveva ragione, ma che ci devo fare se proprio non riesco a metterlo sullo stesso piano degli altri?
Con Somewhere In Time le durate dei brani iniziano a dilatarsi e prende piede quel lato progressive (o chiamatelo come vi pare) dei Maiden, qui ancora pregevole ma ovviamente ostile a quell’immediatezza che finora aveva caratterizzato tutti i capolavori della Vergine di Ferro. L’unica eccezione è rappresentata dalla splendida Wasted Years, ma fin dall’inizio si capisce quanto questo album sia diverso dai suoi predecessori.

Un disco che necessita di molti ascolti per essere assimilato e capito fino in fondo. Per tanti questo è un album da incorniciare, per me un’esagerazione e una forzatura di aspetti stilistici che avrebbero potuto comunque trovare spazio in maniera più soft, a partire dalle linee vocali fortemente esasperate.

Non posso negare, comunque, che anche in questo caso i Maiden abbiano fatto scuola, quindi il voto è sicuramente alto per merito e non certo per altri motivi. Dopo Powerslave, però, il passo indietro è netto e deciso.


Recensione a cura di Alessandro Quero
Capolavoro assoluto, punto

Contemporaneo, nuovo, maideniano, classico. Il più riuscito ed equilibrato fra i dischi metal che in quel periodo hanno strizzato l'occhio alle nuove tecnologie. Chi ha messo anni fa 1 stella, 2 stelle e mezza, dovrebbe essere bannato da ogni sito metal e condannato ad ascoltare la trap finché campa!!

Iron Maiden - Somewhere in time

Il gruppo metal per eccellenza,fautore della NWOBHM, registra il materiale inedito in un non entusiamante lavoro dato che solo i 2 singoli(Wasted years e Stranger in a strange land) sono i pezzi piu' interessanti e originali(ma anche le Bsides delle single versions)Tutto il resto e' metafisico,inconcludente,interminabile,palloso...Alexander The Great

crociato

a mio parere il peggior album dei maiden o meglio quello che mi piace meno continuo a pensarlo da anni dico che se fosse uscito nel 96 avrebbe una considerazione diversa personalmente non lo ascolto mai e ho avuto diversi dibattiti con i maiden fans su questo argomento ma vedo che luigisab la pensa come me ed e gia qualcosa disco ridicolo

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 25 set 2021 alle 15:55

Non il migliore ma il preferito di molti, come nel mio caso. Allo stesso tempo ci sono altri dischi degli Iron Maiden eccessivamente osannati pur avendo alcuni brani non all'altezza di altri come The Number Of The Beast con pezzi che a me non fanno impazzire, Invaders, Run To The Hills (non uccidetemi), Gangland. Somewhere In Time per me è uno di quegli album a non avere un brano sottotono, come Seventh Son Of A Seventh Son - Can I Play With Madness a parte.

Inserito il 24 set 2021 alle 21:25

Capolavoro assoluto, 10/10 (i voti di alcuni lettori in alto non si possono vedere, saranno forse fans di Fedez...). L'ho sempre messo nella sacra triade con Powerslave e Piece of Mind, a completare la maturità dell'era classica della band. Lo ritengo infine molto superiore al successivo 7th son, che anzi -opinione oggi impopolare- trovo sia stato fin troppo rivalutato nel corso degli anni (miglior disco dei Maiden, addirittura...).

Inserito il 24 set 2021 alle 13:50

Boh, tutte ste pippe per le chitarre synth...per me questo disco non solo è bellissimo (forse il mio preferito in assoluto dei Maiden), ma straccia di brutto Turbo dei Judas Priest. Alexander The Great, Caught Somewhere in Time, Stranger in a Strangeland...non c'è battaglia.

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